Tasso, tutto quello che devi sapere prima di coltivare l’albero della morte (che simboleggia l’eternità)

Scopri come coltivare il tasso, l'albero dalla fama controversa conosciuto come "albero della morte". Questo articolo guiderà attraverso le tecniche di coltivazione, le sue peculiarità ornamentali e il suo ruolo nella storia e nella medicina.

Il tasso comune, noto scientificamente come Taxus, è una pianta ornamentale sempreverde che ha una storia interessante e controversa, è noto per contenere sostanze altamente tossiche, in particolare le tassine, presenti in tutte le parti della pianta, ad eccezione della polpa del suo arillo rosso. Le tassine possono causare avvelenamento se ingerite, proprio per questo viene chiamato “L’albero della morte”. Di contro sono diversi gli studi che hanno dimostrato le proprietà antitumorali di questa pianta

Origini e caratteristiche

Il nome deriva dal greco toxon, che significa “arco”, e ha la stessa radice dell’aggettivo toxicon, velenoso. Il tasso, scientificamente noto come Taxus baccata, è un’affascinante pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle conifere, caratterizzata da una longevità straordinaria.

Questo albero si presta per la creazione di siepi compatte o può essere coltivato come albero singolo, aggiungendo un tocco di eleganza a giardini, aiuole o ingressi. La sua adattabilità si manifesta soprattutto nelle molteplici forme che può assumere, rendendolo una delle piante più utilizzate nell’arte topiaria. Questa pratica di modellare e potare le piante per ottenere forme artistiche si traduce in una sorta di scultura vivente.

Nonostante la sua storia controversa, in cui è stato soprannominato “albero della morte” a causa dell’elevato contenuto di tassina, una sostanza estremamente tossica, il tasso ha anche dimostrato di possedere proprietà benefiche. In passato, il suo legno veniva impiegato per la creazione di veleni capaci di indurre un decesso improvviso attraverso paralisi cardiaca o respiratoria.

Tuttavia, dagli anni ’90, la percezione del tasso ha subito una trasformazione significativa, un estratto derivato da questa pianta è stato utilizzato con successo in ambito chemioterapico per trattare alcuni tipi di tumori. Questa dualità nel suo utilizzo nel corso della storia aggiunge uno strato di fascino e complessità alla sua storia, conferendo al tasso un ruolo di rilevanza sia nella sfera ornamentale che in quella terapeutica.

Il paclitaxel, noto anche come taxolo, è divenuto un componente chiave nei protocolli internazionali per la chemioterapia di specifiche forme di carcinoma mammario e ovarico.

Il legno del Taxus baccata è noto per la sua notevole elasticità e viene considerato pregiato, adatto per lavori di ebanisteria e intaglio. La sua versatilità lo rende un materiale apprezzato in ambito artigianale, aggiungendo un ulteriore livello di valore a questa affascinante pianta sempreverde.

Come riconoscere il tasso

taxus baccata

Il Taxus baccata, con il suo tronco rugoso e foglie aghiformi, simili a quelle dell’abete bianco ma non pungenti grazie alla loro morbidezza, è un albero di dimensioni moderate, raramente raggiunge altezze superiori ai 15 metri e a volte si presenta in forma di arbusto. Il tronco si dirama a basse altitudini, con corteccia bruno-rossastra, in sintonia con i rami più robusti, mentre la chioma, espansa e dalla forma leggermente ovale, è caratterizzata da un verde cupo.

Questa sempreverde, oltre al suo indiscutibile valore ornamentale, produce frutti sotto forma di piccole bacche rosse e carnose, contenenti semi di colore scuro. Gli uccelli, apprezzando tali frutti, giocano un ruolo significativo nella diffusione del seme lungo le loro rotte migratorie.

Il riconoscimento del tasso può essere agevolato dai suoi frutti, che, tuttavia, non sono sempre presenti in quanto rappresentano l’unica parte commestibile della pianta ed è frequente che vengano consumati dagli uccelli.

Quante varietà di Tasso esistono

Il Taxus baccata è la specie di base, si distingue per il suo portamento espanso e molto ramificato, con corteccia rosso-brunastra che si presenta molto squamata. Le sue foglie aghiformi sono di un verde scuro nella parte superiore e assumono tonalità giallastre nella parte inferiore.

Il Taxus baccata ‘Fastigiata’ è una varietà femminile, si caratterizza per una folta vegetazione in cui i rami sono completamente avvolti dalle foglie. La sua chioma ha una forma colonnare e un portamento eretto, conferendo un aspetto distintivo.

Il Taxus brevifolia, originaria della costa pacifica degli Stati Uniti, presenta foglie lanceolate piatte di colore verde scuro. La corteccia, generalmente marrone, si sfalda in varie tonalità, dal marrone al rosso quasi porpora.

Il Taxus cuspidata, con foglie aghiformi di colore verde scuro, piatte e disposte in modo lineare a spirale, è ampiamente impiegata nell’arte dei bonsai, aggiungendo una dimensione artistica al suo profilo botanico.

Come coltivare il Tasso?

taxus baccata

Il Taxus è una conifera versatile che si adatta a una vasta gamma di terreni, mostrando una predilezione per quelli ben drenati, inclusi quelli calcarei. Questa pianta merita maggiore considerazione e impiego, soprattutto come elemento chiave nelle siepi, poiché la bellezza di una formazione simile è tra le migliori risultanti dall’uso di sempreverdi.

Dove posizionare il Tasso

Il tasso si adatta sia alle esposizioni soleggiate che ombrose, prosperando particolarmente in quest’ultima se il drenaggio è efficiente, e si presta anche bene alla coltivazione in vaso.

Nei vivai, è possibile trovare varietà fastigiate, caratterizzate da una forma affusolata con rami aderenti al fusto principale. Queste varietà sono ideali per creare un punto focale in aiuole, diventando l’equivalente di un punto esclamativo nella scena del giardino.

Ogni quanto innaffiare il Tasso

Nel caso in cui la vostra zona registri una carenza di precipitazioni, è consigliabile provvedere a un’irrigazione adeguata delle piante ogni due settimane durante la primavera e l’autunno. Durante l’estate, quando le temperature sono più elevate, diventa necessario aumentare la frequenza delle annaffiature. Tuttavia, in inverno, quando la crescita delle piante rallenta e il fabbisogno di acqua diminuisce, è opportuno annaffiare con moderazione. Adattare il regime di irrigazione alle specifiche esigenze stagionali contribuirà a mantenere la salute e la vitalità delle piante nel corso dell’anno.

Quando concimare il Tasso

Per mantenere la vitalità della pianta, è consigliabile concimare almeno due volte all’anno, preferibilmente in autunno e primavera, utilizzando letame pellettato o compost maturo. Questa pratica contribuirà a garantire una crescita sana e vigorosa del Taxus nel corso delle stagioni.

Come e quando potare il Tasso

taxus baccata

A differenza di molte altre piante, il taxus baccata mostra una notevole tolleranza alla potatura frequente durante l’anno senza subire danni significativi.

In linea generale, si consiglia di potare le siepi nella prima metà di giugno, dopo la fase di crescita primaverile, e successivamente in settembre. Questa pratica è finalizzata a prevenire la formazione di rami antiestetici sporgenti durante l’inverno.

La potatura dovrebbe concentrarsi sul taglio dei rami principali per stimolare una crescita vigorosa e sana. Tuttavia, è importante evitare di interessare la cima della pianta, poiché ciò potrebbe rallentare ulteriormente la crescita. Mantenere questo equilibrio nella potatura contribuirà a promuovere una struttura armoniosa e a mantenere la vitalità del taxus nel corso delle stagioni.

Il tasso si distingue come un albero capace di costante rigenerazione, una peculiarità che lo rende potenzialmente immortale. Questa caratteristica contribuisce a collegare il tasso al concetto di morte, intesa non solo come fine, ma come un processo di trasformazione, un passaggio attraverso reami oscuri o persino una forma di vita eterna.

Quali parti del Tasso sono velenose?

Il principio attivo che conferisce tossicità a rami, foglie e semi del tasso è la tassina, un alcaloide con effetti narcotici e paralizzanti sull’uomo e su vari animali, compresi quelli domestici. Anche le foglie mature presentano un elevato contenuto di tassina, rendendole altrettanto velenose.

La tassina, composta da una miscela di alcaloidi cardioattivi, esercita un’azione potente e pericolosa sul cuore, potendo causare morte improvvisa a causa di paralisi cardiaca o respiratoria. La sua tossicità si manifesta attraverso sintomi quali tremori, difficoltà respiratorie, debolezza e disturbi cardiaci.

La tossicità di questa pianta, come precedentemente accennato, provoca una serie di sintomi: a livello dell’apparato gastrointestinale, si verificano forti dolori colici e diarrea. Nel sistema circolatorio, si osserva una vasodilatazione periferica che può condurre a ipotermia e riduzione della frequenza cardiaca. Si verificano inoltre alterazioni vasodinamiche nell’apparato respiratorio, portando a un flusso sanguigno polmonare ridotto e conseguente dispnea.

Quando fiorisce il tasso?

Il tasso, con il suo spettacolo di fioritura, si manifesta tra i mesi di febbraio e maggio, regalando la sua bellezza in primavera. La sua fase fruttifera, invece, inizia dalla fine dell’estate e prosegue fino all’autunno, abbracciando i mesi di agosto e ottobre.

Curiosità

Il tasso si lega a un reperto antichissimo noto come la “lancia di Clacton”, rinvenuto nella località omonima a Nord-Est di Londra, risalente a ben 400.000 anni fa. La sua rilevanza nella produzione di armi, come lance e archi, è attestata da Shakespeare, che nel suo Riccardo II, lo descrive come “doppiamente mortifero”, sottolineando così il suo impiego significativo nel contesto bellico di quell’epoca.

In molte credenze, il tasso è considerato il custode dei defunti, una figura che spesso si ritrova nei luoghi di sepoltura. Quest’albero è anche riconosciuto come un potente canale di energie, in grado di insegnarci a confrontarci con le parti più oscure della nostra esistenza e ad accettare il cambiamento che ne scaturisce.

Il tasso, con la sua straordinaria capacità di sopravvivenza, diventa un simbolo che ci guida attraverso le sfide della vita, un insegnante che ci incoraggia ad affrontare le tenebre interne. In questo contesto, può rappresentare sia il mostro più temibile nei nostri incubi che il più forte alleato contro di essi. Questa dualità enfatizza il potere simbolico del tasso nell’interpretare e accettare le complesse sfaccettature della vita e della morte.

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