La scarificazione è un'operazione fondamentale se si vuole godere di un prato verde e rigoglioso durante la bella stagione: ecco come farla nel modo giusto
Indice
La primavera è ormai arrivata, ed è tempo di prenderci cura del nostro giardino dopo il riposo invernale. È desiderio comune quello di avere un prato fitto e verde, ma come fare in modo che questo desiderio si realizzi?
Certamente l’eliminazione di foglie morte e sterpaglie, la falciatura regolare, la concimazione e la fornitura di acqua sufficiente sono azioni importanti. Ma c’è un’attività che, se fatta bene una volta all’anno, garantisce un prato verde e florido: la scarificazione.
Cos’è la scarificazione?
Dopo il lungo periodo “morto” rappresentato dall’inverno, il prato ha bisogno di luce e ossigeno per rigenerarsi e crescere in modo rigoglioso.
Spesso, però, l’accesso all’aria e ai raggi solari è impedito dalla presenza di muschio, paglia e fili d’erba troppo lunghi. Ecco perché è importante scarificare proprio all’inizio della primavera, in modo da liberare il terreno da ostacoli che ne possano impedire una florida crescita.
La scarificazione è quindi l’eliminazione di tutto questo materiale, unita all’incisione del terreno che favorisce il passaggio di ossigeno, di acqua e di fertilizzante.
Questa operazione va fatta una volta all’anno (farla più spesso sarebbe deleterio per il terreno anziché vantaggioso) e il momento ideale è la seconda metà di aprile, prima che arrivi il caldo intenso: in questo modo il prato avrà tutto il tempo per rigenerarsi prima dell’estate.
Come scarificare in modo corretto
Per scarificare è necessario utilizzare lo strumento adatto, ovvero la scarificatrice: ne esistono di meccaniche o di elettriche, ma in entrambi i casi sono dotate di lame che incidono il terreno in modo perpendicolare.
Prima di procedere con la scarificazione vera e propria, tuttavia, è importante falciare il prato ed eliminare la maggior parte della paglia e del fogliame secco: su un prato appena falciato la scarificazione sarà più efficace. Per questa operazione saranno necessari un tosaerba e un cesto per la raccolta dello sfalcio.
Ora che il prato è stato tagliato, possiamo mettere in azione la scarificatrice. Passiamola su tutto il prato, regolandola in modo che il terreno non venga inciso troppo in profondità (questo potrebbe minare lo sviluppo del prato).
Alla fine dell’operazione, utilizziamo un rastrello per eliminare ulteriori residui di muschio e paglia dal prato: raccogliamo questi scarti insieme allo sfalcio prima di portarli all’oasi ecologica del nostro comune di appartenenza.
Gli errori da non commettere
- Come abbiamo detto, la scarificazione è un’operazione necessaria alla buona crescita del nostro prato, ma non andrebbe fatta più di una volta all’anno.
- Evitiamo di scarificare il prato se ha piovuto o se il terriccio è molto umido: il prato dovrebbe essere ben asciutto per una scarificazione ottimale.
- Non lasciamo residui di muschio o paglia sul prato appena falciato e scarificato: questo vanificherebbe il nostro lavoro.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Ti consigliamo anche: