Fatshedera: come coltivare in vaso o in giardino la Falsa Edera

Scopri come coltivare e prendersi cura della Fatshedera, la falsa edera, una pianta versatile e resistente adatta sia per interni che per esterni.

La falsa edera, conosciuta scientificamente come Fatshedera lizei, è un ibrido intergenerico ottenuto dall’incrocio tra Fatsia japonica “Moseri” e Hedera helix “Hibernica”. Questo arbusto sempreverde combina le migliori caratteristiche dei suoi genitori, risultando più resistente della Fatsia e particolarmente adatto alla coltivazione in appartamento, grazie alla sua tolleranza al clima caldo-secco tipico degli interni durante l’inverno.

Caratteristiche

La falsa edera presenta foglie lucide, grandi, palmate, e coriacee, composte da 3-5 lobi. Durante i mesi di ottobre e novembre, può produrre fiori riuniti in pannocchie di colore bianco-verdastro, che però hanno scarso, se non nullo, interesse ornamentale. La pianta può essere coltivata sia come cespuglio, similmente alla Fatsia, che come rampicante, come l’Hedera, a patto che venga fissata ad appositi sostegni. I suoi rami, inizialmente eretti e poi ricadenti, possono raggiungere una lunghezza di 3 metri. In commercio esiste anche una varietà “Variegata” con foglie dai margini bianco-crema.

Varietà

Le varietà più diffuse di Fatshedera lizei sono:

  • Fatshedera lizei: la specie tipica, con foglie verdi intense e lucenti a 5-7 lobi.
  • Fatshedera lizei ‘Variegata’: una varietà con foglie macchiate di bianco o crema, che crea un effetto decorativo molto particolare.
  • Fatshedera lizei ‘Annick’: una varietà nana, che raggiunge un’altezza massima di circa 60 cm, ideale per piccoli spazi.
  • Fatshedera lizei ‘Curly Sue’: una varietà con foglie arricciate e ondulati, che donano un tocco di movimento alla pianta.

Come coltivare la Falsa Edera

Fatshedera lizei

Per una crescita ottimale, la falsa edera necessita di una temperatura minima invernale non inferiore ai 5-6 °C. Preferisce la piena luce, tollerando anche il sole diretto, ma richiede una posizione semiombreggiata durante le ore e i mesi più caldi. In primavera ed estate, va annaffiata regolarmente mantenendo il substrato appena umido; in caso di temperature elevate, sono utili nebulizzazioni del fogliame. Il substrato ideale è costituito da terra da giardino con aggiunta di sabbia per migliorare il drenaggio. In primavera ed estate, è consigliato somministrare concime liquido ogni 15 giorni. Per ottenere un portamento cespuglioso, è opportuno potare i rami che tendono a diventare troppo lunghi.

Coltivazione in vaso

La falsa edera è adatta alla coltivazione come pianta d’appartamento in vaso. Durante l’estate, è preferibile spostarla all’aperto in una posizione con buona luce, meglio se leggermente ombreggiata.

Coltivazione in piena terra

Può essere coltivata all’aperto e in piena terra in zone ombreggiate, quasi in tutta Italia, la falsa edera è resistente fino a temperature di -15°C.

Coltivazione sul terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono essere utilizzati per decorare terrazzi e balconi, aggiungendo un tocco di verde agli spazi esterni.

Qual è il terreno ideale per coltivare la Falsa Edera

La fatshedera è una pianta versatile che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno, è consigliabile utilizzare un substrato composto da terra da giardino, un’adeguata quantità di sabbia e del terriccio universale bilanciato. Per garantire una crescita sana, è opportuno rinvasare gli esemplari giovani ogni due anni durante la primavera, aumentando di qualche centimetro il diametro dei nuovi vasi.

Come innaffiare la Falsa Edera

Quando coltivata all’interno, la falsa edera necessita di annaffiature ogni quattro o cinque giorni. Per esemplari di dimensioni considerevoli, si consiglia di utilizzare circa mezzo litro d’acqua. È importante aspettare che il terriccio si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra, mantenendo comunque un livello costante di umidità nel substrato.

Moltiplicazione e potatura

Essendo un ibrido sterile, la falsa edera non può essere riprodotta per seme, l’unico metodo di propagazione è la talea, da prelevare in agosto con porzioni di ramo di 15-20 cm da mettere a radicare in un substrato di torba e sabbia in parti uguali. Le talee radicate vanno poi trapiantate in vasi adeguati nella primavera successiva e, dopo un anno, possono essere messe a dimora in vaso o in piena terra. La potatura non è strettamente necessaria, se non per contenere lo sviluppo e mantenere la forma desiderata.

Malattie, parassiti e problematiche

La falsa edera può essere soggetta all’attacco di cocciniglie cotonose e brune, soprattutto in condizioni di clima caldo e secco. Le cocciniglie cotonose si combattono asportandole manualmente, trattando la pianta con prodotti anticoccidici e aumentando l’umidità ambientale mediante spruzzature e lavaggi fogliari. In alternativa, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool. Le cocciniglie brune si manifestano con escrescenze marroni e un aspetto nerastro e appiccicoso della pianta. Anche in questo caso, si asportano manualmente e si tratta la pianta con prodotti anticoccidici o con acqua e alcool.

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