Come realizzare candele fai-da-te in pochi minuti? In questo periodo dell’anno ci vengono incontro gli agrumi: sfruttando la loro buccia, infatti, è possibile creare delle simpatiche candele con pochi gesti dall'arancio che mangiamo nel nostro spuntino.
Come realizzare candele fai-da-te in pochi minuti? In questo periodo dell’anno ci vengono incontro gli agrumi: sfruttando la loro buccia, infatti, è possibile creare delle simpatiche candele con pochi gesti dall’arancio che mangiamo nel nostro spuntino.
Occorrente:
- 1) Arancia, clementina, pompelmo
- 2) Coltello affilato
- 3) Qualsiasi tipo di olio vegetale (oliva, mais, soia)
Il passaggio più difficile rimane sicuramente quello di rimuovere/mangiare la porzione centrale dell’arancia facendo attenzione a lasciare intatto lo stelo centrale. Io personalmente ho tagliato in due l’arancia e tolto la polpa utilizzando un coltello affilato partendo dal bordo esterno. L’operazione risulterà, dunque, più facile con alcune qualità di arance – tipo tarocco – che in altre in cui “lo stelo” non è delineatissimo. Ancora più semplice diventa con, ad esempio le clementine. In questo caso basterà – senza tagliare in due precedentemente il mandarino – incidere il bordo della buccia tracciando una circonferenza e poi asportando la metà della buccia occorrente che verrà via molto più semplicemente con tanto di stelo intatto.
A questo punto servirà semplicemente riempire la cavità con olio vegetale (io ho utilizzato quello di oliva) appena al di sotto dello stelo centrale utilizzato come stoppino. La candela, vedrete, riuscirà a bruciare per diverse ore, emanando anche un buon profumo nell’aria.
Volendo, è possibile con l’altra metà della buccia ricavare “il coperchio” semplicemente facendo un buco centrale alla base.
Alcune raccomandazioni però sono d’obbligo, a partire da quella che sembrerebbe ovvia, di non posizionare la candela vicino ad oggetti infiammabili, ma in luoghi dove potete tenerla sempre sott’occhio, onde evitare spiacevoli incidenti. Insomma, come tutte le candele, meglio non lasciarla incustodita e assicurarsi che non sia inclinata (anche se la mia è venuta un po’ stortina a dir la verità) in quanto l’olio potrebbe fuoriuscire e prendere fuoco la buccia stessa.
Detto questo vi sfido a realizzarne una e a postarci le vostre immagini nei commenti.
foto e testi: Simona Falasca
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