Cuscino della suocera: tutto su come coltivare la pianta grassa per antonomasia

Scopri tutti i segreti sulla cura dell'Echinocactus grusonii, noto affettuosamente come "Cuscino della Suocera". Dalle irrigazioni alla posizione ideale, segui i consigli per far fiorire questa affascinante pianta grassa e goditi il suo aspetto distintivo.

Il Cuscino della Suocera, scientificamente noto come Echinocactus Grusonii, è una suggestiva pianta succulenta originaria del Messico. La sua fama è dovuta alla forma sferica e alle spine rigide, che le conferiscono il caratteristico nome comune, qualcuno la chiama anche sfera d’oro. Apprezzata per la sua robustezza e facilità di coltivazione, questa pianta è diventata una scelta popolare tra i giardinieri di tutto il mondo. Oltre ad essere connotata anche come il cactus o la pianta grassa per antonomasia.

Preferisce un terreno ben drenato e una posizione soleggiata o semi-soleggiata. La sua resistenza alla siccità la rende adatta a condizioni di crescita più aride, ma è consigliabile un’irrigazione regolare durante la stagione di crescita. Durante l’inverno, è fondamentale proteggerla dal gelo.

Per mantenerla in salute, è importante esaminare regolarmente la pianta alla ricerca di segni di malattie o infestazioni, come afidi o marciume radicale. Identificati precocemente, questi problemi possono essere affrontati con successo utilizzando prodotti specifici disponibili sul mercato.

L’origine del nome generico di questa pianta ha radici nel greco, derivando dalla parola “ekhinos”, che tradotta significa “riccio”, scelta approproata considerando le caratteristiche spine che ricoprono la pianta.

Come prendersi cura del Cuscino della Suocera

Il cuscino della suocera è una pianta resistente alla siccità e richiede un’attenzione particolare per l’irrigazione. Affinché prosperi, innaffialo generosamente solo quando il terreno è completamente secco, se coltivato in vaso, versa l’acqua lentamente, consentendo il completo assorbimento, e assicurati di svuotare il sottovaso per evitare ristagni d’acqua.

Le sue principali stagioni di crescita sono primavera, estate e autunno, durante questi periodi, irriga la pianta una o due volte a settimana, mantenendo il terreno leggermente umido. In inverno, riduci le annaffiature, fornendo solo la quantità necessaria per evitare un eccessivo prosciugamento del terreno, solitamente una volta a settimana. Se possibile, privilegia l’uso di acqua piovana o distillata al posto dell’acqua di rubinetto, che potrebbe contenere elevati livelli di calcio, magnesio e altri sali minerali, causando la compattazione del terreno nel lungo periodo.

Fai attenzione a non bagnare gli steli durante l’irrigazione per prevenire il rischio di marciume.

Dove posizionare il Cuscino della Suocera

In Messico, dove il Cuscino della Suocera, noto anche come Echinocactus grusonii, trova la sua residenza naturale, il clima caldo è la norma. Pertanto, per garantirgli un ambiente ottimale, è essenziale posizionarlo in un luogo soleggiato e caldo. In ambienti troppo bui, il cactus potrebbe avere difficoltà a sviluppare correttamente le sue spine e a mantenere la caratteristica forma sferica. Durante la stagione estiva, puoi trasferirlo sul balcone per godere del sole, ma è importante abituarlo gradualmente all’esposizione diretta, per evitare il rischio di scottature.

Scegli attentamente un punto sul balcone che sia riparato dalla pioggia, e ricorda di riportarlo all’interno quando le temperature scendono al di sotto dei 10 gradi, per proteggerlo dalla stagione fredda. Durante il periodo invernale, la pianta sarà più sana se mantenuta in un ambiente con temperature comprese tra i 10 e i 15 gradi.

