Eppure, nonostante tutto il vostro impegno, a volte vi capita di notare con un certo disappunto che l’erba del vicino è sempre più verde e florida della vostra: il vostro prato invece è rado, o magari chiazzato di giallo, marcato da aree secche oppure tormentato da qualche erbaccia. Perché mai? Cosa c’è che manca o che non va nelle cure che gli riservate?
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Se siete tra i fortunati che vivono in una casa con cortile o con giardino, è probabile che trascorriate molto tempo a curare, rasare e innaffiare il vostro prato, sperando che i vostri sforzi vengano premiati e che cresca bello e rigoglioso. Sognate il prato perfetto, insomma, come quelli che appaiono sulle riviste patinateo nei telefilm. Eppure, nonostante tutto il vostro impegno, a volte vi capita di notare con un certo disappunto che l’erba del vicino è sempre più verde e florida della vostra: il vostro prato invece è rado, o magari chiazzato di giallo, marcato da aree secche oppure tormentato da qualche erbaccia. Perché mai? Cosa c’è che manca o che non va nelle cure che gli riservate?
Ecco 4 giustificazioni plausibili:
Non c’è abbastanza sole
La prima possibile motivazione riguarda la posizione del prato: è possibile che non goda della necessaria esposizione al sole. Molte varietà di erba, infatti, hanno bisogno, ogni giorno, di un minimo di 6 ore di esposizione diretta ai raggi solari per poter crescere in modo sano e rigoglioso. Se, per via della sua collocazione, il vostro prato non riesce a raggiungere questa dose quotidiana di luce solare, potete provare a scegliere delle varietà di erba diverse, più tolleranti dell’ombra (tenendo conto, però, che nessuna specie di erba può crescere con meno di 2 ore di sole diretto al giorno…) oppure è il caso di rinunciare al prato e di provare con un tipo di coltivazione diversa, più adatta alle caratteristiche dello spazio che avete a disposizione.
Non ci sono azoto o fosforo a sufficienza
La seconda spiegazione possibile è che il terreno del vostro prato manchi di sostanze nutrienti, e in particolare di azoto o di fosforo: questa carenza potrebbe ostacolare o rallentare la crescita dell’erba. Se sospettate che sia così, fate esaminare i livelli di azoto e di fosforo nel terreno che volete coltivare e fatevi suggerire da un esperto qual è il mix di sostanze nutrienti (ed ecologiche)più adatto per risolvere il problema. Tenete comunque presente che non bisogna mai esagerare con le sostanze fertilizzanti: se la carenza di azoto o di fosforo può impedire al vostro prato di crescere, la loro sovrabbondanza potrebbe arrivare a comprometterne la salute. Insomma, non esagerate!
Non c’è abbastanza acqua (o forse ce n’è troppa)
La terza spiegazione sembra un’ovvietà: un prato ha bisogno della giusta quantità di acqua per crescere. Tuttavia, proprio nel mettere in atto questa massima così scontata ed evidente, spesso si compiono alcuni errori di valutazione che possono frenare la crescita o compromettere lo splendore del prato. Come ad esempio innaffiarlo con una quantità esagerata di acqua oppure innaffiarlo troppo spesso ma mai in quantità sufficienti. È infatti importante tenere presente che la quantità di acqua e la frequenza di innaffiamento dipendono non solo dal tipo di prato, ma anche dalle condizioni atmosferiche: quindi, anche in questo caso, informatevi per bene sulle caratteristiche dell’erba che avete piantato ed evitate di esagerare!
Avete la cattiva abitudine di tagliare l’erba troppo corta
Una quarta spiegazione plausibile potrebbe risiedere nell’abitudine di rasare il prato troppo in profondità, lasciando l’erba troppo corta e, di conseguenza, inibendone o rallentandone la ricrescita e favorendo invece il prosperare delle tanto odiate e nocive erbacce. Sarebbe invece corretto non tagliare più del 30% della lunghezza dell’erba, per consentire al vostro prato di rinnovarsi in modo florido ed equilibrato.