Un'azienda francese ha inventato una tecnica per ricilare gli sci ricavandone combustibile
Cosa farne dei vecchi sci usati e ormai inservibili? Un’azienda francese ne ha ricavato del combustibile. Ormai tutto è possibile e ogni cosa può essere riutilizzata, con risultati spesso stupefacenti.
Ma vediamo di che si tratta. Le parti metalliche degli sci vengono smontate e frantumate. Tale procedimento si rivela piuttosto difficile perché i materiali di cui sono composti gli sci sono pensati e realizzati per resistere a movimenti vliolento. Successivamente, vengono separati i frammenti metallici, che poi saranno destinati alla rifusione, dalle componenti in plastica, che saranno trasformate in combustibule. Quest’ultimo, essendo ad alto potenziale, sarà destinato ai forni per i cementifici.
”Questi materiali bruciano bene e sviluppano un calore notevole” ha spiegato il responsabile di ricerca e sviluppo di Tri-Vallees, Gauthier Mestrallet, che ha rivelato che 3 tonnellate di rifiuti di questo tipo equivalgono ad una tonnellata di petrolio. Ed è per questo che i cementici ne sono molto attratti.
Sarebbe veramente una miniera d’oro se si pensa che ogni anno in Francia vengono gettate 15 mila tonnellate di sci. Cifre da capogiro, se si considera che solo nel 2009 l’azienda ha lavorato su circa 190 tonnellate di sci. Per quest’anno le previsioni sono piuttosto ottimistiche e si parla di raggiungere quota 250 tonnellate. Tuttavia, sebbene si tratti di quantità piuttosto consistenti, non sono sufficienti ad alimentare una catena di riciclaggio autonoma, soprattutto a causa delle difficoltà di gestione del trasporto.
Nonostante ciò, tale particolare tipo di riciclo e riuso, ha destato l’interesse di svariate nazioni, come l’Italia, la Svizzera e il Canada, interessate all’esportazione.
Francesca Mancuso