Come fa l’erba tagliata a ricrescere così in fretta? Scoperto il segreto del potere rigenerativo delle “erbacce”

Perché l'erba appena tagliata o brucata dagli animali ricresce in così poco tempo? Uno studio svela il potere rigenerativo delle foglie

Perché l’erba appena tagliata o brucata dagli animali ricresce in così poco tempo? Un recentissimo studio svela il potere rigenerativo delle foglie di graminacee

Dopo anni di dibattiti in ambito accademico e non, uno studio condotto dell’Istituto di ricerca inglese John Innes Centre, in collaborazione con la  Cornell University, l’University of California, la Berkley e l’University of Edinburg, ha finalmente svelato il mistero sulle capacità rigenerative dell’erba appena tagliata.

Il team di ricercatori stranieri ha ribaltato le concezioni chiave della botanica del 19° secolo e la classificazione delle graminacee che venivano considerate al pari dei piccioli delle cosiddette piante eudicotiledoni, ma che in realtà appartengono al gruppo delle monocotiledoni e derivano quasi interamente dai piccioli. 

Lo studio è stato realizzato applicando le teorie della genetica dello sviluppo a modelli computazionali di ultima generazione che hanno permesso ai ricercatori di osservare il processo rigenerativo che nell’erba avviene tramite una struttura a forma tubolare chiamata guaina. Questo processo riguarda anche le altre graminacee come mais, grano e riso poiché queste piante presentano la stessa tipologia di foglia e hanno anche la guaina. 

E’ proprio la guaina a permettere all’erba, e dunque in generale alle graminacee, di rigenerarsi al momento del taglio. I geni contenuti al suo interno svolgono una doppia funzione: da un lato proteggono la pianta dagli agenti e da traumi esterni come strappi o incisioni, da un altro le consentono di riprodursi quando questa viene tagliata, crescendo in altezza e facendola così rigenerare. 

Lo studio mette perciò in luce la necessità di ulteriori approfondimenti in materia e di rivedere le conoscenze che finora si hanno nel mondo della botanica per svelare nuovi affascinanti misteri.

Fonte: Science

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