Eschinanto, il fiore della vergogna: come coltivare la pianta rossetto

Scopri come coltivare l'Eschinanto, noto anche come "fiore della vergogna" o "pianta rossetto". Segui le nostre istruzioni per coltivare questa affascinante pianta tropicale e goditi la sua bellezza e la sua curiosità in giardino o in casa.

L’Aeschynanthus, conosciuta con il nome comune di Eschinanto, è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Gesneriaceae.

Anche detta “fiore della vergogna” (vedremo più avanti il perché) e “pianta rossetto” per via dei fiori tubolari di colore rosso-arancio che ricordano per l’appunto il famoso cosmetico, possiede fusti flessibili che raggiungono i 50-60 cm di altezza e foglie lucide, di forma ellittica e dal colore verde intenso.

L’eschinanto è una pianta epifita, che in natura cresce sopra altre piante senza tuttavia ricavarne alcun nutrimento (al contrario delle parassite, piante che riescono a vivere sfruttandone altre, dalle quali traggono i nutrienti necessari alla sussistenza).

Per via della sua natura ricadente/rampicante, si consiglia la coltivazione tramite dei cestini sospesi, i quali potranno esaltarne le caratteristiche estetiche: l’eschinanto é infatti un’apprezzata pianta ornamentale, molto diffusa come elemento in grado di arricchire qualsiasi ambiente interno.

Origini dell’Eschinanto

La pianta rossetto ha origine tropicale e cresce spontaneamente nel Sud-est asiatico in paesi quali Indonesia, Filippine, India, Malesia, Thailandia, Vietnam e Nuova Guinea.

Queste piante crescono spontaneamente nelle foreste pluviali, dove si adattano a vivere su alberi e rocce, sfruttando l’umidità e la luminosità diffuse dell’ambiente. Come già osservato, alcune specie di eschinanto sono epifite, ovvero crescono sui rami di altri alberi senza parassitarli, mentre altre sono litofite, crescendo su rocce e pietre come alcuni muschi e licheni.

Varietà di Eschinanto

Le diverse specie di pianta rossetto possiedono caratteristiche diverse in termini di dimensioni, forma delle foglie e colore dei fiori, dando vita ad un’ampia gamma di varietà. Tra le altre, possiamo ricordare:

  • Eschinanto radicans
  • Eschinanto lobbianus
  • Eschinanto pulcher
  • Eschinanto marmoratus

Dove posizionare l’Eschinanto

Le piante di eschinanto prosperano in luoghi molto luminosi, ma devono evitare la luce solare diretta, in quanto un’eccessiva esposizione potrebbe bruciare il fogliame.

Pertanto, assicuratevi di posizionare la pianta in una zona dove possa ricevere una buona illuminazione (la carenza di luce può tradursi in una fioritura scarsa e provocare la cadute delle foglie) ma evitate l’esposizione diretta ai raggi solari, in particolar modo nelle ore più calde della giornata.

Ricordate inoltre di proteggerla dalle correnti d’aria.

Che terreno utilizzare per l’Eschinanto

Eschinanto

Nelle regioni native, umide e tropicali, le piante rossetto solitamente crescono in un ambiente quasi privo di suolo, spesso radicandosi su rami o fessure rocciose: per replicare questa condizione in vaso, è importante evitare l’uso di terriccio pesante, che potrebbe causare il marciume radicale.

Le piante di rossetto coltivate in vaso prosperano meglio in un terreno ben aerato, uniformemente umido e soprattutto molto leggero: potreste optare per una miscela che includa sabbia e muschio di sfagno, in modo da garantire un buon drenaggio, prevenire l’eccessiva compattazione del terreno e favorire l’assorbimento dell’acqua. Tale combinazione aiuterà a replicare le condizioni naturali di crescita dell’eschinanto, promuovendo la salute delle radici e la crescita ottimale della pianta.

Come e ogni quanto innaffiare l’Eschinanto

Le piante rossetto hanno bisogno di innaffiature regolari ma non eccessive, perché potrebbero andare incontro a diverse difficoltà, come il marciume radicale, la caduta delle foglie e problemi fungini.

Pertanto, l’irrigazione moderata è la chiave per mantenere in salute la pianta: cercate di mantenere il terreno sempre umido (soprattutto in estate) ed innaffiate quando i primi 2 cm risulteranno asciutti.

Temperatura ed umidità ideali per l’Eschinanto

Le temperature ideali per la pianta rossetto, soprattutto in piena fioritura, oscillano tra i 20 ed i 25 °C: parliamo di una pianta tropicale, che apprezza calore ed umidità, pertanto consigliamo di utilizzare con regolarità un nebulizzatore per favorire le condizioni di crescita.

Evitate gli sbalzi di temperatura, le correnti d’aria e ricordate che l’eschinanto non sopporta condizioni ambientali al di sotto dei 13°C.

