Problemi con le lumache? Le piante brassicaceae possono essere un valido aiuto: vediamo in che modo
Le brassicaceae sono piante che arricchiscono il nostro orto con raccolti di qualità, ma quest’anno, molte di queste coltivazioni sono state messe a dura prova dalle lumache. Se anche voi avete perso lattuga e fagioli a causa di questi piccoli predatori, è giunto il momento di correre ai ripari e pensare a una nuova semina per ottenere un raccolto autunnale che possa sostenerti nei mesi più freddi.
In questo periodo dell’anno, nonostante le sfide imposte dalle lumache, si possono ancora seminare diverse varietà di brassicaceae, come il cavolo rapa, il cavolo riccio e le foglie di senape piccante. Queste piante, se seminate ora, saranno pronte per essere raccolte quando le temperature inizieranno a scendere, permettendovi di godere di ortaggi freschi e nutrienti anche nei mesi più rigidi.
Quali brassicaceae piantare?
Il cavolo rapa è una delle colture più semplici da gestire. Le varietà con buccia viola, in particolare, sono più resistenti rispetto a quelle di colore chiaro, e sono quindi perfette per essere piantate in questo momento dell’anno. Quando il freddo inizierà a farsi sentire, queste piante saranno pronte per la raccolta, per un tocco di freschezza ai pasti autunnali.
Il cavolo nero, una varietà di cavolo riccio, è un’altra opzione eccellente. Noto per il suo sapore intenso, è particolarmente indicato per essere seminato nelle prossime settimane. In questo modo, le piante avranno il tempo di crescere e rafforzarsi prima che le giornate si accorcino e la crescita rallenti. Quando la primavera farà capolino, il cavolo nero tornerà a crescere, offrendo uno dei primi raccolti della nuova stagione.
Anche il cavolo riccio ‘Red Russian’, caratterizzato da foglie più tenere, e le foglie di senape piccante, come la mizuna, sono perfetti per questa stagione. Queste piante sono in grado di sopravvivere all’inverno, a patto che riescano a stabilirsi prima dell’arrivo del freddo: dovrete seminare abbastanza presto, così da garantire una buona radicazione prima che le temperature inizino a scendere.
Come coltivare le brassicaceae
Per massimizzare le probabilità di successo, è consigliabile avviare la coltivazione di queste brassicaceae in vassoi modulari per semi. Piantate un seme per modulo per il cavolo e il cavolo rapa, mentre per il cavolo riccio ‘Red Russian’ e la senape è meglio seminare circa tre o quattro semi per modulo. Il terreno è ancora abbastanza caldo per far germogliare i semi direttamente all’aperto, ma la presenza delle lumache rende questa opzione rischiosa, pertanto, meglio optare per un ambiente controllato, come una serra o uno spazio coperto, dove si può monitorare la crescita delle piantine. Attenzione però: se la serra si riscalda troppo durante il giorno, le piante potrebbero “andare a seme” (si dice anche “montare a seme”), un processo che si innesca quando sono sottoposte a stress termico. Per evitare questo, potrebbe essere necessario spostare i vassoi in un’area più fresca durante le giornate calde e assicurarsi di mantenere il terreno ben irrigato.
Un’altra minaccia per le brassicaceae è rappresentata dalle farfalle bianche del cavolo, che rimarranno attive fino a ottobre. Questi insetti, attratti dalle foglie delle piante, depongono le loro uova sulla parte inferiore delle foglie. Se non si prendono le dovute precauzioni, le larve possono rapidamente devastare il raccolto. È quindi essenziale proteggere le piante fin dal momento in cui iniziano a sviluppare foglie sufficienti per attrarre gli insetti in questione. L’uso di una rete anti-insetti è un metodo efficace per tenere lontane le farfalle, ma è importante controllare regolarmente la parte inferiore delle foglie per individuare eventuali uova o larve che potrebbero sfuggire alla protezione della rete.
Quando il clima inizia a raffreddarsi, la rete può essere lasciata al suo posto o sostituita con un telo di pile, che fornirà un ulteriore strato di protezione contro le gelate. Sebbene molte delle varietà di brassicaceae siano descritte come resistenti, le forti gelate possono comunque danneggiare le piante, soprattutto quelle più giovani o meno robuste. È interessante notare che il sapore del cavolo nero tende a migliorare dopo essere stato esposto al freddo, il che lo rende ancora più delizioso durante i mesi invernali. Tuttavia, se è prevista neve, potrebbe essere saggio coprirlo con un telo di pile per evitare danni eccessivi.
Considerando le condizioni meteorologiche imprevedibili che abbiamo sperimentato quest’anno, con cambiamenti bruschi e improvvisi, prepararsi in anticipo è essenziale. Freddo e gelate potrebbero arrivare prima del previsto, quindi è meglio non farsi trovare impreparati: coprire le piante con un telo protettivo potrebbe fare la differenza tra un raccolto sano e uno compromesso dal gelo.
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