Maranta: come coltivare in vaso o in giardino la “pianta della preghiera”

La Maranta è una pianta erbacea sempreverde caratterizzata da foglie straordinarie, sia per la loro forma che per i loro vivaci colori. Durante le ore notturne, le foglie si ergono, mentre durante il giorno si piegano delicatamente per trattenere l'umidità. I fiori, riuniti in spighe, sono di colore bianco.

La Maranta L.,  è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Marantaceae. Il genere comprende piante erbacee perenni, quindi sempreverdi.

Le dimensioni della maranta sono comprese tra i 30 ed i 50 cm, i fiori sono bianchi e racchiusi in spighe, mentre la caratterizzazione maggiore riguarda sicuramente il fogliame: le foglie di maranta sono molto particolari, composte da forme, colori e trame variegate di straordinaria bellezza.

I colori delle foglie variano tra verde intenso e più chiaro, con diverse sfumature e pattern marmorizzati misti a trame e striature bianche, gialle o rosse, il tutto a seconda della varietà di pianta.

Le venature trasformano ogni singola foglia in una piccola opera d’arte, eseguita con precisione e dovizia di particolari.

Il fascino naturale della maranta le ha donato un posto speciale nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo, rendendo questa pianta davvero molto apprezzata per scopi puramente decorativi ed ornamentali.

Storia ed origini della maranta

La maranta nasce in America del Sud, nelle foreste equatoriali del Brasile e della Guyana. Celebre per le sue doti di bellezza e diffusa in tutto il mondo come splendida pianta ornamentale, la maranta deve il suo nome all’italiano Bartolomeo Maranta, medico e botanico che nel 1559 scrive “Methodi cognoscendorum simplicium”, opera in cui racchiude i suoi studi sulle piante e dove compie un lavoro di identificazione, classificazione ed organizzazione, sia di alcune piante (tra cui la maranta) che delle rispettive proprietà medicinali.

Le foglie della maranta presentano il fenomeno della nictinastia, un comportamento che prevede una risposta automatica in presenza di stimoli luminosi che genera un movimento: le foglie della maranta, quando la luce si fa piu forte (ad esempio al mattino) si muovono, mentre nelle ore serali e di notte appaiono piatte.

Il movimento vede le foglie piegarsi verso l’interno, andando a ricordare le mani di una persona che sta pregando.

Da qui nasce il nome “pianta della preghiera” con cui spesso viene chiamata la maranta.

Varietà di maranta

Le diverse specie di maranta sono numerose, vediamone alcune insieme:

  • Maranta Leuconeura: alta fino a 30 cm, con foglie che raggiungono i 15 cm, la specie prevede 3 varietà principali, ossia Kerchoveana (foglie verde brillante con macchie piu scuro al centro), Erythoneura (foglie verde scuro con venature rossastre, creano un magnifico contrasto) e Massangeana (foglie verdi con venature argentee, le conferiscono un aspetto unico).
  • Maranta Arundinacea: possiede foglie ovali che raggiungono dimensioni ragguardevoli, tra 20 e 30 cm di lunghezza e 10cm di larghezza, di colore verde misto a bianco.
  • Maranta Makoyana: possiede foglie di colore verde oliva con striature rossastre, costituisce un meraviglioso esemplare di maranta.
  • Maranta Bicolor: raggiunge i 20 cm di altezza, presenta foglie di forma ellittica, lunghe circa 15 cm, di colore verde con macchie verde scuro e porpora.

Dove posizionare la maranta

Per prosperare, la maranta necessita di temperature elevate, comprese tra 20 e 28 gradi, e di umidità molto alta, almeno del 90%. Ha bisogno di luce solare, ma mai diretta (troppo sole potrebbe bruciare il delicato fogliame), quindi bisogna scegliere zone d’ombra o con luce filtrata, ad esempio da una finestra con tenda.

Evitate assolutamente i luoghi completamente bui. Per migliorare l’umidità dell’ambiente, potete piazzare un umidificatore nelle vicinanze della pianta.

Come coltivare in vaso la maranta

maranta in vaso

@123rf.com

La coltivazione in vaso della maranta è molto diffusa, vista la sua posizione di spicco tra le piante ornamentali. La bellezza ed il tocco esotico che è in grado di donare a qualsiasi ambiente domestico rendono la maranta l’elemento perfetto da esporre all’interno di un vaso, il quale dovrà possedere un buon drenaggio (assicuratevi che abbia dei fori sul fondo per permettere all’acqua in eccesso di defluire) ed avere dimensioni adeguate per ospitare le radici della pianta. Scegliete un posto luminoso ma riparato, una finestra con tenda andrà benissimo.

