Orchidee, come curarle e concimarle nel modo giusto per farle fiorire più a lungo

Scopri le migliori istruzioni per concimare correttamente le tue orchidee. Segui i nostri consigli esperti per garantire una crescita rigogliosa delle tue orchidee.

Se volete coltivare le orchidee nel modo giusto, mantenerle in salute e farle fiorire al meglio, dovrete dedicare una certa attenzione al momento della concimazione, fase fondamentale per fornire loro le condizioni ottimali necessarie per una buona crescita e per garantirne la vitalità.

In natura le piante attingono i nutrienti da vari elementi, tra cui la decomposizione delle foglie secche, gli scarti organici degli animali, gli insetti ed altro materiale organico. Successivamente, tutte queste sostanze raggiungono le radici tramite l’azione congiunta dell’acqua piovana e dei microrganismi presenti nel suolo, garantendo prosperità alla pianta.

Nel momento in cui le orchidee vengono coltivate in vaso, la situazione cambia radicalmente: sarà nostro compito fornire loro tutto ciò di cui hanno bisogno, e la concimazione gioca un ruolo fondamentale per ottenere fioriture migliori, che risultino sane, rigogliose ed in perfetta salute

In questo articolo osserveremo da vicino i segreti della concimazione, analizzando i passaggi principali di questo processo cosi delicato ed importante.

I problemi più comuni delle orchidee e come mantenerle belle 

Le orchidee, come molte altre piante, traggono sostentamento dall’assorbimento di carbonio, idrogeno ed ossigeno, derivanti dall’acqua e dall’aria, nonché dall’assunzione dei principali elementi costitutivi dei tessuti vegetali, ossia l’Azoto (N), necessario per la crescita della pianta, delle foglie e dei nuovi germogli, il Potassio (K), minerale che agevola lo sviluppo dei petali e dei fiori, consentendo alle infiorescenze di sbocciare, ed il Fosforo (P), che preserva la pianta dall’azione nociva di parassiti ed insetti e che rinforza le radici.

Esistono poi altri elementi cruciali, sebbene presenti in minori quantità (i cosiddetti microelementi), tra cui possiamo citare zolfo (S), calcio (Ca), boro (B), rame (Cu), ferro (Fe), manganese (Mn), magnesio (Mg), sodio (Na) e zinco (Zn).

Di conseguenza, trascurare la concimazione delle orchidee per un lungo periodo comporterà una serie di gravi problemi, come ad esempio:

  • Carenze nutrizionali: condizione che si verifica quando l’organismo non riceve una quantità sufficiente di nutrienti essenziali per il suo normale funzionamento.

  • Crescita lenta: un rallentamento, oppure un arresto, dell’aumento delle dimensioni e/o del peso dell’organismo.

  • Mancanza di fioritura: fenomeno che puo essere dovuto anche a fattori ambientali, come la mancanza di luce, o genetici, nel caso di piante con una naturale tendenza a fiorire meno di altre.

  • Ingiallimento delle foglie: evento che puo verificarsi non solo per la scarsita dei nutrienti, ma anche per eccesso o deficit d’acqua, oppure a causa di malattie e parassiti.

  • Scarsa resistenza ad attacchi parassitari e fungini: le orchidee possono essere soggette all’attacco di parassiti quali cocciniglie, afidi ed acari, oppure contrarre malattie come la fumaggine ed il pythium.

Nei casi più gravi, l’assenza della concimazione porterà al blocco totale della crescita della pianta, con la successiva ed inevitabile morte della stessa.

Attraverso una corretta concimazione potremo invece evitare quanto appena detto, ed ottenere piante sane e forti, capaci di regalare splendide e durature fioriture.

Il ruolo cruciale dell’acqua

Come già menzionato, l’acqua riveste un ruolo cruciale per la sopravvivenza delle piante, inclusa quella delle orchidee. Questi affascinanti fiori, come tutte le altre piante, traggono beneficio dall’azione dell’acqua, la quale trasporta gia disciolte le sostanze nutritive di cui sopra, sfruttandola per il loro nutrimento.

L’acqua viene assorbita attraverso le radici, trasportata fino alle foglie e coinvolta nel processo di fotosintesi, in collaborazione con l’energia solare. È pertanto fondamentale associare la concimazione ad un adeguato livello di umidità presente intorno alle radici delle orchidee, sia per quanto riguarda il terreno che per l’ambiente circostante (in tal senso, potreste utilizzare un umidificatore).

Fertilizzare per stimolare la fioritura delle orchidee

orchidee

©chamillewhite/123rf

La mancanza totale di fiori nelle orchidee, o comunque una fioritura spoglia e poco sviluppata, è spesso è causata da una carenza di nutrienti, soprattutto di azoto, fosforo e potassio, e la fertilizzazione è fondamentale proprio per correggere queste carenze e sostenere la formazione di gemme floreali, garantendo una fioritura più soddisfacente.

Quando concimare le orchidee

Le orchidee necessitano di una fertilizzazione regolare, ma moderata, per mantenere una buona fioritura nell’arco dell’anno.

Si rivela per questo essenziale comprendere bene i cicli della pianta per determinare il momento opportuno in cui intervenire: in natura, la crescita delle nuove foglie e dei nuovi fiori si verifica in primavera e persiste fino all’estate avanzata, mentre nella coltivazione in vaso, soprattutto per quanto riguarda gli ambienti interni, la fioritura può protrarsi fino al tardo autunno, oppure all’inizio dell’inverno, visto che le temperature rimangono abbastanza costanti, attestandosi tra i 18° e i 20° circa.

Tempi e modalità per la concimazione dipendono dal tipo di fertilizzante impiegato, e spesso è possibile trovare direttamente sulla confezione alcuni utili sono riportati consigli

In generale, la prima applicazione del fertilizzante dovrebbe avvenire appena la pianta produce nuovi rami e nuove foglie, seguita da applicazioni ogni due settimane fino al completo sviluppo della fioritura.

Successivamente, è consigliabile fare una pausa di tre mesi prima di riprendere con una nuova sessione di fertilizzazione.

Quali sono i migliori fertilizzanti per le orchidee?

I fertilizzanti più indicati per le orchidee sono quelli che contengono una combinazione equilibrata di azoto, fosforo e potassio, arricchita da una concentrazione adeguata di micronutrienti quali ferro, zinco, manganese, boro e rame.

I concimi destinati alle orchidee dovranno essere idrosolubili ed esser distribuiti direttamente tra il substrato ed il sistema radicale della pianta, ma con moderazione: è fondamentale che il rilascio nel terreno avvenga gradualmente ed in modo costante, senza esagerare.

Per quanto riguarda la concentrazione del prodotto, quella maggiormente adatta alle orchidee è di circa 1/4 della concentrazione raccomandata sull’etichetta del prodotto.

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram