Pianta Miseria: come coltivare e prendersi cura della pianta che “imprigiona” gli spiriti maligni

Scopriamo tutti i segreti della Tradescantia Ruppius, un genere di piante nota ai più come "erba miseria".

L’erba miseria, anche nota come “pianta miseria” e conosciuta con il nome scientifico di Tradescantia Ruppius, apparitene alla famiglia delle Commelinacee ed è originaria delle regioni tropicali dell’America Centrale e del Sud.
Stiamo parlando di una pianta perenne molto apprezzata sotto diversi aspetti: per via delle foglie decorative, per la buona resistenza e per la naturale capacità di adattarsi a diversi ambienti, dotata di grande bellezza ed anche nota per i benefici che può apportare.

Descrizione della pianta miseria

L’erba miseria si distingue per le foglie lunghe e appuntite, caratterizzate da un affascinante mix di verde scuro e striature violacee. Le foglie si dispongono in rosette compatte, creando un effetto visivo che aggiunge profondità e colore agli spazi interni ed esterni. Pur essendo una pianta perenne, è relativamente facile da coltivare e mantenere, dunque perfetta per i meno esperto di giardinaggio o per chi desidera una pianta poco impegnativa.

Le varietà della Tradescantia

La Tradescantia comprende diverse varietà, ciascuna con caratteristiche uniche che possono soddisfare differenti esigenze decorative. Ecco alcune delle più comuni:

  • Tradescantia Zebrina: una delle varietà più popolari, grazie alle striature viola e argento che creano un contrasto di rara bellezza. Consigliata a chi desidera aggiungere un tocco di eleganza ai propri spazi.
  • Tradescantia Nanouk: caratterizzata da una crescita compatta e dalla presenza di internodi ravvicinati, si ben adatti ad ambiente di modeste dimensioni. Le foglie presentano delicate sfumature di rosa e verde.
  • Tradescantia Purple Heart: possiede foglie viola intenso e fiori rosa, è una varietà che saprà conquistare chiunque ricerchi una pianta che sappia attirare l’attenzione.
  • Tradescantia Fluminensis: le foglie bianche e verdi assicurano un aspetto raffinato ed armonioso, ottima scelta per ambienti sobri ed accoglienti.
  • Tradescantia Settacea Purpurea: famosa per le foglie dai colori vivaci che spaziano dal rosa al fucsia, si tratta di una scelta accattivante, adatta a chi sta cercando una pianta dal forte impatto visivo.

Tradescantia Ruppius

Dove posizionare la pianta miseria

L’erba miseria è estremamente versatile e può essere coltivata sia all’interno che all’esterno. All’interno della casa, posizionatela in zone luminose, che non siano direttamente esposte ad intensa luce solare: la luce indiretta è quello che serve alla pianta per mantenere i colori vividi e per prevenire l’essiccazione delle foglie.
All’esterno, preferisce luoghi con luce filtrata o in parziale ombra. In aree con climi miti, può essere coltivata anche all’aperto per tutto l’anno, mentre in zone con inverni freddi è consigliabile portarla all’interno per proteggerla dalle basse temperature .

Quale terreno utilizzare per la pianta miseria

L’erba miseria preferisce i terreni ben drenati, pertanto un mix di terreno universale, arricchito con pomice, sabbia o argilla, risulta una buona composizione, che potrà migliorare il drenaggio e prevenire ristagni d’acqua, solita minaccia in agguato per l’intero apparato radicale. Siate certi che il vaso abbia dei fori di drenaggio per evitare l’accumulo di umidità, che potrebbe portare al marciume radicale.
Se coltivata in giardino, la miseria si adatta facilmente a vari tipi di terreno, purché non sia troppo pesante o compatto, e nei climi più caldi può essere piantata direttamente a terra.

Come coltivare in vaso la Tradescantia

La miseria si adatta bene alla coltivazione in vaso. Assicuratevi di scegliere un contenitore abbastanza grande da permettere alle radici di espandersi, visto che un vaso troppo piccolo potrebbe limitare la crescita della pianta.
Posizionate il vaso in un luogo luminoso, ma lontano dalla luce solare diretta. Durante l’estate, potrete spostare il vaso all’esterno, in una zona ombreggiata o semi-ombreggiata, ma ricordate di riportare la pianta all’interno quando le temperature inizieranno a scendere sotto i 10°C.

Tradescantia Ruppius

Come irrigare la pianta miseria

L’irrigazione della pianta miseria deve essere moderata. Dovrete annaffiarla solo quando il terreno risulti asciutto al tatto, ed evitare che si formino ristagni d’acqua nel sottovaso. Ricordate che un’irrigazione eccessiva potrebbe causare il marciume radicale, una delle principali cause di morte per questo tipo di pianta. Durante i mesi invernali, l’irrigazione potrà essere ridotta, perché la pianta entrerà nella fase di riposo.

Come concimare la pianta miseria

Durante la stagione di crescita, che va dalla primavera all’estate, l’erba miseria dovrebbe beneficirea di una concimazione regolare. Un fertilizzante liquido specifico per piante verdi, applicato ogni 15-20 giorni, potrà favorire una crescita rigogliosa e colori più intensi. In autunno ed in inverno, potrete ridurre la frequenza delle concimazioni, poiché la pianta rallenterà il ciclo di crescita.

Quando fiorisce l’erba miseria

La Tradescantia produce piccoli fiori bianchi o rosa, che appaiono generalmente durante la stagione estiva. Anche se i fiori non sono l’elemento principale di attrazione della pianta, contribuiscono a rendere ancora più affascinante il suo aspetto, anche se è soprattutto per il colore delle foglie che la miseria viene apprezzata come elemento decorativo.

Malattie e parassiti comuni della pianta miseria

La miseria è relativamente resistente a malattie e parassiti, ma può comunque essere soggetta a problemi comuni come l’afide e il ragnetto rosso. Per prevenire infestazioni, controllate regolarmente le foglie e, in caso di presenza di parassiti, intervenite con prodotti specifici o rimedi naturali come il sapone di Marsiglia diluito in acqua.
Come già osservato, un altro problema comune è il marciume radicale, causato da un’irrigazione eccessiva o da un drenaggio insufficiente: per evitarlo, assicuratevi di non esagerare con l’acqua e di usare un terreno ben drenante.

Significato simbolico dell’erba miseria

Il nome volgare “erba miseria” ha contribuito a diffondere la credenza che la Tradescantia fosse una pianta portatrice di sfortuna. La fama negativa di cui era ammantata suggeriva che non andasse né regalata né rubata, poiché il suo possesso, se non acquisito correttamente, avrebbe potuto arrecare problemi. Inoltre, la tradizione consigliava di collocarla fuori dalla porta di casa insieme a una pianta spinosa, come l’Aloe: in questo modo, con l’accostamento venuto a crearsi, sarebbe stato possibile tenere lontane persone malintenzionate, le quali si ritroverebbero “intrappolate” nelle spine della pianta di Aloe.

Altra credenza popolare prevede che la Tradescantia venga collocata sui tetti delle abitazioni. In questo modo, si crede che la pianta possa catturare e imprigionare gli spiriti maligni, evitando che entrino nell’abitazione e proteggendo così gli abitanti. L’uso rituale della pianta si collega a un’antica convinzione che vedeva nella sua crescita rigogliosa una forza capace di trattenere energie negative: come risultato, una diversa combinazione di simbologie legate alla sfortuna e alla protezione rendono la Tradescantia un simbolo di ambivalenza, in grado di scacciare il male se utilizzata con le dovute precauzioni.

Benefici della miseria

Come molte piante da appartamento, la Tradescantia è in grado di purificare l’aria eliminando sostanze nocive come la formaldeide e il benzene, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi.
In alcune culture, la Tradescantia è utilizzata nella medicina popolare per trattare ferite e infiammazioni della pelle: le foglie vengono impiegate per le proprietà lenitive e rinfrescanti, anche se certi usi non sono ampiamente supportati da studi scientifici approfonditi.

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