La protagonista di questa storia si chiama Jean Eadie e all’età di 3 anni andò con sua madre a scegliere un albero artificiale da addobbare per le festività natalizie. All’epoca non si viveva in una situazione di benessere economico e, quindi, se ne comprò uno molto piccolo ad un prezzo di circa una sterlina. Correva il 1928 e, da quell’anno in poi, quell’albero è stato sempre presente ad ogni Natale della signora Eadie.
Riciclare, riutilizzare, cercare di trarre maggiore profitto da ogni tipo di oggetto acquistato. Su greenMe.it è stato scritto e consigliato un’infinità di volte e non smetteremo di certo ora. Come pure non smetteremo di darvi consigli su quale albero di Natale sia meglio scegliere o su come riciclarlo. Quando, però, ci si imbatte in una storia come questa di un’arzilla 85enne scozzese è, forse, il caso di ammettere che è sempre possibile migliorarsi.
La protagonista di questa storia si chiama Jean Eadie e all’età di 3 anni andò con sua madre a scegliere un albero artificiale da addobbare per le festività natalizie. All’epoca non si viveva in una situazione di benessere economico e, quindi, se ne comprò uno molto piccolo ad un prezzo di circa una sterlina. Correva il 1928 e, da quell’anno in poi, quell’albero è stato sempre presente ad ogni Natale della signora Eadie.
Sono ben 82 anni che la vedova scozzese ogni anno lo tira fuori, lo prepara a festa e lo elegge a simbolo delle festività natalizie. È stato difficile resistere alla tentazione di comprarne uno nuovo. Vuoi, però, per ricordo o vuoi per dare un messaggio nell’ottica consumistica la nostra ultra ottantenne c’è riuscita.
Intervistata da STV News ha spiegato, a grandi linee, il suo punto di vista per questa singolare storia:”Ognuno compra le cose e le getta via, ma non lo dovrebbe fare. Non so perché voi giovani comprate un vestito, e appena trovate un’altra cosa lo gettate via e ne comprate uno nuovo. Guardate questo albero. Non c’è motivo per gettarlo via. È stato un compagno costante per me da quando ero piccola. Mio marito è morto nel 1991 e non ho più molti amici. So che può sembrare stupido, ma ogni anno quando lo scarto gli auguro buon compleanno.” Delle parole fatte di sensibilità e purezza che dovrebbero trasformarsi in un monito per tutte le persone che spesso consumano in maniera ostentata e superflua. Questa saggia signora è un esempio da seguire e non solo una “fiabesca” storia per il periodo natalizio.
In realtà l’albero artificiale in questione è vecchio, ma non il più antico. Sempre in Gran Bretagna ne esiste, infatti, un altro acquistato nel 1886. Detiene il record mondiale, essendo uno dei primi del suo genere. Acquistato dalla famiglia Parker viene conservato da ben 3 generazioni. Solo quest’anno, dopo 124 anni, un discendente il signor Paul ha deciso di mostrarlo pubblicamente.
Un recente studio ha affermato che gli alberi in plastica hanno un minore impatto ambientale solo se utilizzati per almeno 20 anni. Jean e Paul, a scanso di equivoci, hanno fatto ancora di meglio. La caccia al record è appena cominciata!
Alessandro Ribaldi
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