Come si bagna il Cuscino della Suocera

La pratica ottimale per l’irrigazione del Cuscino della Suocera consiste nel bagnarlo dal fondo e attendere che il terreno si asciughi prima di procedere con una nuova annaffiatura. Grazie alla sua capacità di tollerare periodi di siccità, è consigliabile consentire che il terreno si asciughi adeguatamente prima di ripetere l’irrigazione. Questo approccio rispetta le esigenze idriche della pianta, contribuendo a mantenere un equilibrio idrico favorevole al suo benessere.

Come e quando va rinvasato il Cuscino della Suocera

cuscino della suocera

Il Cuscino della Suocera, ogni due o quattro anni, necessita di un rinvaso in terra fresca per garantire la sua crescita ottimale. La primavera rappresenta la stagione ideale per questa operazione, coincidendo con l’avvio di una nuova fase di crescita. Per eseguire questo procedimento, con molta attenzione rimuovi il cactus dal vecchio vaso, evitando danni alle radici, e trapiantalo in uno nuovo, di circa dieci centimetri più grande.

Come moltiplicare il Cuscino di Suocera

Il Cuscino della Suocera si riproduce sia per seme, a partire da aprile, che per divisione dei cespi basali, in primavera o in autunno.

Per quanto riguarda la semina, questa avviene in primavera, nel mese di aprile, utilizzando un substrato specifico per piante grasse. Il semenzaio, mantenuto costantemente umido fino alla completa germinazione, va posizionato in un luogo ombreggiato con una temperatura media di 21°C. Si copre con un foglio di plastica trasparente fino alla germinazione dei semi, rimuovendo il foglio quotidianamente nelle ore più calde per evitare la formazione di condensa e il rischio di muffe.

Dopo la germinazione, si scopre il semenzaio e si sposta in una posizione luminosa, ma protetta dai raggi diretti del sole. È importante eliminare le piantine più deboli o deformate, garantendo spazio e risorse a quelle più sane e robuste.

Una volta che le piantine raggiungono una dimensione agevolmente manipolabile, possono essere trapiantate singolarmente in vasi contenenti terriccio specifico, seguendo le stesse cure delle piante adulte. In circa 4-5 anni, le piante nate da seme svilupperanno un diametro di circa 10 centimetri. Questo processo attento e graduale assicura una crescita sana e vigorosa delle nuove generazioni di Cuscino della Suocera.

Quando fiorisce il Cuscino della Suocera

cuscino della suocera

Questa magnifica varietà di cactus sfoggia i suoi splendidi fiori estivi intorno al quindicesimo anno di vita.

Malattie e parassiti del Cuscino di Suocera

Le condizioni ambientali umide e scarsamente ventilate possono rendere l’Echinocactus Grusonii più suscettibile agli attacchi di acari e cocciniglie. Un’eccessiva irrigazione, soprattutto in inverno, crea un ambiente favorevole allo sviluppo di marciumi e muffe, pertanto, è fondamentale mantenere un equilibrio adeguato tra umidità e ventilazione per preservare la salute della pianta. Monitorare attentamente le condizioni ambientali e adottare pratiche di irrigazione moderate contribuirà a prevenire la comparsa di malattie e parassiti, garantendo un ambiente ottimale per il benessere dell’Echinocactus Grusonii.

Quanto vive il Cuscino della Suocera

L’Echinocactus è una pianta dalla longevità notevole, con cure adeguate, alcuni esemplari possono addirittura superare i 100 anni di età. La sua resistenza e la capacità di prosperare per un lungo periodo la rendono un’affascinante aggiunta a qualsiasi ambiente, testimoniando la bellezza della natura nel corso di diverse generazioni.

Perché viene chiamato Cuscino della Suocera?

Il soprannome insolito “Cuscino della Suocera” si deve all’aspetto rotondeggiante della pianta, che ricorda vagamente la forma di un cuscino. Tuttavia, l’elemento più distintivo è dato dalle spine pronunciate, conferendo alla pianta un tono canzonatorio e persino sardonico.

L’associazione del Cuscino della Suocera a un regalo rivolto alla suocera implica un gesto ironico, suggerendo una sorta di scherzo o provocazione indirizzato a una persona forse non particolarmente gradita.

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