Ortoterapia: a Mantova nasce un giardino curativo per aiutare i malati di Alzheimer

Ortoterapia Fondazione Arrigo Mazzali. Gli orti terapeutici arrivano negli ospedali italiani. Negli Stati Uniti si tratta di una realtà consolidata, che vede uno degli esempi principali a Detroit. Il nostro Paese non vuole però essere da meno. L’ortoterapia è così arrivata a Mantova. Giardino Alzheimer è il nome di una serra che è stata realizzata presso la Fondazione di Arrigo Mazzali.

Gli orti terapeutici arrivano negli ospedali italiani. Negli Stati Uniti si tratta di una realtà consolidata, che vede uno degli esempi principali a Detroit. Il nostro Paese non vuole però essere da meno. L’ortoterapia è così arrivata a Mantova. Giardino Alzheimer è il nome della serra che è stata realizzata presso la Fondazione Arrigo Mazzali.

Il progetto per l’orto-giardino curativo è stato curato dall’architetto Beatrice Dongiovanni. La direzione dei lavori è stata invece affidata all’architetto Gloria Negri. Si tratta del primo progetto che integra studio e cura di una patologia tanto grave come l’Alzheimer e che mira ad accogliere i pazienti che ne sono affetti, per lo più anziani.

L’orto terapeutico è stato realizzato all’interno di uno spazio chiuso usufruibile tutto l’anno. L’illuminazione è garantita dalla presenza di grani vetrate. L’intero progetto si è basato sulle esigenze dei malati ed è stato pensato tenendo a mente il loro stato di salute.

Il giardino garantisce la possibilità di risvegliare i sensi: tatto, udito, olfatto e vista. Offre sicurezza fisica e psicologica grazie all’attività svolta dagli operatori. Permette di allargare lo spazio vitale ristretto riservato ai pazienti all’interno degli ambulatori. Secondo quanto dichiarato da Renato Bottura, dirigente sanitario della Fondazione Mazzali, si tratterà di uno spazio utile anche dal punto di vista scientifico ed il suo impiego potrà essere esteso anche ad altri malati.

Sono state prese in stretta considerazione le esigenze delle piante, da collocare in un ambiente chiuso e artificiale. I valori di temperatura e di umidità sono stati mantenuti costanti per tutte le stagioni. Per i pilastri interni al giardino terapeutico è stata scelta una lavorazione particolare, che ha reso la loro superficie simile alle cortecce degli alberi. È stato creato uno speciale sistema per il ricambio dell’aria, con apertura e chiusura automatica delle finestre.

giardino fondazione mazzali 1

giardino fondazione mazzali 2

giardino fondazione mazzali

fonte foto: fondazionemazzali.it

La serra comprende uno spazio dedicato alla garden therapy. Fiori ed essenze sono state selezionate dal paesaggista e botanico Ivano Fieni, in modo da garantire fioriture e profumi lungo tutto il corso dell’anno. Si tratta di uno spazio unico, considerato in grado di rallentare il declino delle capacità cognitive dei pazienti. La speranza è che un simile progetto possa diventare parte di altri ospedali e strutture per la riabilitazione nel nostro Paese e nel mondo.

Marta Albè

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