La kalanchoe è una pianta succulenta, molto diffusa a fini ornamentali per l'eleganza delle foglie e i deliziosi fiori variopinti. Appartiene alla famiglia delle Crassulacee, originaria delle zone tropicali e subtropicali dell'Asia e dell'Africa, in particolare del Madagascar.
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Ne esistono circa 150 diverse varietà, che crescono ormai praticamente ovunque, ma la più diffusa da noi è la cosiddetta kalanchoe blossfeldiana, chiamata comunemente calancola.
La kalanchoe blossfeldiana è una piccola pianta perenne che raggiunge i 30 centimetri d’altezza, caratterizzata da grandi foglie carnose , di colore verde lucente e dal margine dentellato. L’infiorescenza, dalla forma tondeggiante, si presenta con molti fiori piccoli e colorati nelle tonalità più variegate: dal bianco al giallo al rosso passando per l’arancio e il rosato fino al viola.
Questo tipo di pianta, come tutte le piante grasse d’altronde, è molto semplice da coltivare. È la tipica pianta da interni, che si adatta facilmente all’ambiente e non sporca in casa, garantendo una fioritura lunga e decorativa. Spesso abbellisce i nostri davanzali, ma può essere coltivata anche in giardino.
Fiorisce all’inizio della primavera, essendo una pianta brevidiurna, cioè una pianta che ha bisogno di circa 14 ore di buio al giorno per produrre i fiori. Molti vivaisti ne stimolano la fioritura in maniera artificiale anche durante altri periodi dell’anno, normalmente destinati al riposo vegetativo.
Non è raro, infatti, trovare la kalanchoe nel periodo natalizio esposta accanto alla stella di natale nei centri commerciali. Questa forzatura influisce sul ciclo vitale della pianta, che una volta sfiorita ben difficilmente riuscirà a emettere altri fiori.
Vediamo insieme qualche consiglio per coltivare nel migliore dei modi la kalanchoe blossfeldiana, in vaso o magari anche in giardino.
Varietà di kalanchoe
Esistono diverse varietà di Kalanchoe, ecco alcune delle varietà più comuni:
- Kalanchoe Blossfeldiana: è la varietà più diffusa e conosciuta, famosa per i suoi fiori a forma di campana disponibili in una vasta gamma di colori, come rosso, rosa, giallo, arancione e bianco. Apprezzata per la sua lunga fioritura e la facilità di coltivazione.
- Kalanchoe Tomentosa (Pianta di Panda): questa varietà presenta foglie spesse e pelose, che sembrano simili a pelliccia di panda. Le foglie sono di colore grigio-verde con macchie marroni lungo i margini. È una pianta succulenta popolare e richiede poca manutenzione.
- Kalanchoe Daigremontiana (Madre di migliaia): produce piccoli polloni sui bordi delle foglie, che possono radicarsi e dare vita a nuove piante. Le foglie sono di colore verde scuro con macchie viola. È una pianta resistente e facile da propagare.
- Kalanchoe Pinnata (Foglie della vita): questa varietà ha foglie succulente verdi, ovali e dentellate, con punte rosse. È conosciuta per le sue proprietà medicinali e viene utilizzata in alcune tradizioni popolari per il trattamento di vari disturbi.
- Kalanchoe thyrsiflora (Pianta dei penny): caratterizzata da foglie spesse, piatte e tonde con un colore verde-azzurro e bordi rossi. Le foglie sono disposte a forma di rosetta e la pianta produce infiorescenze di colore giallo in estate.
Ogni varietà ha le sue caratteristiche uniche e può aggiungere bellezza e diversità a un giardino o a un ambiente interno.
Storia e origini della kalanchoe
La storia e le origini della Kalanchoe risalgono a diverse centinaia di anni fa. Questa affascinante pianta succulenta ha una storia che abbraccia diverse regioni del mondo. La Kalanchoe è originaria delle zone tropicali dell’Africa, in particolare del Madagascar, ma si è diffusa in molte altre parti del globo.
Le prime menzioni della Kalanchoe risalgono al XVIII secolo, quando il naturalista francese Michel Adanson la descrisse per la prima volta. Il nome “Kalanchoe” deriva dalla parola cinese “Kalan Chauhuy”, che significa “pianta che cade e cresce”. Questo fa riferimento alla capacità della pianta di produrre nuove radici quando un ramo si stacca e cade a terra.