Come concimare l’Eschinanto

Per mantenere la pianta rossetto in salute e favorire una fioritura rigogliosa, è consigliabile applicare regolarmente un fertilizzante a rilascio lento durante la stagione di crescita (primavera ed estate) con una cadenza quindicinale.

Durante la fase di riposo invernale sarà sufficiente procedere con una concimazione al mese.

Come potare l’Eschinanto

La potatura degli steli della pianta rossetto, i quali conferiscono alla pianta il tipico ed elegante portamento a cascata, è fondamentale per mantenere un aspetto ordinato e per promuovere una crescita nuova e vigorosa.

Rimuovete gli eventuali steli morti, danneggiati o mal posizionati: così facendo potrete mantenere la forma desiderata e favorire lo sviluppo di nuovi germogli.

Come propagare l’Eschinanto

La riproduzione della pianta rossetto può essere effettuata in due modi, per semina e per talea.

  • Semina: deve essere realizzata in primavera. Scegliete un substrato per semi di buona qualità, piantate i semi e copriteli con un sottile strato di terreno, avendo cura di mantenere una temperatura costante di circa 20 °C. Innaffiate regolarmente ma senza eccessi, visto che il terreno dovrà essere costantemente umido. In un paio di settimane vedrete i primi germogli.
  • Talea: anche in questo caso da eseguirsi in primavera. Prelevate le talee (di circa 10 cm) con un taglio netto ed obliquo, eliminate le foglie basali dalla talea ed immergetela nell’ormone radicante. A questo punto, interrate le talee, ad una profondità di circa 2 cm, inumidite il terreno e coprite il contenitore con un foglio di plastica trasparente per mantenere l’umidità. Posizionate il contenitore in un luogo luminoso, ma lontano dai raggi diretti del sole, mantenete il terreno umido, ma non bagnato, fino alla radicazione delle talee e quando avranno radicato, trapiantatele in vasi singoli.

Quando fiorisce l’Eschinanto

La fioritura dell’eschinanto può avvenire in tutte le stagioni dell’anno, anche se il periodo più prolifico è sicuramente tra primavera ed estate.

Al fine di veder garantita una fioritura abbondante e rigogliosa, dovrete soddisfare i bisogni della pianta, pertanto consigliamo di seguire i consigli visti in precedenza.

Parassiti e malattie dell’Eschinanto

Le piante rossetto sono generalmente robuste e raramente vengono colpite da gravi problematiche, anche se la consapevolezza dei potenziali rischi può aiutare ad adottare le misure necessarie per prevenirli e trattarli.

  • Parassiti comuni: afidi, cocciniglie ed acari sono i parassiti che possono occasionalmente infestare l’eschinanto. Per il trattamento, applicate un olio orticolo, oppure eliminate direttamente i parassiti con dell’acqua nebulizzata. Assicuratevi di agire tempestivamente per evitare che si diffondano.
  • Malattie: un’eccessiva umidità può favorire lo sviluppo di malattie fungine e macchie fogliari. Assicuratevi pertanto che le piante non siano esposte ad un’eccessiva umidità e che il terreno sia ben drenato, quindi evitate di bagnare eccessivamente le foglie e di lasciare che l’acqua si accumuli intorno alla base della pianta. Ricordate anche di limitare l’esposizione solare diretta.

Origini del nome e significato simbolico

Il nome scientifico “Aeschynanthus”, coniato dal botanico inglese William Jack nel 1823, ha una particolare etimologia, che affonda le sue radici nella lingua greca: deriva dalle parole aischyne, che significa “vergogna”, ed ànthos, che significa “fiore”. Da qui la dicitura “fiore della vergogna”.

L’accostamento con la “vergogna” ha dato vita a diverse interpretazioni, tutte legate al colore rosso, spesso predominante nei fiori di questa pianta.

Ecco alcune ipotesi:

  • Il rosso come simbolo di pudore: nella cultura greca, il rosso era associato al pudore ed all’arrossire. I fiori rosso intenso dell’eschinanto potrebbero quindi essere stati visti come una personificazione di questo sentimento, come se la pianta provasse “vergogna” per la sua sfacciata bellezza.
  • Il rosso come richiamo al sangue: in alcune specie di eschinanto, i fiori presentano una macchia di colore rosso scuro all’interno della corolla. Questa macchia potrebbe essere stata associata al sangue, simbolo di sacrificio e dolore, e quindi interpretata come un segno di “vergogna” o sofferenza.
  • Un’interpretazione più poetica: un’altra ipotesi suggerisce che il nome “Aeschynanthus” non si riferisca alla vergogna in senso negativo, ma piuttosto alla timidezza o al pudore di una bellezza delicata che si schiude gradualmente. I fiori, inizialmente chiusi, sbocciano lentamente, rivelando la loro bellezza solo a chi sa attendere con pazienza.

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