Monstera deliciosa: tutto su come coltivare e curare il filodendro

Scopri come coltivare il Filodendro, noto anche come Monstera deliciosa. Segui i consigli per una cura ottimale, goditi la sua bellezza ornamentale e approfitta dei benefici purificanti dell'aria che questa pianta unica offre.

La Monstera deliciosa è una pianta tropicale originaria delle foreste del Centro America, molto semplice da coltivare in appartamento. Grazie alle sue grandi foglie frastagliate e alla sua imponenza, la monstera regala un “effetto giungla” a qualsiasi ambiente.

Caratteristiche della pianta del pane

La Monstera deliciosa, chiamata anche filodendro o pianta del pane americana, è una specie tropicale appartenente alla famiglia delle Araceae e originaria del Centro America.Si tratta di una pianta davvero resistente e di facile coltivazione, ideale anche per chi crede di avere il pollice nero, come pianta d’appartamento o da sistemare in uffici e negozi.

La monstera richiede poche cure e cresce velocemente raggiungendo dimensioni notevoli: questa pianta, coltivata in vaso, può superate i due metri di altezza e le foglie possono arrivare a misurare più di 50 centimetri di lunghezza.

Oltre che per le dimensioni, le foglie della monstera sono particolarmente apprezzate per il loro aspetto: quelle adulte sono infatti molto frastagliate, di un bel verde brillante, scuro o screziato.

Le foglie più giovani sono invece cuoriformi, motivo per cui inizialmente la monstera venne inclusa erroneamente nel genere Philodendron.

Quando la monstera viene coltivata in piena terra in regioni calde, riesce a produrre fiori e frutti, cosa assai rara se la si cresce in vaso.

L’infiorescenza della monstera è simile a quella della calla: presenta una spadice centrale avvolto da una foglia modificata, detta spata, che assume una conformazione a imbuto attorno al fiore. Il frutto che si sviluppa dopo la fioritura è commestibile, ma non è commercializzato.

Varietà

Sono presenti numerose varietà, tra le più diffuse ci sono: Monstera deliciosa, la varietà classica, con foglie grandi, piccioli fogliari lunghi e crescita rapida, Monstera deliciosa borsigiana, varietà nana a crescita lenta caratterizzata da piccioli più corti, e Monstera deliciosa albo-variegata, con portamento uguale alla prima, ma con le foglie caratterizzate da variegature bianche ben distinguibili sulle foglie, i piccioli fogliari e il fusto.

Come coltivare e prendersi cura della Monstera Deliciosa

La gestione della Monstera deliciosa è sorprendentemente facile, dato il suo habitat d’origine, predilige temperature elevate e va accuratamente schermata dalla luce solare diretta. Un’attenzione particolare è necessaria nell’irrigazione: è consigliabile annaffiarla generosamente quando la superficie del terreno risulta asciutta al tatto.

In natura, la Monstera deliciosa è una pianta rampicante che si arrampica su alberi utilizzando le radici aeree. Pertanto, per replicare il suo ambiente ideale, si consiglia di fornirle sostegno con bastoni rivestiti di muschio o un graticcio.

Dove posizionare la Monstera deliciosa

Per crescere rigogliosa, la monstera ha bisogno di molta luce e di temperature comprese tra i 18 e 25°C. Riesce a tollerare a fatica temperature superiori e non sopravvive sotto i 10°C.

Per questo motivo, nelle regioni caratterizzate da inverni rigidi, questa pianta deve essere coltivata in vaso, così da poterla riparare in appartamento durante i mesi freddi, collocandola in un luogo molto luminoso.

Dalla primavera alla fine dell’estate, la monstera può essere sistemata all’aperto, scegliendo una posizione fresca e ombreggiata per evitare che il caldo la metta in difficoltà e che i raggi diretti del sole rovinino le bellissime foglie. In ogni caso è opportuno offrire alla pianta un tutore di muschio che le consenta di rimanere eretta e di crescere correttamente in altezza.

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Che terriccio usare

Per coltivare la monstera in vaso occorre scegliere un contenitore di medie dimensioni, da riempire con uno strato di argilla espansa sul fondo e terriccio universale. Il terreno deve essere ben drenato così da evitare ristagni di acqua che potrebbero danneggiare l’apparato radicale della pianta. Come abbiamo visto, è opportuno offrire un tutore ricoperto di muschio sul quale la monstera si sosterrà grazie a radici aeree che le permetteranno di crescere in altezza in modo corretto.

Come e quanto innaffiare la Monstera Deliciosa

Le irrigazioni devono essere effettuate in modo regolare ma senza eccedere: è bene che la terra rimanga umida ma non inzuppata, prestando attenzione a non bagnare le foglie e a non far accumulare acqua all’interno del sottovaso.

L’irrigazione della Monstera deliciosa richiede una regolarità, ma è essenziale evitare eccessi. Durante la primavera e l’estate, è consigliabile irrigare ogni 5-10 giorni, mentre in autunno e inverno, il periodo di attesa può estendersi a ogni 15 giorni. In ogni caso, l’irrigazione dovrebbe avvenire solo quando il terreno si presenta asciutto al tatto. È fondamentale prestare attenzione per evitare il ristagno idrico, poiché questo può favorire il marciume radicale, principale rischio per la pianta. Durante le stagioni calde, come l’estate, o quando il riscaldamento è acceso in inverno, è consigliabile vaporizzare le foglie quotidianamente. Questa pratica aiuta a prevenire l’insorgenza di problemi come l’oscuramento o l’essiccazione delle foglie, mantenendo la Monstera deliciosa in condizioni ottimali.

