Piante anti-siccità: queste sono quelle che richiedono meno acqua di tutte (e che ti puoi scordare di annaffiare)

Scopri una varietà di piante che prosperano con un minimo di acqua. Ideali per chi desidera un giardino a bassa manutenzione.

Sempre più persone desiderano un tocco di verde nelle proprie case o sui propri balconi, ma non sempre hanno il tempo o la voglia di dedicarsi a cure colturali impegnative. Per questo motivo, le piante che richiedono poca acqua stanno diventando una scelta sempre più popolare.

Queste piante, spesso originarie di climi aridi o semi-aridi, hanno sviluppato speciali adattamenti che le permettono di sopravvivere con poca acqua. Alcune di queste caratteristiche includono:

  • Foglie carnose: le foglie carnose immagazzinano acqua, permettendo alla pianta di superare periodi di siccità.
  • Superficie fogliare ridotta: una superficie fogliare ridotta riduce la traspirazione, il processo attraverso il quale le piante perdono acqua.
  • Stomi chiusi: gli stomi sono piccole aperture sulla superficie delle foglie che permettono lo scambio di gas. In condizioni di siccità, le piante possono chiudere gli stomi per ridurre la perdita di acqua.

Le piante che richiedono poca acqua sono perfette per chi ha un pollice nero o per chi viaggia spesso e non può innaffiare le piante regolarmente. Inoltre, queste piante sono spesso molto resistenti e possono sopravvivere a condizioni di scarsa illuminazione e temperature elevate.

Lithops

lithops

Il Lithops, conosciuto anche come “pianta sasso” è una succulenta originaria dell’Africa meridionale, ed è una scelta ideale per coloro che cercano una pianta facile da curare che richiede poco acqua.

La cura di questa pianta è semplice: è sufficiente innaffiarla solo quando il terreno è completamente asciutto, mediamente una volta ogni 10-15 giorni in estate e una volta al mese in inverno. È importante utilizzare un terreno ben drenante, preferibilmente un mix di terriccio per cactus e pomice, e posizionare la pianta in un luogo soleggiato per almeno 6 ore al giorno. Evitate di concimare eccessivamente, poiché un fertilizzante diluito una volta all’anno è più che sufficiente.

Il Lithops ha adattamenti speciali per sopravvivere in climi aridi: le sue foglie carnose immagazzinano acqua per lunghi periodi e la sua superficie fogliare ridotta riduce la perdita di umidità.

In sintesi, il Lithops è una pianta facile da curare e poco esigente in termini di acqua, perfetta per coloro che non hanno il pollice verde o che viaggiano spesso.

Un consiglio importante è annaffiare il Lithops solo quando il terreno è completamente asciutto, evitando l’eccesso d’acqua che potrebbe causare il marciume. Inoltre, considerate che il Lithops è una pianta a crescita lenta, quindi non aspettatevi risultati rapidi, poi se notate segni di marciume, potrebbe essere dovuto a un’eccessiva annaffiatura.

Myrtillocactus o Cactus candela

Il Myrtillocactus geometrizians, noto anche come cactus blu mirto, mirtillo cactus e cactus candela, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae. È ampiamente diffuso e apprezzato per il suo caratteristico colore bluastro. La sua dimensione può variare notevolmente a seconda delle condizioni di coltivazione. In natura, può raggiungere altezze fino a 4 metri, mentre in coltivazione, solitamente non supera i 60 cm di altezza.

Il Myrtillocactus è uno dei cactus più facili da coltivare, poiché richiede poche cure. Questa sua caratteristica lo rende una scelta ideale sia per i principianti che per gli appassionati di cactus, come per tutte le piante succulente, è fondamentale prestare attenzione all’esposizione alla luce e all’irrigazione adeguata per garantire un ambiente ottimale per la sua crescita.

Una delle regole fondamentali per prendersi cura del cactus candela è quella di innaffiarlo solo quando il terreno è completamente asciutto. Questo può richiedere un intervallo di tempo di circa 10-15 giorni durante i mesi più caldi e una frequenza ridotta a circa una volta al mese durante l’inverno. Inoltre, è consigliabile utilizzare un terreno ben drenante, come un mix di terriccio per cactus e pomice, per evitare ristagni d’acqua dannosi per le radici.

Un’altra esigenza del cactus candela è la necessità di ricevere molta luce solare, posizionare la pianta in un luogo luminoso dove possa beneficiare di almeno 6 ore di luce diretta al giorno favorirà la sua crescita e la sua salute generale. Inoltre, evitare di concimare eccessivamente questa pianta è importante: un fertilizzante diluito applicato una volta all’anno può essere più che sufficiente per garantire un adeguato apporto di nutrienti.

Zamioculcas o Pianta di Padre Pio

zamioculcas

La Zamioculcas conosciuta anche come Pianta di Padre Pio, è una pianta d’appartamento originaria dell’Africa orientale. È una scelta ideale per chi desidera una pianta elegante e facile da curare, che richiede poca acqua.

Per prendersi cura della Zamioculcas, è importante considerare diversi fattori, a partire dal posizionamento del vaso. Essendo una pianta che prospera in climi mediterranei, è fondamentale prestare particolare attenzione durante i mesi invernali per proteggerla dagli sbalzi di temperatura. Nonostante la sua notevole resistenza e capacità di adattamento, è consigliabile utilizzare vasi ampi e profondi, tenendo conto della rapida crescita e della robustezza delle sue radici.

L’irrigazione della pianta può essere effettuata ogni due settimane, specialmente durante i mesi più caldi, durante i mesi più freddi, è consigliabile ridurre la frequenza a una volta al mese. È fondamentale monitorare costantemente il terreno: il substrato non dovrebbe mai diventare completamente arido né troppo secco.

Euphorbia Tirucalli o Albero delle matite

euphorbia tirucalli

L’Euphorbia tirucalli, conosciuta anche come albero delle matite, è una pianta succulenta e cespugliosa caratterizzata da un portamento arboreo. Appartiene alla famiglia delle Euforbiacee, che comprende piante a fiore dicotiledoni, inserite nell’ordine Malpighiales.

L’albero delle matite richiede una regolare irrigazione, preferibilmente una volta alla settimana, specialmente durante le fasi di crescita. In ambienti dalle condizioni temperate, non è necessario un grande quantitativo di acqua, ma durante le giornate estive più calde è essenziale fornire un apporto significativo, comparabile a quello richiesto da altre piante.

Si consiglia quindi di annaffiare l’albero delle matite quando il terreno risulta asciutto fino a una profondità di circa 5 cm. È importante evitare il ristagno d’acqua, poiché potrebbe causare il marciume delle radici.

Stapelia o Fiore carogna

stapelia Gigantea

Stapelia gigantea

La Stapelia è una specie di pianta da fiore originaria del Sudafrica e della Tanzania, è conosciuta anche con il nome latino alternativo di Stapelia. Questa pianta è spesso utilizzata a scopo ornamentale nelle zone subtropicali e coltivata in casa nelle regioni temperate, sebbene non sia in grado di sopportare basse temperature per lunghi periodi di tempo.

Non è necessario annaffiare molto la Stapelia, poiché ha già una buona riserva di acqua nei tessuti dei suoi fusti. Se esagerate con le innaffiature, rischiate di provocare lo sviluppo del marciume radicale, quindi, tenete la terra sempre piuttosto asciutta, bagnandola più frequentemente ma moderatamente nelle giornate siccitose, e raramente nelle giornate più fredde. L’acqua deve essere sufficiente a mantenere la pianta bella turgida. In primavera, vi consigliamo di fornire un fertilizzante specifico per piante grasse (seguite sempre le indicazioni in etichetta), vi aiuterà a nutrire al meglio la vostra pianta e a ottenere fiori più grandi e belli.

Sansevieria Cylindrica

sansevieria cylindrica

La Dracaena cylindrica o Sansevieria Cylindrica è una pianta facile da coltivare e richiede poche attenzioni, il suo fogliame lanceolato si erge in altezza e fa da sfondo a piante con foglie più rigogliose. Se siete fortunati, dalla base della pianta può spuntare una spiga floreale, ricoperta di piccoli fiori bianchi.

Per coltivare la Dracaena cylindrica, scegliete un luogo luminoso ma protetto dalla luce solare diretta, in un ambiente mediamente umido – non è necessario posizionarla in bagno. È una scelta ideale se desiderate purificare l’aria di casa: alcuni studi hanno dimostrato che il suo fogliame è in grado di filtrare le tossine presenti nell’aria, come il benzene (comune in colle, cere e detersivi) e la formaldeide (presente nei prodotti per la casa, nel fumo di sigaretta e nel fumo delle stufe a legna).

Le sue foglie carnose consentono alla pianta di resistere a lungo senza acqua, quindi è necessario innaffiarla solo quando il terriccio è completamente asciutto. È di fondamentale importanza evitare un eccesso di acqua, poiché potrebbe causare il marciume del rizoma.

 

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