Durante il XIX secolo, le varietà di Kalanchoe furono introdotte in Europa e divennero popolari tra gli appassionati di piante ornamentali. La Kalanchoe Blossfeldiana, in particolare, ha conquistato una grande fama per i suoi fiori vivaci e la sua resistenza.
Negli anni successivi, la Kalanchoe ha continuato a diffondersi in tutto il mondo come pianta ornamentale da interno e da esterno. Le sue caratteristiche succulente, la capacità di resistere a condizioni ambientali avverse e la varietà di colori dei fiori hanno contribuito alla sua crescente popolarità.
Oggi, la Kalanchoe è ampiamente coltivata e apprezzata in diversi Paesi per la sua bellezza e la facilità di coltivazione. È presente in molte forme e varietà, sia in giardini che in interni, aggiungendo un tocco di colore e vita agli spazi in cui cresce. La Kalanchoe è diventata un simbolo di forza e adattabilità, e la sua storia e le sue origini continuano ad affascinare gli amanti delle piante in tutto il mondo.
Quale tipo di terreno è adatto alla kalanchoe
Essendo una pianta grassa e di origine tropicale, la kalanchoe non teme la siccità. Al contrario, patisce i ristagni idrici. Il tipo di terreno che predilige è sciolto, ricco di torba e ben drenato. Quindi va benissimo il comune terriccio per le piante grasse, purché si abbia l’accortezza di integrarlo con inerti quali ghiaia e sabbia di fiume. Quest’inserimento è utilissimo per aumentare la capacità drenante del substrato, prevenendo l’insorgere di marciume radicale e gli attacchi dei parassiti.
Dove posizionare la kalanchoe in casa
La kalanchoe è una pianta che ha bisogno di sole, ma nella stagione calda è preferibile che venga sottoposta all’azione diretta dei raggi solari solo per qualche ora al giorno, oppure sia collocata in una posizione di ombra luminosa.
In ogni caso, qualora sia costantemente esposta al sole, la kalanchoe non è soggetta a bruciature, ma per questa piantina la modalità ottimale di ricezione della luce solare si ottiene variando l’esposizione in funzione delle stagioni.
In primavera e in estate, è preferibile un’esposizione a est o ovest, mentre da novembre a marzo conviene spostare la kalanchoe in posizione riparata dai venti e in pieno sole, cioè a sud.
Dove posizionare la kalanchoe in giardino
Se decidete di coltivarla in giardino, l’esposizione ideale è in pieno sole o a mezz’ombra luminosa. Inoltre,a meno che non abitiate in zone particolarmente calde, con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, è opportuno spostare la piantina in una serra o dentro casa.
Quando la temperatura esterna si attesta stabilmente al di sotto dei 10 gradi, è preferibile trasportare le piantine in un luogo riparato, perché la kalanchoe soffre il freddo e potrebbe morirne.
Ogni quanto annaffiare la kalanchoe
Come detto, la kalanchoe tollera bene la siccità e non ha bisogno di molta acqua. In estate va annaffiata ogni 2 giorni, accertandosi prima che il terreno sia effettivamente asciutto. D’inverno invece va annaffiata una volta a settimana, a volte anche ogni 15 giorni. Più le temperature sono rigide, minore è la necessità idrica della pianta.
La kalannchoe prospera bene in un ambiente con temperature tra i 15 e i 22 gradi. Come detto, va in sofferenza al di sotto dei 10 gradi, mentre perisce se le temperature scendono sotto i 5 gradi.
Come e quando concimare la kalanchoe
La kalanchoe è una pianta molto forte e rustica, in grado di sopportare la mancanza di sostanze nutritive. Le concimazioni, quindi, non sono essenziali per la vita della pianta, ma concorrono alla sua crescita armonica e alla bellezza della fioritura.
Si può utilizzare un fertilizzante per piante d’appartamento, purché contenga una percentuale di potassio maggiore rispetto agli altri 2 macroelementi (azoto e fosforo). Il potassio è essenziale per garantire un’abbondante fioritura. Tra i microelementi, oltre a ferro, manganese, rame e boro, è fondamentale la presenza di zinco, essenziale per la salute della pianta.