Come potare la Monstera Deliciosa

La monstera non necessita di interventi di potatura, ma è possibile eliminare eventuali foglie ingiallite o secche, qualora ne avesse.

Come moltiplicare la Monstera

La moltiplicazione della monstera avviene per talea, che va effettuata in primavera o in estate prelevando una gemma laterale o la parte apicale appena sotto un nodo, munita di almeno una foglia e di una radice aerea. La talea può essere collocata in acqua o direttamente nel terriccio dove darà luogo a una nuova pianta.

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Come rinvasare la Monstera

La monstera non necessita di grandi quantità di terra e può crescere anche in vasi di 30 centimetri di diametro, rinnovando periodicamente lo strato superficiale del terriccio.

Se la crescita dovesse risultare sproporzionata rispetto al vaso è possibile trasferire la pianta un recipiente di dimensioni maggiori; il rinvaso della monstera si effettua in primavera, generalmente nel mese di aprile.

Malattie e parassiti

La monstera è una pianta molto resistente, difficilmente soggetta a malattie o all’attacco di parassiti, soprattutto se vengono rispettate le sue esigenze.

Può capitare che le foglie ingialliscano per le irrigazioni eccessive o che presentino macchie brune quando la pianta viene esposta a temperature non idonee alla sua crescita.

Inoltre se la pianta è coltivata in ambienti eccessivamente caldi e secchi, potrebbe essere attaccata attaccata da afidi, cocciniglia o ragnetto rosso e in questi casi occorrerà intervenire con opportuni antiparassitari da vaporizzare sulle foglie.

Quali sono i problemi comuni

monstera deliciosa foglie gialle

Esaminiamo attentamente alcune circostanze che possono influenzare il benessere della Monstera deliciosa:

  1. Luce insufficiente: se la pianta riceve poca luce, tenderà a produrre foglie di dimensioni ridotte e prive dei distintivi “buchi” caratteristici.
  2. Eccesso d’acqua: il giallo delle foglie potrebbe indicare un’eccessiva irrigazione. È importante moderare le annaffiature per mantenere un equilibrio adeguato.
  3. Temperatura troppo bassa: la presenza di macchie scure sulle foglie potrebbe essere un segnale di una temperatura ambiente troppo bassa. È consigliabile garantire un ambiente più caldo per favorire la salute della pianta.

Come capire se la Monstera ha bisogno di acqua?

Per determinare se la tua Monstera deliciosa richiede acqua, una pratica efficace è verificare l’umidità del terreno, essendo piante che amano ambienti umidi, è consigliabile controllare la secchezza del terreno. Oltre all’irrigazione regolare, è utile nebulizzare leggermente acqua sulle foglie ogni giorno, questa pratica non solo contribuisce a mantenere il substrato idratato ma aiuta anche a preservare l’umidità attorno alla pianta, prevenendo la secchezza delle foglie.

Curiosità

Iniziamo col dire che il curioso soprannome “Monstera” fu coniato dal botanico francese Adanson nel 1763, ispirato sia alla singolare forma delle foglie sia alle loro dimensioni sorprendenti. Man mano che crescono, queste foglie, originariamente a forma di cuore, si sfrangiano assumendo un aspetto quasi mostruoso, raggiungendo talvolta un metro di lunghezza. Le spaccature, talvolta originate dal centro della foglia senza raggiungere il bordo, conferiscono un caratteristico aspetto bucato.

In realtà, il nome preciso di questa pianta dovrebbe essere Philodendron Pertusum, dove “Pertusum” in latino significa proprio “forato”. Nel Guatemala, dove può crescere fino a 6-7 metri d’altezza, la Monstera è considerata addirittura divina, utilizzata come un sorta di “ventaglio” durante specifiche cerimonie religiose per allontanare gli spiriti maligni.

Sorprendentemente, questo Filodendro, originario delle foreste pluviali, è un rampicante. In età adulta, le sue radici aeree diventano evidenti, creando una sorta di “giungla” all’interno di un singolo vaso. Anche se raro in ambiente domestico, la Monstera può persino fiorire, dando origine a frutti simili a banane con un sapore che ricorda l’ananas.

La Monstera inoltre è molto più di una pianta ornamentale da interno, poiché contribuisce in modo significativo al miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo. Diversi studi hanno evidenziato che la Monstera deliciosa, conosciuta anche come Filodendro, è in grado di assorbire fino all’80% delle sostanze inquinanti presenti nell’aria, in particolare formaldeide (comunemente presente nelle vernici dei mobili) e benzene (sostanza abbondante nelle sigarette, rendendo questa pianta particolarmente utile negli ambienti dei fumatori).

Il suo meccanismo di purificazione dell’aria è sorprendentemente semplice ma incredibilmente efficace: attraverso minuscole aperture sulle foglie, invisibili all’occhio umano, la Monstera “cattura” le sostanze tossiche, le rende inattive e le accumula nelle pareti cellulari. In pratica, il Filodendro Monstera, insieme ad altre piante, agisce come un filtro naturale, trattenendo all’interno di sé ciò che è dannoso per la salute.

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Fonte di riferimento: Agraria.org/Eden Fiori

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