Come coltivare in giardino la maranta

Se invece volete coltivare la marnata direttamente a terra, dovrete vivere in un posto con clima caldo e umido, oppure optare per la coltivazione in serra (come già osservato, la maranta prospera ad alte temperature, tra 20 e 28 gradi, ed ha bisogno di molta umidità, circa il 90%).

Scegliete un’area che possa garantire ombra e luce filtrata, evitando in modo categorico l’esposizione diretta al sole (potrebbe bruciare le foglie). Il terreno dovrà essere ricco di nutrienti, ben drenato e mantenuto costantemente umido.

Nei mesi invernali, se non coltivata in serra ma all’aperto, la maranta dovrà essere protetta, in quanto non sopporta temperature inferiori ai 10 gradi: per questo, si consiglia di spostarla in vaso e portarla in ambienti chiusi e controllati.

Come moltiplicare la maranta

Nel periodo estivo, è possibile propagare le piante di Maranta attraverso la divisione o mediante l’utilizzo di talee. Durante questo processo, si dovrebbero lasciare da 3 a 4 foglie per ogni ramo. Le talee andrebbero poi collocate in un substrato composto da torba e sabbia e mantenute in un ambiente con una temperatura costante di circa 25 °C.

Come fare la talea di maranta

Scegliete una pianta sana e vigorosa da cui effettuare il prelievo, che abbia foglie senza danni o segni di malattie, Tagliate una porzione di stelo con almeno un paio di nodi, assicurandovi che la talea sia lunga tra 7,5 e 10 cm, e che abbia almeno una o due foglie.

Rimuovete le foglie inferiori dalla talea, lasciando solo le foglie più giovani; in questo modo, si ridurrà ridurre la perdita di umidità attraverso la traspirazione.

Per la preparazione del substrato, riempite un vaso con un terreno adatto (una miscela di torba e perlite, oppure sabbia, sarà perfetto) ed annaffiate leggermente il terreno per renderlo umido.

Ora dovrete piantare la talea: fate un piccolo foro nel terreno con un dito, oppure utilizzando un bastoncino, e piantatela delicatamente nel terreno. Assicuratevi che sia stabile e ben posizionata.

Coprite la talea con un sacchetto di plastica trasparente, in modo da ricreare le perfette condizioni di umidità necessarie ad una piu semplice radicazione della maranta.

Posizionate il vaso con la talea in un’area luminosa, evitando come al solito la luce solare diretta. Assicuratevi inoltre che la temperatura sia stabile, intorno ai 21-24°C. Dovrete controllare regolarmente il terreno ed annaffiare quando necessario per mantenerlo umido. Evitate di bagnarlo eccessivamente, finendo per inzupparlo, al fine di  scongiurare il marciume delle radici.

Dopo alcune settimane, la talea dovrebbe iniziare a radicare (potete verificare con un semplice gesto, ossia tirando con estrema delicatezza il gambo per verificare se c’è resistenza). Quando la talea avrà sviluppato le radici , potrete trapiantare la nuova piantina in un vaso più grande seguendo le stesse istruzioni di coltivazione per la maranta in vaso.

Come e quando potare la maranta

Per la maranta non si può parlare di una vera e propria potatura. Infatti, per mantenere al meglio la pianta ci si deve limitare ad una blanda manutenzione, che dovrà prevedere la semplice rimozione del fogliame vecchio e secco, operazione che permetterà ai nuovi germogli di prosperare ed al contempo preserverà la pianta da malattie di natura parassitaria.

Quando seminare la maranta

I semi della maranta possono essere interrati in vaso, oppure in contenitori, e riempiti con un terreno umido e ben drenante. Posizionate i semi sulla superficie del terreno e premeteli delicatamente per adagiarli al meglio; poi, copriteli leggermente, senza esagerare  (i semi di solito richiedono luce per germogliare, quindi l’eccessiva profondità potrebbe danneggiarli o ritardare la germogliazione), utilizzando uno strato sottile di terriccio o di torba.

In seguito, dovrete posizionare i vasi in un’area luminosa, evitando ovviamente la luce solare diretta. Mantenete il terreno sempre umido, annaffiando con cura. I semi della maranta possono richiedere diverse settimane o addirittura mesi per germogliare: dovrete mantenere la pazienza e continuare a fornire le vostre cure per tutto il tempo necessario, senza fretta.

