Sveliamo i segreti per coltivare con successo i gigli, sia in vaso che in giardino. Scoprite come posizionare, annaffiare e curare queste affascinanti piante per godere di una fioritura spettacolare e duratura.
Indice
Il Giglio, conosciuto scientificamente come Lilium, è uno dei fiori più amati nella cultura occidentale, soprattutto in Europa. Questa affascinante pianta presenta numerose specie, frutto di incroci diversi, ma condividono l’aspetto di corolle di fiori scenografiche e profumate. Le sue radici affondano le origini in terre lontane, tra cui l’Asia Minore, in particolare la Siria e la Palestina, così come i Balcani. Solo successivamente, questo magnifico fiore è stato introdotto in Europa.
L’intera pianta liliacea ha origine da un bulbo che può essere piantato in vaso o direttamente nel giardino, preferibilmente durante i mesi primaverili più miti. Il giglio fiorisce con grande facilità e non richiede cure complesse, rendendolo così una scelta adatta anche per coloro che non hanno particolare esperienza nell’arte del giardinaggio.
Caratteristiche del giglio
Il Giglio, con steli che possono variare notevolmente in altezza da 80 centimetri a 2 metri, è caratterizzato da foglie allungate. I suoi fiori, spesso di dimensioni considerevoli e profumati, sono costituiti da 6 petali carnosi. Nella natura, una varietà di specie e ibridi di giglio può essere trovata principalmente in zone boschive e praterie.
La gamma di colori dei fiori del giglio è notevolmente ampia, spaziando dal giallo all’arancione, dal rosso al bianco. Questi fiori possono presentare tonalità uniformi o sfumate, e talvolta mostrare delle macchie più scure, contribuendo alla loro straordinaria bellezza.
Oggi, il giglio è ampiamente coltivato per scopi ornamentali, adornando giardini e parchi con la sua eleganza.
Le varietà
Tra le specie di Giglio più comuni, spicca il Lilium candidum, originario dei Balcani ma introdotto in Italia sin dall’antichità. Questa introduzione risale all’epoca dell’Imperatore Augusto, che incoraggiò i Romani a coltivare piante utili come parte di un’estrategia economica per ridurre i costi delle importazioni dall’Oriente. Grazie a questa iniziativa, il Giglio divenne una pianta spontanea ampiamente diffusa, specialmente nelle regioni meridionali d’Italia. Il significato del giglio bianco è intrinsecamente potente ed è amato per la sua innegabile attrattività.
Altre specie molto diffuse includono il Lilium tigrinum o Giglio tigrato della Cina, chiaramente di origine asiatica, con i suoi fiori di tonalità gialle o arancioni punteggiati di nero. Inoltre, c’è il Lilium regale candido, che presenta sfumature rosa o gialle e aggiunge ulteriore varietà e bellezza al mondo dei gigli.
Come coltivare il giglio
Per il trapianto del bulbo, che darà poi vita al Lilium, è fondamentale scegliere un substrato morbido e ben drenato. Sia che decidiate di coltivare il giglio in vaso o in giardino, la primavera è il momento ideale per avviare il processo, ma ci sono anche delle varietà di bulbi da piantare in autunno.
Quando piantate i bulbi nel terreno, assicuratevi di inserirli a una profondità di almeno 2 centimetri e di mantenerli distanziati tra loro di circa una decina di centimetri, così da evitare che si sovrappongano una volta cresciuti. Nel caso della coltivazione in vaso, è consigliabile posizionare uno strato drenante abbondante sul fondo, utilizzando, ad esempio, palline di argilla o ghiaia. Questo strato permette un corretto deflusso dell’acqua e dell’umidità in eccesso, contribuendo alla salute delle piante.
Come coltivare il giglio in giardino
Quando pianificate di coltivare i gigli nel vostro giardino, è una buona idea disporli a gruppi di 5 bulbi, posizionati a una certa vicinanza tra di loro. Questo approccio crea macchie fiorite di grande impatto visivo e bellezza. Inoltre, se prevedete che le piante possano crescere a notevoli altezze, assicuratevi di predisporre supporti o tute per evitare che gli steli si spezzino durante venti o piogge intense.
La primavera è il periodo ideale per piantare i bulbi, ma alcune varietà possono essere interrate anche in autunno, soprattutto nelle zone climatiche più temperate e miti. Non preoccupatevi se notate alcune “grinze” sui bulbi prima di piantarli. Basterà immergerli in terreno molto umido per un giorno, e torneranno alla loro forma normale.
Quando piantare i gigli in vaso
Che si tratti di coltivare il giglio in vaso o in giardino, la scelta migliore per avviare una nuova pianta è la primavera. Durante questa stagione, le temperature sono già abbastanza miti e si può godere di un’abbondante luce solare, creando le condizioni ideali per una crescita sana e vigorosa. Ci sono alcune varietà i cui bulbi però devono essere piantati in autunno.
Come curare un bulbo di giglio
I gigli necessitano di annaffiature regolari, da effettuare subito dopo la semina e successivamente ogni due o tre giorni. In generale, è consigliabile fornire loro circa 2,5 centimetri d’acqua a settimana. Tuttavia, è importante notare che è fondamentale sospendere le annaffiature almeno 10 giorni prima della raccolta dei bulbi, poiché i gigli rossi non tollerano l’acqua stagnante, il che potrebbe compromettere la loro salute.