In primavera ed estate, la concimatura va eseguita due volte al mese con dosi dimezzate rispetto a quelle consigliate dalla casa di produzione del fertilizzante.In inverno invece le concimazioni vanno sospese.
Come e quando potare la kalanchoe
Questa pianta non necessita di una vera e propria potatura. È sufficiente eliminare le foglie secche e gli apici vegetativi, sia per prevenire eventuali malattie, sia per mantenere il portamento rigoglioso e la gradevole fioritura.
Quando rinvasare la kalanchoe
Questa pianta va rinvasata ogni anno, preferibilmente ad aprile, una volta terminata la fioritura. Si raccomanda l’utilizzo di un terriccio per cactus cui bisogna aggiungere della sabbia di fiume per favorire il drenaggio dell’acqua.
Inoltre, al fine di consentire il deflusso dell’acqua in eccesso, sul fondo del vaso vanno posizionate della ghiaia e un po’ di argilla espansa.
I ristagni idrici, così nocivi per la pianta, possono essere prevenuti anche attraverso l’utilizzo di un vaso di terracotta, che favorisce la traspirazione della terra, contribuendo all’evaporazione dell’acqua in eccesso.
Quali sono le malattie e i parassiti che possono attaccare la kalanchoe
La kalanchoe è una pianta molto resistente, difficilmente soggetta a malattie o attacchi di parassiti. Come ribadito più volte, non tollera i ristagni idrici, principale causa del marciume radicale.
L’aspetto avvizzito della pianta e le foglie mollicce sono chiari sintomi di un eccesso d ‘acqua. In questo caso, occorre sospendere le annaffiature, asciugando il terriccio e le radici.
In presenza di macchie sulle foglie invece potremmo trovarci di fronte a un attacco di cocciniglia. Per eliminare questo parassita, si può usare un batuffolo di cotone imbevuto nell’alcol, oppure si può lavare delicatamente la pianta con acqua e sapone neutro, strofinando con una spugna per eliminare l’insetto indesiderato.
Come moltiplicare la kalanchoe
La moltiplicazione può avvenire in 2 modi: per seme e per talea. I semi possono essere raccolti nei pressi dei fiori secchi interrandoli in un substrato per cactus mescolato a sabbia di fiume, nel periodo compreso tra febbraio e aprile.
Il semenzaio va tenuto all’ombra, cercando di mantenere la temperatura intorno ai 20-21 gradi e l’umidità costante attraverso l’uso di un nebulizzatore. In attesa della germinazione,il terriccio dev’essere ricoperto con un foglio di plastica, al fine di garantire una temperatura adeguata e la necessaria umidità.
A germinazione avvenuta, si toglie il foglio di plastica e si fa una cernita delle piantine, eliminando le più deboli. Dopo un po’, appena le kalanchoe saranno più grandi, potremo trapiantarle in vaso.
La moltiplicazione per talea si effettua tagliando dal fusto uno spezzone di circa 8-10 centimetri, privo di fiori o boccioli fioriti.La parte recisa viene fatta asciugare per un paio di giorni ed eventualmente trattata con ormoni che favoriscano la radicazione.
Poi gli spezzoni vengono interrati in un substrato composto da terriccio per cactus mescolato a sabbia. Il vaso va posto in una zona a temperatura costante di circa 20-21 gradi, ricoprendolo con un telo di plastica per mantenere l’umidità.
Si consiglia di sollevare ogni giorno il telo per verificare il grado di umidità e rimuovere l’eventuale condensa. La comparsa dei germogli, indica che la talea ha attecchito.
A quel punto, potremo trapiantarla in un altro vaso e trattarla come una pianta adulta.
Quanto dura la fioritura della kalanchoe
La Kalanchoe Blossfeldiana fiorisce all’inizio della primavera, in un periodo che va da marzo ad aprile. A seconda della varietà di questa pianta, la sua festa di colori può continuare fino a luglio. Paragonabile all’orchidea, la Kalanchoe Blossfeldiana sfoggia fiori che resistono nel tempo, per un periodo che va dai 45 ai 60 giorni. I suoi eleganti fiori si presentano in una varietà di sfumature cromatiche, creando un vero spettacolo floreale.