Quale terreno usare e dove posizionare la maranta

La maranta preferisce terreni ricchi di sostanze organiche ed ambienti umidi per prosperare. Per il terreno, utilizzate terra da giardino, torba e perlite, in modo da creare le condizioni ideali per la maranta. Ricordate di non esporla a luce diretta, ma solo filtrata, e di mantenere sia l’aria che il terreno sempre umidi.

Annaffiate la maranta in maniera frequente e regolare, sopratutto in estate.

Ogni quanto annaffiare la maranta

maranta annaffiare

@123rf

La maranta ha bisogno di acqua, sopratutto durante l’estate, periodo in cui deve essere annaffiata in modo abbondante e regolare, al fine di mantenere il terriccio costantemente umido.

In inverno si può rallentare, e per questo l’annaffiatura deve essere decisamente piu moderata. Un tema affine l’irrigazione della maranta è l’umidità ambientale: come gia osservato, questa pianta adora il clima umido, e quindi anche le fasi di irrigazione dovranno avvenire in un contesto del genere.

Quando fiorisce la maranta

I fiori della maranta sono molto piccoli, di un colore bianco con striature viola, e la sua fioritura è davvero poco appariscente, oltre che rara. Infatti, le piante che vengono coltivate in casa solitamente non producono fiori. La fioritura, quando presente, avviene durante la stagione primaverile.

Quali sono le malattie ed i parassiti della maranta

La Maranta può essere attaccata da diversi nemici, tra cui la cocciniglia farinosa e il ragnetto rosso, ma il più pericoloso è il marciume delle radici causato dall’accumulo di acqua. Per mantenere la pianta sana, è importante prendere alcune precauzioni. Nel caso in cui le foglie si sporcano, si consiglia di pulirle delicatamente utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavandole con acqua e sapone. Se le foglie iniziano a diventare marroni, ciò potrebbe indicare che la pianta è esposta a temperature troppo basse. In tal caso, è sufficiente spostarla in un luogo più adatto affinché possa riprendersi.

Ecco riportati alcuni dei problemi piu comuni che potrebbero interessarla:

  • Muffa delle radici
  • Marciume delle foglie
  • Muffa grigia
  • Oidio
  • Ragnetti rossi
  • Fusarium spp
  • Cocciniglia
  • Tripidi

Perché scegliere la maranta

La Maranta presenta un fogliame variegato di grande bellezza, ed è una pianta ideale per gli ambienti interni, soprattutto se caldi e umidi. Può sopravvivere per anni con poche cure. Le foglie della Maranta o della Calathea durano molto a lungo. I colori intensi e le variazioni rimangono visibili anche in condizioni di scarsa luminosità, anche se è consigliabile esporre la pianta alla luce solare diretta.

Significato simbolico della maranta

Come abbiamo visto in apertura, la particolare condizione della nictinastia, genera un movimento delle foglie verso l’interno, che piegandosi ricordano due mani giunte in preghiera, dando luogo all’epiteto “pianta della preghiera”.

Per questa sua caratteristica, la maranta viene vista come un simbolo di speranza e fortuna, portatrice di gioia, prosperità e serenità.

In America del Sud, terra da cui proviene, tradizione vuole che venga regalata, come portafortuna, ai giovani al termine del percorso di studio, affinché essi possano realizzarsi ed avere una vita felice ed appagante.

Come usare la maranta in cucina

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©Phansitti/123rf

Dalla radice della Maranta arundinacea viene estratta la fecola di Maranta, un alimento ancora poco conosciuto da molti, ma qui in Italia sta guadagnando sempre più popolarità di anno in anno. È un prodotto estremamente utile per le persone che seguono una dieta priva di glutine e può essere impiegato in diverse preparazioni. La fecola di Maranta è un ottimo addensante e può essere utilizzata anche per la preparazione del pane.

La fecola di Maranta è ampiamente utilizzata, soprattutto negli Stati Uniti e in generale in tutto il continente americano. Oltre a essere impiegata come addensante, può essere utilizzata in una vasta gamma di preparazioni culinarie. È ideale per zuppe, vellutate, salse dolci e salate, marmellate, dessert e molto altro ancora, dimostrando la sua straordinaria versatilità come ingrediente.

Oltre al suo utilizzo culinario, l‘arrowroot è talvolta impiegata come componente cosmetico per la sua capacità teorica di assorbire l’olio, sebbene non vi siano prove scientifiche a sostegno di questa affermazione.

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