Melograno: tutto quello che devi sapere per coltivarlo e avere gratis i suoi golosi frutti

Scopri come coltivare con successo il melograno nel tuo giardino o sul balcone. Questa guida fornisce istruzioni dettagliate sulla selezione del terreno, la cura delle piante, la potatura e la raccolta dei frutti, per godere di gustosi melograni fatti in casa

Il melograno è un albero che offre un frutto succoso e incredibilmente salutare. Negli ultimi anni, è stato riscoperto per le sue eccellenti qualità nutritive, ma non solo. Si tratta anche di una pianta ornamentale che, se adeguatamente potata, può risultare molto gradevole in giardino.

Esistono anche varietà di melograno nano o da fiore, pensate principalmente per scopi estetici piuttosto che per la raccolta dei frutti.

Indipendentemente dal tipo di melograno che si desidera piantare, è utile sapere come farlo correttamente. La fase di messa a dimora di un albero è sempre delicata poiché l’organismo vegetale deve adattarsi a nuove condizioni climatiche, generalmente meno controllate. Con alcune semplici attenzioni, questo passaggio può risultare meno impegnativo.

Origini e caratteristiche del melograno

Il melograno è un frutto sempre più in voga, grazie alla sua salubrità e alla bellezza dei suoi frutti. Questa pianta è apprezzata in ogni stagione: dai nuovi germogli rossi-arancioni appena sbocciati, che la rendono affascinante in qualsiasi momento dell’anno, alle sgargianti fioriture primaverili e ai meravigliosi frutti che arricchiscono l’albero in autunno.

La coltivazione del melograno è semplice e si adatta a qualsiasi spazio, tanto che gli antichi Romani lo coltivavano in Italia. Questa pianta è un’ottima scelta per chi desidera coltivare i propri frutti, conferendo al proprio spazio verde un tocco di stile.

Varietà di melograno

Esistono molte varietà di melograno, ognuna con le proprie caratteristiche in termini di gusto, colore e dimensioni dei frutti. Ecco alcune delle varietà di melograno più conosciute:

  1. Melograno “Wonderful”: questa è una delle varietà più popolari, con frutti grandi dal guscio spesso e dal sapore dolce e leggermente acidulo. La polpa è di un rosso intenso ed è ampiamente utilizzata per il succo di melograno.
  2. Melograno “Granada”: questa varietà produce frutti più piccoli rispetto a “Wonderful” ma è altrettanto apprezzata per il suo sapore dolce e succoso. È spesso coltivata in climi mediterranei.
  3. Melograno “Haku Botan”: originaria del Giappone produce frutti con buccia rosa pallido e polpa di colore chiaro. Il suo sapore è leggermente dolce con una nota di acidità.
  4. Melograno “Nana”: questo è un tipo di melograno nano, ideale per giardini più piccoli o per la coltivazione in vaso. Produce frutti di dimensioni ridotte, ma il suo aspetto ornamentale è notevole.
  5. Melograno “Mollar de Elche”: varietà spagnola è conosciuta per i suoi frutti di grandi dimensioni e dal sapore dolce. La polpa è molto succosa, ed è spesso utilizzata per fare il famoso “melograno di Elche”, una preparazione di melograno in cui i semi vengono estratti e confezionati in sciroppo.
  6. Melograno “Salavatski”: questa varietà originaria del Caucaso produce frutti di grandi dimensioni con una buccia spessa e dura. La polpa è dolce e succosa, ed è spesso usata per fare succhi.
  7. Melograno “Parfianka”: questa varietà è conosciuta per i suoi frutti dal sapore eccezionalmente dolce e aromatico. La polpa è di un colore rosso brillante, e viene apprezzata sia per il consumo fresco che per la produzione di succhi.

Come piantare il melograno

In che periodo si pianta il melograno

Per piantare il melograno, è consigliabile optare per la messa a dimora in autunno o all’inizio della primavera. Questi periodi sono ideali poiché permettono alla pianta di adattarsi al terreno prima dell’arrivo delle condizioni climatiche più estreme. Tuttavia, è importante evitare la piantumazione durante il pieno inverno, quando le temperature possono diventare troppo fredde e dannose per la pianta. Allo stesso modo, bisogna fare attenzione a evitare i periodi troppo piovosi in cui il terreno diventa eccessivamente bagnato e impraticabile, poiché ciò potrebbe causare problemi alle radici del melograno. Scegliendo i momenti giusti per la messa a dimora, si può favorire una migliore crescita e sviluppo del melograno nel tuo giardino.

