Coltivare il peperoncino in casa è semplicissimo. Se vuoi dar vita ad un piccolo orto personale, il balcone è il posto giusto!
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Il peperoncino, appartenente al genere Capsicum (la famiglia è quella delle Solanaceae) è una pianta straordinaria, capace di conquistare il palato di moltissime culture in tutto il mondo. Originario delle Americhe, il peperoncino è stato introdotto in Europa nel XVI secolo, diventando rapidamente un ingrediente essenziale in numerose tradizioni culinarie. Caratterizzato da un sapore piccante, dovuto alla presenza di capsaicina, il peperoncino non è solo un esaltatore di sapidità, ma possiede anche proprietà benefiche per la salute, come la capacità di stimolare il metabolismo e migliorare la circolazione sanguigna.
Oggi, il peperoncino è disponibile in una vasta gamma di varietà, dalle più dolci alle più piccanti, ciascuna con il proprio profilo di gusto e utilizzo specifico: tra le più famose, possiamo citare il jalapeño, il serrano ed il peperoncino calabrese.
Come coltivare il peperoncino in balcone
Il peperoncino può essere coltivato in vaso, da collocare semplicemente sul balcone o sul davanzale. Per coltivare il peperoncino sul proprio balcone è possibile seguire due modalità differenti, che prevedono di partire dall’acquisto di una piantina o dalla semina. Sarà quindi possibile optare per l’acquisto di una piantina di peperoncino presso un vivaio biologico o direttamente dei semi, sempre biologici, che altrimenti potrebbero essere reperiti tramite uno scambio di semi tra conoscenti o nel corso di una delle manifestazioni presenti sul territorio che ne prevedano il baratto.
Come seminare il peperoncino
Esiste un ulteriore metodo per procurarsi dei semi di peperoncino, che consiste semplicemente nel conservare i semi di uno dei peperoncini freschi che vi potrebbe capitare di avere a disposizione durante l’anno. In modo che possiate estrarre i suoi semi facilmente, il peperoncino dovrà essere diviso a metà con un coltello in senso longitudinale. Essi dovranno essere lasciati asciugare all’aria aperta ed all’ombra per alcuni giorni e potranno poi essere conservati all’interno di un sacchetto di carta o in un barattolo di vetro scuro e sempre al riparo dalla luce fino al momento della semina.
Quando procedere alla semina? Essa può avvenire nei mesi di marzo e aprile all’interno di piccoli vasi o di semenzai (che possono essere ottenuti bucherellando il fondo di piccoli contenitori in plastica di recupero). Le piantine inizieranno a germogliare non appena le temperature esterne raggiungeranno i 20° e dovranno essere trasferite in vasi più grandi quando avranno bisogno di uno spazio maggiore per svilupparsi. Si consiglia l’impiego di vasi rotondi del diametro di 30 centimetri. Bisognerà eliminare i ristagni d’acqua nei sottovasi per evitare la formazione di marciume delle radici, una condizione avversa a cui la pianta potrebbe essere soggetta.
Quando fiorisce il peperoncino?
Nei mesi di giugno e luglio potrete vedere apparire i primi fiori, che tra luglio ed agosto inizieranno a lasciare spazio ai frutti. Essi raggiungeranno la piena maturazione in un periodo che potrà essere compreso tra la fine di agosto e il mese di settembre.
Dove posizionare il peperoncino
La vostra pianta di peperoncino dovrà essere collocata in una posizione soleggiata e dovrà essere innaffiata nel momento in cui la superficie del terriccio apparirà secca. La pianta non resiste al gelo invernale, motivo per cui essa viene comunemente coltivata come annuale, ma potrebbe sopravvivere fino all’anno successivo se verrà posta in un luogo riparato, lontano da fonti di calore eccessivo, come i termosifoni, e da ambienti dall’aria eccessivamente secca.
Come raccogliere i peperoncini?
I peperoncini potranno essere raccolti quando avranno raggiunto il loro tipico colore rosso, ma alcune varietà messicane possono essere raccolte e consumate anche se ancora di colore verde. Una volta raccolti, si potrà decidere di utilizzare i peperoncini freschi e spezzettati per la preparazione della classica pasta aglio, olio e peperoncino. Si potrà inoltre decidere di lasciarli essiccare in un luogo areato raccogliendoli in mazzetti da appendere al davanzale o disponendoli su di un essiccatore casalingo realizzato impiegando una cornice in compensato ed una rete come quella utilizzata per le zanzariere. I peperoncini potranno essere tagliati in più parti prima di essere disposti sull’essiccatoio, in modo che possano perdere tutta la loro acqua.
Come usare il peperoncino in cucina
I peperoncini una volta essiccati, potranno essere tritati o sbriciolati e conservati all’interno di barattoli di vetro ed al riparo dalla luce. Lasciando macerare due cucchiai di peperoncini essiccati e sbriciolati in 500 ml di olio extravergine d’oliva per due settimane potrete ottenere un ottimo olio aromatizzato.
I peperoncini freschi potranno essere conservati sottolio dopo averli lasciati macerare per 24 ore ricoperti da sale grosso ed aceto all’interno di una ciotola. Dovranno poi essere lasciati scolare e trasferiti in vasetti di vetro sterilizzati, in cui versare olio d’oliva fino alla completa copertura dei peperoncini. I barattoli dovranno dunque essere ben chiusi con tappi puliti e sterilizzati. Le conserve saranno pronte a distanza di un mese, ma potranno rimanere in dispensa senza problemi anche per un anno intero.
Una delle modalità più diffuse per utilizzare il peperoncino è preparare una salsa piccante. Basta tritare finemente alcuni peperoncini freschi, mescolarli con olio d’oliva, aglio, e sale, e lasciar riposare per qualche ora affinché i sapori si amalgamino. Questa salsa è perfetta per accompagnare carni grigliate, pesce o semplicemente per dare una marcia in più ai piatti di pasta.
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