Fine settembre e inizio ottobre è il periodo giusto per piantare i bulbi di zafferano nei nostri vasi in terrazzo
Fine settembre e inizio ottobre è il periodo giusto per piantare i bulbi di zafferano nei nostri vasi in terrazzo
Già, perché è questa la definizione usata quando si parla di questa meravigliosa e preziosa pianta: il Crocus sativus, da cui preleviamo lo zafferano.
Se abbiamo la fortuna di aver ricevuto in regalo alcuni bulbi oppure conosciamo qualche affidabile coltivatore da cui acquistarne qualcuno, siamo ancora in tempo per interrarlo. Il clima mite di questa stagione che sembra protrarsi fino all’inizio di ottobre nella gran parte della penisola, è perfetto per la messa a dimora. Dobbiamo sapere che l’unico modo di riprodurre questa pianta è proprio tramite i suoi bulbi. Poiché i fiori sono sterili, ovvero non producono semi e quindi frutti. A primavera, quando il ciclo vitale del bulbo madre si esaurisce, inizia quello del nuovo. Infatti al suo interno sono contenute diverse gemme, alcune daranno vita a fiori e foglie, altre a bulbi che per correttezza chiameremo cormi. (Zafferano: tutti gli usi e come acquistarlo)
Senza aver la pretesa di diventare produttori di zafferano su larga scala, se vogliamo unicamente godere della straordinaria bellezza di questa pianta, possiamo cimentarci in questa semplice operazione.
Come interrare i bulbi
Se disponiamo di cormi delle dimensioni medie di 2,5 cm circa, procuriamoci una balconiera sufficientemente grande da poterli distanziare di 10 cm l’uno dall’altro. Inoltre facciamo attenzione ad utilizzare un buon terriccio, ricco di sostanze nutritive ma sufficientemente leggero e drenante altrimenti la nuova piantina rischia di far troppa fatica a spuntare dal terreno.
Il cormo ha una parte sottostante più piatta, da cui nasceranno le radici mentre il lato superiore presenta qualche ciuffo di foglia secca. È questo il lato che va posizionato verso l’alto esattamente dritto. Anche solo una piccola inclinazione porterà la pianta ad uno stress eccessivo in fase di crescita per trovare la via verso la luce. Basterà effettuare un buco sufficientemente largo a una profondità di 6-8 cm, inserire il cormo e ricoprire senza pressare troppo.
Le caratteristiche della pianta di zafferano
Se il vaso con i bulbi/cormi viene messo a dimora in un posto riparato, già nel mese di gennaio, febbraio al più tardi, potremmo vedere spuntare le prime foglioline. Queste hanno un colore verde chiaro brillante e una forma lanceolata. Sembrano quasi lunghi steli di erba.
Nel giro di pochissimo, potremo vedere anche il bocciolo del fiore. Questo si presenta di un bellissimo color lilla che tende al viola con all’interno gli stigmi rossi a contrasto. Un vero capolavoro della natura.
Gli stigmi sono la parte superiore dei pistilli ove è concentrata la preziosa polvere e dove sono contenute le molecole di Picrocrocina e Safranale che conferiscono alla spezia il suo caratteristico aroma. Mentre è un carotenoide, la Crocina, che dà il tipico colore dorato, che da millenni viene utilizzato per pigmentare tessuti e donare colore alle pietanze.
Inoltre se vogliamo prelevare gli stigmi dalle nostre piante, basterà farli seccare in un luogo fresco e asciutto prima di poterli utilizzare in cucina.
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