Come mettere a dimora un albero di melograno

Piantare un alberello di melograno è un processo relativamente semplice che richiede una buona pianificazione e cura. Ecco i passaggi da seguire:

  • Scavo della buca: iniziate scavando una buca di circa 50 centimetri da ciascun lato, con la stessa profondità. Questa dimensione è adeguata per la maggior parte degli alberelli di melograno, ma per i melograni nani, è possibile ridurre leggermente le dimensioni della buca.
  • Posizionamento della pianta: con molta attenzione, posiziona l’alberello di melograno all’interno della buca in modo che il livello del terreno sia simile al colletto dell’albero.
  • Riempimento con la terra: riempite la buca con la terra di scavo, mescolandola con concime organico maturo, come compost, stallatico ben decomposto o humus, nella parte superiore per fornire nutrienti alla pianta.
  • Compattamento della terra: dopo aver riempito la buca, compatta leggermente la terra intorno alle radici per eliminare eventuali sacche d’aria e stabilizzare la pianta.
  • Innaffiatura: annaffiate generosamente l’alberello di melograno per favorire la radicazione. L’irrigazione è particolarmente importante nelle prime settimane dopo la piantagione per garantire che la pianta si stabilizzi bene nel terreno.

Seguendo questi passaggi, sarete in grado di mettere a dimora con successo il tuo alberello di melograno, fornendo alle radici le condizioni ideali per la crescita e la salute della pianta.

Dove posizionare la pianta di melograno

Il melograno è una pianta che prospera in ambienti temperati e caldi, ma è sensibile alle temperature al di sotto dei -10°C. Di conseguenza, è più diffuso nelle regioni del centro e del sud Italia, ma può essere coltivato anche nelle regioni settentrionali, se posizionato in zone riparate.

Per ottenere il massimo dalla coltivazione del melograno, è importante selezionare una posizione adeguata. La pianta predilige terreni sciolto senza ristagni idrici, ed è in grado di tollerare terreni calcarei e la carenza di ferro. Quindi, quando si sceglie il luogo in cui coltivare il melograno, assicurarsi di fornire le condizioni di crescita ottimali, evitando terreni pesanti e eccessivamente umidi che potrebbero danneggiare le radici.

In sintesi, se desiderate coltivare un melograno, cercate una posizione riparata, con terreno ben drenato e considera le esigenze climatiche della pianta per garantirle il miglior ambiente possibile.

Ogni quanto annaffiare il melograno

Il melograno è noto per la sua resistenza alla siccità, ma è importante fornire l’irrigazione necessaria durante i primi anni dopo la messa a dimora e durante il periodo estivo per garantire una fruttificazione abbondante in autunno. Inizialmente, la pianta potrebbe non avere un apparato radicale sufficientemente sviluppato per sostenersi autonomamente, quindi l’irrigazione è fondamentale per la sua crescita e la sua salute. Durante le stagioni estive, quando il fabbisogno idrico della pianta è maggiore, è importante assicurarsi che il melograno riceva una quantità adeguata di acqua per garantire una buona produzione di frutti durante l’autunno.

melograno

Come potare il melograno

La forma della pianta di melograno può essere modellata in diverse configurazioni, ma le due più comuni sono quella a cespuglio, con 3 o 4 branche principali, e quella ad alberello.

Per ottenere la forma desiderata, la potatura gioca un ruolo fondamentale. La scelta tra cespuglio e alberello influisce sia sull’aspetto estetico che sulla praticità della raccolta. L’opzione del cespuglio, sebbene crei un effetto visivo interessante, può rendere la raccolta meno agevole. Pertanto, se l’obiettivo principale è la produzione di frutti, è consigliabile optare per la forma ad alberello. In questa configurazione, si sviluppa un tronco alto almeno mezzo metro, da cui si dipartono le branche principali.

Per gestire una pianta a forma di cespuglio, è necessario eseguire una potatura iniziale, spuntando la pianta a circa 20 cm da terra dopo la messa a dimora. In seguito, si mantengono solo le branche principali del cespuglio, eliminando le altre con tagli di sfoltimento. Nel corso del tempo, la pianta potrebbe produrre molti polloni, che devono essere rimossi.

Le potature vengono eseguite dopo la raccolta, di solito nel tardo autunno o alla fine dell’inverno, e mirano a promuovere la produzione di frutti, che di solito avviene sui rami più esterni della pianta. Lo sfoltimento è utile per tagliare i rami rivolti verso l’interno e diradare quelli troppo densi, favorendo così una migliore fruttificazione.

Con queste pratiche di potatura e modellazione, è possibile adattare la forma del melograno alle tue esigenze estetiche e produttive.

