Hippeastrum e Amaryllis sono la stessa pianta? Differenze e come riconoscerle

Amaryllis e Hippeastrum sono piante molto simili e, per tale ragione, vengono spesso confuse anche se si tratta di due specie differenti. Scopriamo come riconoscerle e quali sono le principali differenze

No, non è uno scherzo, bensì un’enigma lungo diversi secoli che ha provocato anche accesi dibattiti tra alcuni dei più importanti botanici del mondo.

La confusione che circonda i due generi, Hamaryllis e Hippeastrum, deriva dalla loro complessa storia che risale al XVIII secolo e la vera identità di queste fioriture colorate è ancora considerata un’area grigia per molti esperti.

Per contestualizzare le cose, il bellissimo fiore invernale che tutti abbiamo imparato ad amare – con i suoi petali lussureggianti, i colori caldi e vivaci e le connotazioni festive – non è l’Amaryllis, ma l’Hippeastrum.

Confuso? Per dirla semplicemente, il vero Amaryllis è un bulbo del Sud Africa con una sola specie del genere, ossia l’Amaryllis belladonna.

Al contrario, gli Hippeastrum provengono dall’America centrale e meridionale con 90 specie e oltre 600 cultivar del genere – e questi sono i fiori venduti intorno a Natale.

Ma i botanici di entrambe le sponde dell’Atlantico hanno impiegato mezzo secolo per raggiungere questa decisione – che è stata presa al 14° Congresso Botanico Internazionale nel 1987 – e ancora oggi il nome Amaryllis è più comunemente usato per descrivere erroneamente l’Hippeastrum.

Il nome Hippeastrum è stato coniato dal botanico inglese, il reverendo William Herbert, e deriva dal greco hippeus (cavaliere) e astron (stella) per la somiglianza del fiore con la “stella del cavaliere”, arma medievale.

Leggi anche: Calendule Vs tagete: impara a riconoscere le differenze e come prendertene cura

Un po’ di storia

Non è chiaro se la pianta catalogata da Linneo come Amaryllis fosse un vero Amaryllis (Amaryllis belladonna) del Sud Africa o un Hippeastrum (Hippeastrum equestre) del Sud America.

Gli scienziati hanno spesso discusso fino a quando finalmente nel 1987 il Congresso botanico internazionale ha deciso che il fiore venduto come Amaryllis era in realtà Hippeastrum. Ma nonostante ciò il nome Amaryllis è rimasto.

Amaryllis

amaryllis

©hidako/123rf

Il vero Amaryllis – Amaryllis belladonna – è anche conosciuto come il giglio di Jersey o il giglio di belladonna. Le sue foglie non appaiono fino a quando il fiore non è sbocciato. I fiori non sono grandi quanto le molte cultivar di Hippeastrum, ma i colori sono altrettanto intensi.

Esiste solo una specie di Amaryllis, Amaryllis belladonna, ed è originaria del Sud Africa. La pianta rimane dormiente durante l’estate, fino alla metà di agosto resta spoglia, per poi fiorire in autunno.

Altra caratteristica è il profumo dei fiori, il cui colore va dal bianco al rosa scuro, che sono sempre aperti e rivolti verso il sole.

Leggi anche: Amaryllis: come coltivare e prendersi cura della Stella del Cavaliere

Hippeastrum

hippeastrum

©liujunrong/123rf

Gli Hippeastrum sono originari del Sud America, e disponibili in una varietà di cultivar.

Le fonti affermano che esistono circa 600 diversi ibridi di Hippeastrum (tutti molto probabilmente erroneamente etichettati come “Amaryllis”).

La maggior parte degli Hippeastrum non ha profumo, al contrario dell’Amaryllis.

I fiori dell’Hippeastrum, inoltre, sono generalmente 4 per stelo e disposti a croce. Le foglie spuntano dopo la fioritura e appassiscono durante la stagione fredda.

I petali vanno dai sottili viticci appuntiti di Hippeastrum ‘Evergreen’ ai giganteschi petali simili a carta crespa di Hippeastrum ‘Ferrari’ o Hippeastrum ‘Minerva’. Per quanto riguarda la colorazione, i petali dell’Hippeastrum vanno dal rosso vivo al giallo, fino alle specie screziate e bicolore.

Le piante possono essere propagate per seme, bulbo o per talea. I semi impiegano alcuni anni per maturare abbastanza per la fioritura.

Aamryllis e Hippeastrum: come coltivarle

L’Amaryllis e l’Hippeastrum si distinguono anche per il metodo di coltivazione.

L’Amaryllis, infatti, va coltivato in piena terra e predilige un terreno argilloso o sabbioso, l’importante è che sia ben drenante.

Predilige le temperature calde e miti, mal sopporta il freddo e le gelate, e non richiede annaffiature frequenti.

Gli Hippeastrum possono essere coltivati sia in vaso sia in piena terra, e preferiscono un terreno molto ricco di sostanze organiche.

In inverno le annaffiature vanno ridotte perché la pianta diventa dormiente, basti pensare che solitamente ingiallisce durante la stagione fredda per poi rifiorire in primavera.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube 

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram