Gelsomino: differenze con il rincospermo (e quale preferire)

Gelsomino, come e perché distinguerlo dal cosiddetto "falso gelsomino" (soprattutto per evitare problemi di salute dall'utilizzo dei fiori)

Il gelsomino è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleaceae ed il suo fiore è amato in tutto il mondo per la sua bellezza, ma soprattutto per la sua fragranza unica, tanto che il suo olio essenziale è stato usato per millenni come profumo.

Tuttavia, quando si parla di gelsomino, è importante fare delle distinzioni poiché spesso si incontrano anche piante simili, come il falso gelsomino o il rincospermo, che presentano caratteristiche diverse.

Il gelsomino “originale” è noto in botanica con il nome di Jasminum officinale, mentre il rincospermo, o Trachelospermum jasminoides, appartiene a una famiglia completamente diversa, le Apocynaceae, e al genere Trachelospermum. È importante saperli distinguere e comprendere le loro differenze.

Varietà di gelsomino

Gelsomino bianco

gelsomino officinalis

Jasminum officinale, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, è originario dell’Asia occidentale, ma è diffuso in molte parti del mondo per la sua fragranza inebriante e i suoi fiori delicati.

Il Gelsomino bianco è una pianta rampicante sempreverde, caratterizzata da foglie verdi lucide e piccoli fiori a cinque petali. I suoi fiorellini bianchi, che sbocciano durante la primavera e l’estate, emanano un profumo intenso e dolce, che può riempire l’aria circostante di un’aroma incantevole.

Oltre alla sua bellezza estetica e al suo profumo irresistibile, il Gelsomino bianco è anche apprezzato per le sue proprietà benefiche. Nella medicina tradizionale, diverse parti della pianta vengono utilizzate per preparare tisane e rimedi naturali, grazie alle loro proprietà calmanti, antinfiammatorie e antiossidanti.

Il profumo del Gelsomino bianco è noto per avere effetti rilassanti e calmanti sull’umore, ed è spesso utilizzato in aromaterapia per ridurre lo stress e favorire il benessere mentale. Inoltre, alcune preparazioni a base di Gelsomino bianco sono utilizzate per trattare lievi disturbi del sonno e favorire un riposo tranquillo.

La coltivazione del Gelsomino bianco richiede un clima mite e un’esposizione al sole, ma può essere realizzata anche in vaso o in giardini protetti. È una pianta che richiede cure adeguate, ma le sue ricompense in termini di bellezza e profumo sono indiscutibili.

Il “falso gelsomino”

finto gelsomino

Il falso gelsomino, noto anche come rincospermo o Trachelospermum jasminoides, è una pianta che spesso viene scambiata per il vero gelsomino (Jasminum officinale). Nonostante la somiglianza esteriore con il gelsomino bianco, il falso gelsomino presenta caratteristiche e proprietà completamente diverse.

Il falso gelsomino è originario dell’Asia orientale, dal Vietnam al sud della Cina, al Giappone e alla Corea. È una pianta rampicante sempreverde, con foglie lucide di colore verde scuro. I suoi fiori sono bianchi e hanno una forma tubolare, con una corolla che si apre in 5 petali che ruotano in senso orario. Questa bella pianta cresce sia all’ombra che in pieno sole, meglio riparata da venti freddi e secchi. Un muro a sud, a sud-ovest o a ovest dovrebbe essere l’ideale.

Tuttavia, è importante notare che il falso gelsomino non possiede il profumo caratteristico e inebriante del vero gelsomino bianco, inoltre, è necessario fare attenzione in quanto il falso gelsomino è una pianta tossica. Contiene una sostanza lattiginosa e bianca che può causare irritazione sia agli occhi che alla pelle, e l’ingestione dei suoi fiori può essere pericolosa, portando a effetti indesiderati come debolezza, disturbi della vista, vertigini, perdita di equilibrio e respirazione affaticata.

A differenza del gelsomino bianco, il falso gelsomino non viene utilizzato come rimedio naturale o in profumeria a causa delle sue caratteristiche tossiche. È fondamentale evitare la confusione tra queste due piante e fare attenzione alla corretta identificazione per garantire la sicurezza e il benessere.

Come riconoscere il falso gelsomino

Le distinzioni tra queste due piante possono essere osservate facilmente anche senza essere esperti di botanica. La prima caratteristica da notare sono le foglie: quelle del gelsomino originale sono tenere e di colore verde chiaro, mentre il falso gelsomino presenta foglie semplici, coriacee e di colore verde scuro.

Anche i fiorellini bianchi offrono importanti differenze: nel falso gelsomino, si può notare una corolla tubolare che si apre in 5 petali, i quali ruotano in senso orario come una girandola; invece, nel gelsomino vero, i petali sono piatti e si sviluppano attorno al nucleo centrale, creando l’aspetto di una stella.

Ma non è tutto, perché ci sono anche differenze nelle origini delle due piante: il gelsomino vero ha origini persiane, mentre il falso gelsomino proviene dall’Asia orientale, dal Vietnam al sud della Cina, al Giappone e alla Corea.

Inoltre, il gelsomino vero predilige un clima mite, mentre il suo lontano cugino è una pianta sempreverde anche durante l’inverno.

Quali sono gli effetti collaterali del falso gelsomino

Il falso gelsomino non deve essere utilizzato come rimedio naturale in quanto si tratta di una pianta tossica, simile all’oleandro. Inoltre, contiene una sostanza lattiginosa e bianca che può provocare irritazione sia agli occhi che alla pelle.

In aggiunta, il rincospermo contiene alcaloidi nel fiore, i quali, se ingeriti, possono causare paralisi e persino la morte. Tra gli effetti collaterali indesiderati segnaliamo:

  • Debolezza
  • Disturbi della vista
  • Vertigini
  • Perdita di equilibrio
  • Ptosi palpebrale (caduta delle palpebre)
  • Difficoltà respiratorie

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