Quali sono le malattie e i parassiti che possono attaccare il melograno

Il melograno è generalmente una pianta resistente, ma può occasionalmente essere suscettibile a patologie fungine come l’alternaria, nota anche come “cuore nero,” che si manifesta con piccole macchie sui frutti e il marciume dei semi all’interno. Altre malattie fungine, come la muffa grigia o botrite, riconoscibile per la sua caratteristica patina polverosa, possono anche colpire la pianta.

Queste malattie fungine tendono a svilupparsi in condizioni di umidità, quindi in ambienti più umidi, come quelli nelle pianure del nord soggetti a nebbia e umidità, il melograno è più a rischio rispetto alle aree più asciutte del sud. Tuttavia, con alcune precauzioni, è possibile prevenire efficacemente queste malattie e mantenere le piante in salute e produttive.

Come moltiplicare il melograno

Il melograno, simile al fico, è una pianta da frutto che può essere facilmente propagata tramite talea legnosa. Questo metodo di propagazione comporta il prelievo di un piccolo rametto da una pianta esistente e la successiva radicazione in acqua o nel terreno, generando così una nuova piantina di melograno pronta per essere trapiantata.

La talea legnosa è particolarmente utile se la pianta madre non è innestata, poiché permette di ottenere un albero con le stesse caratteristiche del genitore. Questo metodo di propagazione può essere un modo efficace per clonare le varietà esistenti di melograno.

Oltre alla talea, esistono altre tecniche di propagazione per la creazione di nuove piante di melograno, tra cui l’innesto, la partizione di polloni laterali e la margotta. Ognuna di queste tecniche ha le proprie applicazioni e vantaggi, e la scelta dipenderà dalle esigenze specifiche del coltivatore e dall’obiettivo desiderato.

Quando si colgono i melograni

Il momento ideale per raccogliere i melograni va da settembre a dicembre, ma la data precisa dipende dalla maturazione del frutto, che è indicata da una buccia rossa brillante con riflessi marroni. Quindi, osservare attentamente il colore della buccia è fondamentale, indipendentemente dal mese in cui ci si trova.

Come si mangia il melograno

melograno

Il melograno è un frutto versatile che offre molte opzioni culinarie, potete consumarlo in diversi modi a seconda delle preferenze:

  • Mangiare i semi freschi: il modo più semplice e comune per consumare il melograno è mangiare i suoi semi freschi. Basta tagliare il frutto, estrarre i semi e gustarli direttamente. Possono essere una deliziosa merenda o un’aggiunta a insalate e altri piatti.
  • Spremere il succo: il succo di melograno è ricco di antiossidanti ed è una bevanda rinfrescante. Puoi spremere i semi per ottenere il succo da bere da solo o mescolarlo con altre bevande o cocktail.
  • Preparare marmellate e salse: i semi di melograno possono essere utilizzati per preparare marmellate, salse e condimenti per dolci o piatti salati. La marmellata di melograno, ad esempio, può essere spalmata su pane tostato o utilizzata come accompagnamento per formaggi.
  • Guarnire piatti: i semi di melograno sono una decorazione attraente per molti piatti. Possono essere utilizzati per guarnire dessert, insalate, carni e piatti di pesce, aggiungendo un tocco di colore e sapore.
  • Cucinare piatti salati: i semi di melograno possono essere incorporati in piatti salati, come insalate, couscous, pollo o pesce. Aggiungono un contrasto di dolcezza e croccantezza.

La leggenda del melograno

Il melograno è associato a diverse leggende mitologiche. Secondo una delle storie più famose, il primo albero di melograno sarebbe nato per volontà di Afrodite, che lo piantò a Cipro, facendolo diventare sacro agli abitanti dell’isola e alla dea stessa.

Un’altra leggenda narra che il melograno abbia avuto origine dal sangue di Dioniso, che fu fatto a pezzi e bollito in un calderone dai Titani su ordine di Era, stufa dei tradimenti di Zeus. Un albero di melograno sarebbe cresciuto da una goccia del sangue di Dioniso caduta a terra.

Inoltre, il melograno è collegato alla figura di Persefone, figlia di Demetra e Zeus, rapita da Ade e costretta a trascorrere parte dell’anno con la madre sulla Terra e parte con Ade negli Inferi. Questa leggenda spiegava l’alternanza delle stagioni, poiché quando Persefone era con Demetra, la natura fioriva e c’era l’estate, mentre quando tornava negli Inferi, la natura si spogliava e arrivava l’autunno e l’inverno.

Queste leggende mitologiche offrono un contesto affascinante per la storia del melograno e il suo significato simbolico nella cultura antica.

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