Dallo studio è anche emerso che il numero di passeri domestici era più basso nei giardini dove più si usavano glifosato e metaldeide. La soluzione? Smettere di irrorare giardini con veleno e adottare pratiche rispettose della fauna selvatica. Noi ve ne consigliamo qualcuna
Coloro che utilizzano pesticidi per mantenere rinvigoriti piante e giardini stanno contribuendo al declino della popolazione degli uccelli canterini. E la colpa, nemmeno a dirlo, è soprattutto del glisofato.
È quanto emerge da uno studio dell’Università del Sussex, pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, secondo cui non solo antiparassitari, ma anche l’urbanizzazione in senso stretto influenza ovviamente l’abbondanza e la ricchezza degli uccelli nei giardini.
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Lo studio
I ricercatori inglesi hanno preso in esame 615 giardini in Gran Bretagna e hanno rilevato il 25% in meno di passeri domestici laddove il glifosato era stato usato regolarmente.
Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di compilare un questionario sulla loro pratica dei pesticidi e di quei 615 giardini che hanno fornito dati utili, gli studiosi hanno scoperto che il 32,2% applicava pesticidi nei loro giardini e che il glifosato comprendeva il 53,3% di queste applicazioni.
In più, è emerso che l’abbondanza di uccelli e la ricchezza di specie erano inferiori nelle zone suburbane rispetto ai giardini rurali, ma positivamente influenzate dalle misure di qualità del giardino e dalla qualità dell’habitat circostante.
Gli effetti negativi dei pesticidi sulla ricchezza delle specie erano più pronunciati nei giardini in aree di alta qualità dell’habitat rispetto a quelli circondati da habitat poveri – si legge nello studio. Abbiamo scoperto che l’uso di pesticidi, e in particolare il glifosato e la metaldeide, ha inciso negativamente sull’abbondanza di passeri domestici, una specie di uccelli in rapido declino.
L’abbondanza media dei passeri domestici era inferiore del 12,1% nei giardini che applicavano qualsiasi pesticida, del 24,9% inferiore con il glifosato e del 38,6% con la metaldeide.
La ricerca ha anche scoperto che coloro che hanno adottato pratiche rispettose della fauna selvatica, come piantare arbusti e fiori nativi o scavare uno stagno per la fauna selvatica, hanno visto più uccelli di quelli che non lo hanno fatto.
È incoraggiante scoprire che semplici misure, come piantare arbusti e alberi autoctoni e creare uno stagno, insieme all’evitare l’uso di pesticidi, fanno davvero una differenza misurabile per il numero di uccelli che vedrai nel tuo giardino, conclude Cannelle Tassin de Montaigu, autrice dello studio.
Le soluzioni quindi?
- piantate alberi (soprattutto pini) ed erbe autoctone per aiutare a sostituire l’habitat perduto
- se avete un prato, evitate l’impulso di falciare eccessivamente o di lasciare alcune aree di erba più lunga
- evitate di utilizzare prodotti chimici e pesticidi, ma lasciate crescere la vegetazione così com’è
- lasciate marcire tronchi e foglie e lasciateli indisturbati, poiché lì – per esempio – vivono le larve delle farfalle
- aggiungete una fontana, gli uccellini ne saranno contenti!
- QUI invece potete trovare pesticidi naturali e fai-da-te per annientare gli ospiti sgraditi del tuo giardino
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