Una parete componibile per dare un'impronta personale al proprio balcone o terrazzo e ricavarsi così un elegante giardino verticale in grado di unire funzionalità, estetica ed ecosostenibilità. E' Hortus di Garbarini che, grazie alla modularità, alla mobilità dei singoli accessori per attrezzare la parete e all'assoluta libertà compositiva, permette di costruirsi il proprio orto urbano su misura.
Una parete componibile per dare un’impronta personale al proprio balcone o terrazzo e ricavarsi così un elegante giardino verticale in grado di unire funzionalità, estetica ed ecosostenibilità. È Hortus di Garbarini che, grazie alla modularità, alla mobilità dei singoli accessori per attrezzare la parete e all’assoluta libertà compositiva, permette di costruirsi il proprio orto urbano su misura.
Si tratta infatti di una vera boiserie che viene istallata con sistema portante a scomparsa e fuga ridotta tra le doghe. L’istallazione è semplice essendo la posa a scatto sulla struttura fissata a parete che lascia libera un’intercapedine utile per collocare gli eventuali impianti di irrigazione e illuminazione.
Le doghe, realizzate con materiali naturali, hanno le sfumature del legno, delle terrecotte e della pietra e si può scegliere di collocarle mettendo a vista il lato decorato che si preferisce tra i due motivi differenti a disposizione.
“Le doghe con cui realizziamo le pareti e i pavimenti – precisa Luca Garbarini -, sono state progettate partendo da materie prime che sono il risultato di un’innovativa sintesi tra natura e chimica, cioè tra fibre naturali, al 70%, e polimeri termoplastici, al 30%. Le prime derivano da sfridi di lavorazione di legname proveniente da foreste certificate, mentre il polimero puro utilizzato è atossico e riciclabile. Il risultato rappresenta l’evoluzione tecnologica ed ecologica della tradizionale pavimentazione in legno massello, che viene sostituito da un materiale lavorabile come il legno ma che non si scheggia e non richiede particolari manutenzioni. Protetto dall’aggressione di agenti atmosferici, funghi e parassiti e di verificata stabilità dimensionale, il materiale utilizzato per le doghe abbina all’eco design tutti i vantaggi offerti dai materiali compositi più evoluti”.
Fissata la struttura portante, si può scegliere poi di attrezzare il proprio giardino verticale Hortus con numerosi accessori in acciaio inox, decorati da trafori realizzati con taglio laser disegnati dal designer Danilo Premoli. Dalle fioriere porta vasi alla griglia per rampicanti, dalle mensole ai porta candele, dal porta attrezzi al modulo luce o quello specifico per l’irrigazione.
Il giardino verticale Hortus e tutti i suoi accessori saranno presentati da Garbini al prossimo SUN di Rimini, il salone dedicato all’outdoor che si svolgerà nella cittadina romagnola dal 14 al 16 ottobre.
In alternativa, se il fai-da-te è il vostro forte, vi ricordiamo le tante soluzioni proposte da noi di greenMe.it per realizzare un giardino verticale riutilizzando vecchi oggetti come ad esempio grondaie o portaoggetti
Simona Falasca