Cosa fare se la kalanchoe non fiorisce
Se la vostra kalanchoe non mostra segni di fioritura, ci possono essere diverse ragioni dietro a questa situazione. Spesso, l’assenza dei fiori è il risultato di cure sbagliate o dello stress causato da un trapianto. Se la vostra kalanchoe produce solo foglie morbide e non fiori, potrebbe essere perché l’avete annaffiata eccessivamente, creando un accumulo di acqua nel terreno che può danneggiare la pianta. Un’altra ragione potrebbe essere una prolungata esposizione alla luce solare diretta o il normale periodo di riposo vegetativo della pianta.
Il ciclo di fioritura della kalanchoe blossomfeldiana è influenzato dalla durata della luce. Per stimolare la formazione di nuovi germogli e boccioli, è necessario un fotoperiodo di 10 ore di luce. Per far rifiorire la vostra kalanchoe, potete simulare 14 ore di oscurità coprendola con un telo nero o una scatola di cartone. Questo aiuterà a indurre la formazione dei fiori e a riaccendere il ciclo di fioritura della vostra pianta.
Cura della fioritura e mantenimento della pianta
Dopo la fioritura, per mantenere la Kalanchoe rigogliosa e pronta per una nuova stagione, è utile rimuovere i fiori appassiti tagliandoli con forbici pulite e affilate. Questa operazione non solo stimola la pianta a produrre nuovi boccioli, ma aiuta anche a preservare un aspetto ordinato. È altrettanto importante ridurre le annaffiature durante il periodo di riposo vegetativo, solitamente dopo la fioritura. Per favorire un ciclo di fioritura regolare, si può ricorrere alla tecnica del fotoperiodo, mantenendo la pianta in condizioni di luce e buio controllate, come indicato nei consigli precedenti.
Quali sono le proprietà della kalanchoe
Alcune specie di kalanchoe sono dotate di virtù terapeutiche e vengono utilizzate a scopi officinali dalla medicina popolare di alcune aree del pianeta. Soprattutto le popolazioni di Asia, Africa e America latina impiegano le foglie di questa pianta sia internamente che esternamente a scopo curativo. La principali varietà utilizzate a scopo terapeutico sono : Kalanchoe daigremontiana, Kalanchoe pinnata e Kalanchoe gastonis-bonneri.
Numerosi i disturbi curati con le foglie di Kalanchoe : infezioni, reumatismi, ipertensione, calcoli renali, malattie psichiche, ma anche lesioni e danni cellulari e perfino il cancro.
Le foglie possono essere impiegate sia esternamente ad uso topico, applicate direttamente sulla parte da trattare sia ad uso interno, consumate crude o utilizzate nella preparazione di impasti e decotti.
In ogni caso la dose massima consigliata è di circa 30 grammi di foglie fresche al giorno, da non assumere per periodi prolungati. Le foglie di kalanchoe ,inoltre, sono controindicate per le donne in gravidanza, poiché potrebbero stimolare le contrazioni uterine causando un aborto.
Come proteggerla dal freddo invernale
La Kalanchoe è una pianta resistente e adattabile, ma è fondamentale proteggerla adeguatamente durante i mesi invernali, soprattutto se coltivata in zone con temperature rigide. In aree dove il clima scende sotto i 10°C, è consigliabile spostarla in casa o in una serra riscaldata. Se coltivata in giardino, una copertura con tessuto non tessuto può aiutare a schermarla dal freddo. In alternativa, posizionarla vicino a un muro orientato a sud garantirà una maggiore protezione dal vento e dalle gelate. Durante l’inverno, è importante ridurre le annaffiature e assicurarsi che il terreno resti asciutto per prevenire danni alle radici.
Qual è il significato simbolico della kalanchoe
La kalanchoe è una pianta associata al sorriso e alla felicità. Anticamente, era definita il “talismano della felicità e veniva donata come auspicio di prosperità.
Oggi regalare questa piantina rappresenta un bel modo per augurare il bene della casa, specialmente se è stata appena inaugurata. Può essere un pensiero molto gradito soprattutto per le persone molto occupate, che hanno poco tempo a disposizione, giacché la kalanchoe non richiede cure o attenzioni particolari.