Alessandro Ribaldi Il giardinaggio è una delle vostre passioni, ma non avete spazio a sufficienza o, ancor peggio, non possedete neppure un terrazzo? Non c’è problema Britta Rileye Rebecca Bray hanno pensato bene di aiutarvi. Nasce, infatti, nel 2009 il progetto “Windowfarm” che propone la coltivazione di piante nel proprio appartamento. Non solo a fini ornamentali, ma anche per quelli alimentari, facendo crescere ortaggi biologici pur non avendo una casa in campagna.
Il giardinaggio è una delle vostre passioni, ma non avete spazio a sufficienza o, ancor peggio, non possedete neppure un terrazzo? Non c’è problema Britta Rileye Rebecca Bray hanno pensato bene di aiutarvi. Nasce, infatti, nel 2009 il progetto “Windowfarm” che propone la coltivazione di piante nel proprio appartamento. Non solo a fini ornamentali, ma anche per quelli alimentari, facendo crescere ortaggi biologici pur non avendo una casa in campagna.
La trovata è decisamente ingegnosa è basata essenzialmente sul riciclo. Utilizzando, infatti, bottiglie di plastica, bicchieri e tubi vari si può creare un vero e proprio orto anche in un piccolo bilocale del centro di un’affollata metropoli occidentale.
L’idea si sviluppa totalmente utilizzando le finestre come luogo di crescita. Piazzando in cima ad esse dei serbatoi di acqua, ricavati da semplici tubi di plastica ai quali verranno praticati una serie di fori per alimentare i vasi sottostanti.
Questi vasi, con dentro le piante, verranno posti in delle bottiglie di plastica comunicanti tra loro che, alimentate a cascata dal tubicino proveniente dal serbatoio, raccoglieranno l’acqua in caduta libera e la rinvoglieranno nel serbatoio principale.
Un sistema molto più facile a farsi che a dirsi che, infatti, vedendo la foto di seguito credo venga dedotto da chiunque:
Windowfarm vuole stimolare gli abitanti delle città a coltivare una parte del loro cibo all’interno delle proprie abitazioni, ma non solo. È propria intenzione, infatti, creare una piattaforma web che consenta i cittadini di innovare in modo collaborativo. In questo modo si potranno trovare soluzioni ideali per rendere le città più sostenibili utilizzando materiali disponibili a livello locale.
Se ancora non è del tutto chiaro il procedimento, non vi resta che scaricare le istruzioni (http://www.windowfarms.org/
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