Giardini verdi modulari per depurare l’aria e isolare le pareti

Pareti verdi modulari, da esterno o da interno, per migliorare la qualità dell’aria e mantenere una temperatura costante nelle abitazioni. Parliamo di due differenti progetti presentati rispettivamente a Bali e negli Stati Uniti. Entrambi sono stati studiati per sfruttare la capacità delle piante di depurare l’aria e al fine di poter trovare l’impiego più corretto per alcuni materiali in grado di svolgere una funzione di isolamento sia termico che sonoro, almeno parziale, degli edifici.

Pareti verdi modulari, da esterno o da interno, per migliorare la qualità dell’aria e mantenere una temperatura costante nelle abitazioni. Parliamo di due differenti di giardini verticali progetti presentati rispettivamente a Bali e negli Stati Uniti. Entrambi sono stati studiati per sfruttare la capacità delle piante di depurare l’aria e al fine di poter trovare l’impiego più corretto per alcuni materiali in grado di svolgere una funzione di isolamento sia termico che sonoro, almeno parziale, degli edifici.

Il Bali Ecological Center ha ideato un giardino verticale modulare, denominato Eco Green Wall, che può essere composto fino a dare forma ad una vera e propria parete aggiuntiva che potrà essere utilizzata sia all’interno che all’esterno come divisorio. I vasi in terracotta che lo compongono sono stati realizzati artigianalmente sull’isola. Ad essi sono state dedicate diverse forme e colori, da scegliere in base alle proprie esigenze. I vari componenti si incastrano perfettamente tra loro e possono ospitare diverse specie vegetali. I giardini verticali possono essere situati all’esterno, come ulteriori protezioni degli edifici dall’effetto di riscaldamento creato dai raggi solari o dai rumori causati dal traffico provenienti dalle strade circostanti, che si sono dimostrati in grado di attutire.

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La terracotta sarà in grado di trattenere la quantità d’acqua perfetta per la crescita delle piante, che potranno contribuire a regolare il grado di umidità e la temperatura degli edifici, in particolare durante l’estate e nel caso in cui essi siano situati in zone caratterizzate da clima molto caldo per diversi mesi dell’anno. La presenza dei giardini verticali, con la loro azione rinfrescante, potrà dunque portare ad una diminuzione del ricorso ad impianti di raffreddamento che ricorrono all’energia elettrica per il loro funzionamento, con un notevole risparmio di denaro e di risorse.

Il Center for Architecture Science and Ecology (CASE) ha sviluppato il progetto per una parete verde, denominata Active Modular Phytoremediation Wall System (AMPS). In grado di avvalersi a pieno della capacità delle piante di purificare l’aria all’interno di una stanza, in modo che si possa ricorrere il meno possibile a sistemi artificiali di ricambio dell’aria. Si tratta di un sistema modulare progettato secondo le regole della coltivazione idroponica, grazie alle quali alle piante sarà possibile ricevere acqua e tutto il nutrimento necessario.

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L’aria che necessiterà di essere ripulita verrà diretta verso l’esterno e passerà attraverso le piante grazie ad uno speciale sistema di ventole, che la immetterà nuovamente all’interno una volta purificata. Il sistema potrò trovare applicazione in grandi spazi, come alberghi ed uffici, e permetterà di ridurre la dispersione energetica che avviene inevitabilmente nel momento in cui si renda necessario spalancare le finestre per permettere il ricircolo dell’aria negli spazi interni. Si eviterà dunque di dover ricorrere ad un potenziamento dei sistemi di riscaldamento in inverno e degli strumenti di raffreddamento in estate.

Perché allora non provare a installarne uno anche sul nostro balcone?

Marta Albè

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