AAA cercasi erede per prendersi cura di 1500 orchidee

La richiesta di cui vi parliamo oggi è decisamente insolita e originale. Un uomo della provincia di Bergamo è in cerca di un erede per le sue 1500 orchidee. La persona si dovrà prendere cura al meglio di una collezione preziosissima custodita all'interno di 3 serre.

La richiesta di cui vi parliamo oggi è decisamente insolita e originale. Un uomo della provincia di Bergamo è in cerca di un erede per le sue 1500 orchidee. La persona si dovrà prendere cura al meglio di una collezione preziosissima custodita all’interno di 3 serre.

L’appello arriva da Alfrisio Di Vita che, arrivato ad 80 anni, sta iniziando a pensare a chi lasciare il suo prezioso patrimonio. Non si tratta però di soldi, case o terreni ma di splendidi fiori: le orchidee.

L’uomo vive a Scanzorosciate, vicino Bergamo, e gestisce 3 serre allestite nel giardino della propria casa. All’interno circa 1500 orchidee di diverse specie e provenienti da ogni parte del mondo, un giardino unico al mondo che rischia però di finire in malora se nessuno dopo di lui se ne prenderà cura.

La passione di Alfrisio per le orchidee ha origini molto lontane. È nata infatti nel 1974 durante una vacanza in Sri Lanka quando l’uomo visitò il giardino botanico di Kandy ed ebbe un vero e proprio colpo di fulmine per questi fiori tanto particolari. Fu solo a Bangkok però che acquistò le prime 3 orchidee della sua collezione (due ancora nelle sue serre).

Da quel momento in poi la collezione di Alfrisio si è ampliata sempre di più e oggi è riconosciuta dalla Soi (Società di ortoflorofrutticoltura italiana) come un vero e proprio tesoro di rilevanza nazionale ed è considerata una delle più importanti al mondo. Cosa c’è in queste speciali serre?

La collezione conta 1000 specie di orchidee per un totale di circa 1500 piante alcune delle quali con caratteristiche davvero speciali o uniche al mondo. Vi sono ad esempio esemplari di Laelia gouldiana e Cattleya schilleriana che in natura non esistono più e sono rarissime da trovare anche in altri giardini protetti.

laelia gouldianaLaelia gouldiana
cattleya schillerianaCattleya schilleriana

La collezione di queste orchidee conta esemplari dai fiori microscopici ma anche lunghi 2 metri e fiori noti come l’orchidea nera di Nero Wolf e l’orchidea di Darwin che appassionò il famoso naturalista.

Come ricorda il collezionista di orchidee, questi fiori sono a rischio in natura sia perché vengono distrutte le foreste, sia per i problemi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Va da sé che giardini come questo sono sempre più preziosi per evitare la perdita di alcune specie. 

Per curare questi fiori, però, ci vuole un vero e proprio esperto: alcune orchidee infatti vanno annaffiate 4 volte al giorno, altre una volta ogni sei mesi. Ognuna è unica ed ha esigenze specifiche. Queste le caratteristiche che deve avere l’erede secondo Alfrisio:

“Ci vogliono lo spazio e le serre, ma soprattutto la passione. Mi devono garantire una presenza costante, una cura qualificata e quotidiana”

La storia purtroppo insegna che nessuna collezione di orchidee è mai sopravvissuta al suo proprietario originario, nemmeno quella del Granduca Leopoldo II di Toscana. Ci auguriamo però che in questo caso le cose vadano diversamente.

A questo scopo, e per valorizzare l’enorme patrimonio che ha nelle sue mani oltre che per cercare partner e avere fondi, Alfrisio ha creato già da diversi anni l’associazione “Hortus Orchis”.

Se qualcuno di voi è appassionato di orchidee e pensa di essere in grado di curarle può contattare Alfrisio tramite il suo sito

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Francesca Biagioli

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