Qual è il clima adatto al giglio
I gigli sono piante sensibili al freddo e preferiscono evitare le zone esposte al vento. Pertanto, è essenziale selezionare un ambiente in cui la temperatura rimanga costante. Se avete piantato i bulbi in una stagione particolarmente fredda, è consigliabile coprire il terreno con uno strato di compost. Questa precauzione dovrebbe essere ripetuta quando la pianta inizia a fiorire, garantendo un ambiente più caldo e protetto per il vostro giglio.
Dove mettere il giglio e di quanta luce necessita
I gigli prosperano in luoghi soleggiati o parzialmente ombreggiati. Assicuratevi di scegliere un sito che riceva almeno 6-8 ore di sole al giorno. Se volete coltivarli con successo, potrebbe essere una scelta saggia mantenerli in un ambiente con una temperatura costante. Questo può significare coltivarli in casa o in una zona del giardino ben riparata dal vento e dalle correnti d’aria.
Come e quanto annaffiare i gigli
I gigli richiedono terreno umido ma ben drenato. Annaffiateli regolarmente, mantenendo il terreno costantemente umido ma non troppo bagnato. Evitate l’accumulo d’acqua intorno ai bulbi, poiché ciò può portare al marciume radicale.
Come far fiorire i gigli
I gigli richiedono una buona dose di luce solare per crescere rigogliosi; preferiscono beneficiare di almeno 6-8 ore di esposizione diretta alla luce solare ogni giorno. Se vengono piantati in una zona troppo ombreggiata, potrebbero avere difficoltà a svilupparsi o addirittura non fiorire affatto. Ecco perché è fondamentale selezionare un punto nel giardino che goda di una buona illuminazione solare per garantire la crescita sana e la fioritura abbondante dei gigli.
Come potare il giglio
Il giglio è una pianta che non necessita di potatura, tagliate le foglie secche.
Quali sono le malattie e i parassiti che possono attaccare il giglio
I gigli possono essere soggetti a vari insetti e malattie che possono compromettere la loro salute. Tra questi, ci sono larve e coleotteri che si nutrono delle foglie dei gigli, danneggiando la pianta. Inoltre, i funghi rappresentano un’altra minaccia, colpendo direttamente le foglie, spesso a causa di condizioni di eccessiva umidità e temperature elevate. È importante prestare attenzione a tali potenziali minacce per proteggere la bellezza e la vitalità dei vostri gigli.
Come proteggere i gigli in inverno
In inverno, i gigli richiedono alcune cure specifiche. In genere, la fioritura rimane splendida per due-tre anni, dopodiché è consigliabile piantare nuovi bulbi. Tuttavia, nel tardo autunno, avete la possibilità di estrarre i bulbi e dividerli se notate che hanno generato nuovi “figli”. Questi nuovi bulbi fioriranno l’anno successivo, offrendo una meravigliosa continuazione del ciclo.
Durante la stagione invernale, i bulbi dei gigli vanno in uno stato di riposo. È importante proteggere la terra, sia che si trovino in un’aiuola o in un vaso. Puoi farlo stendendo uno strato di corteccia o paglia sulla superficie. Nel caso dei vasi, se possibile, sposta il contenitore in un’area ben riparata dal gelo e sollevandolo da terra, posandolo su alcune mattonelle. Se il clima nella tua zona è particolarmente rigido, puoi aggiungere ulteriore protezione avvolgendo il vaso con un telo di plastica a bolle. Questi accorgimenti contribuiranno a mantenere i tuoi gigli al sicuro durante l’inverno, pronti a sbocciare con nuova vitalità quando arriverà la primavera.
Qual è il significato del giglio
I gigli sono spesso associati a significati profondi, come purezza, devozione, amore e passione. Sono fiori simbolici in molte culture, utilizzati in cerimonie religiose e matrimoni per rappresentare l’amore eterno.
Tuttavia il significato dei gigli può variare in base alla specie e ai colori:
- Il giglio bianco rappresenta la purezza e la nobiltà d’animo.
- Il giglio giallo è associato alla nobiltà, anche se alcuni lo collegano alla falsità.
- Il giglio rosa simboleggia la vanità.
- Il giglio rosso o arancione è spesso associato alla passione amorosa.
Negli ultimi tempi, il gesto di regalare un giglio bianco ha acquisito un significato speciale in occasioni come il battesimo e la prima comunione. In questo contesto, il giglio bianco simboleggia la purezza e la nobiltà d’animo della persona a cui viene donato, creando un legame significativo tra il fiore e l’evento.
Le leggende legate al giglio
Il giglio è un fiore che racchiude una storia ricca di simbolismo, nell’antichità, sia i greci che i romani associavano il giglio alla dea Hera, la leggenda narra che, mentre la dea allattava Ercole, perse due gocce di latte, dalle quali nacque il primo giglio. Da qui la connessione del giglio con l’amore, la virtù coniugale e la fertilità.
Come molti sanno, il giglio è un simbolo distintivo della città di Firenze da quasi un millennio. Sebbene inizialmente i colori fossero invertiti, questa storia di simbolismo ha resistito attraverso numerosi eventi storici. Una leggenda vuole che il giglio fosse originariamente associato a Firenze dai Romani durante la fondazione della città, in onore della dea Flora e dell’arrivo della primavera. Un’altra leggenda collega il nome di Firenze al giglio attraverso il fondatore Fiorino, un pretore romano morto durante l’assedio di Fiesole.
Il giglio è anche un simbolo significativo nella cristianità. Nel XII secolo, prima della sua partenza per la seconda Crociata, il re Luigi VII lo adottò come stemma.
Tuttavia, nonostante queste leggende affascinanti, alcune credenze popolari vedono il sogno di un giglio come un presagio nefasto, associato a una morte prematura.
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