Come coltivare il crisantemo? Quando piantarlo? Come prendersene cura, quando potarlo e riprodurlo per una fioritura rigogliosa
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Il crisantemo è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. È possibile coltivare il crisantemo in vaso o in giardino per avere balconi e aiuole fiorite anche nei mesi freddi.
Esistono almeno 200 specie di crisantemi che si differenziano tra loro per il momento e il tipo di fioritura, per il portamento e per il ciclo vitale.
Molte varietà di crisantemo sono adatte alla coltivazione in vaso, in giardino o in appartamento e possono regalare splendide fioriture anche nei mesi freddi, quando il resto della vegetazione è a riposo. (Leggi anche: La leggenda dei crisantemi e il loro significato simbolico)
Coltivare il crisantemo in vaso o in giardino
Le specie di crisantemo che troviamo dai fioristi sono in genere rustiche, perenni e facili da coltivare in vaso in giardino.
La coltivazione del crisantemo in piena terra risulta più semplice poiché la pianta riesce autonomamente a ricavare dal terreno i nutrienti.
Per la coltivazione del crisantemo in vaso è necessario concimare periodicamente la pianta per garantirle il giusto apporto di minerali durante lo sviluppo. I contenitori per la coltivazione in vaso vanno scelti di dimensioni medio-grandi, tenendo conto che la pianta di crisantemo può svilupparsi anche per 50 centimetri o più. Sul fondo del vaso va inoltre collocata dell’argilla o della ghiaia per garantire il drenaggio.
Come e quando seminare il crisantemo
La propagazione del crisantemo può avvenire per seme, talea o per divisione dei cespi.
La semina avviene principalmente per le specie annuali o per la creazione di nuove varietà e si effettua a marzo-aprile. I semi vanno collocati in vasetti con torba e sabbia a una temperatura di circa 18°C. Quando le piantine saranno sviluppate, andranno trasferite in vaso o in giardino evitando l’esposizione al sole diretto.
La moltiplicazione delle specie perenni avviene invece per talea o per divisione dei cespi. Per effettuare una talea del crisantemo si prelevano i getti basali della pianta a febbraio-marzo, praticando un taglio netto e obliquo. I rami prelevati devono essere di circa 5 centimetri e vanno preservate le foglioline. I getti si sistemano in un miscuglio di terra e torba, in un ambiente caldo. Generalmente le talee radicano in una decina di giorni.
La divisione in cespi si effettua invece all’inizio della primavera poco prima della ripresa vegetativa e consiste nel dividere l’apparato radicale e la parte aerea di piante molto sviluppate. Ogni cespo può essere poi collocato in un nuovo vaso o in giardino come pianta singola.
Dove piantare i crisantemi
Il crisantemo può essere coltivato in pieno sole, ma nelle zone in cui l’estate è particolarmente torrida e afosa è preferibile collocare il crisantemo all’ombra.
La temperatura ideale per il crisantemo è tra i 15 e i 25°C e durante i mesi invernali resiste bene a temperature fino ai 4°C.
È sempre consigliabile la pacciamatura del terreno con foglie secche o paglia per evitare un’eccessiva evaporazione dell’acqua durante i mesi caldi e danni all’apparato radicale in inverno.
Se il crisantemo è coltivato in vaso, si consiglia di riparare la pianta nei mesi più freddi.
Che tipo di terriccio usare per il crisantemo
Il crisantemo si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferisce suoli a pH neutro o debolmente acidi. Se il crisantemo è coltivato in vaso è preferibile mescolare in parti uguali terriccio comune, terriccio per piante a fiore e sabbia.
Per la coltivazione del crisantemo il terriccio deve essere fertile e ben drenato. Occorre dunque concimare dopo la comparsa dei boccioli, soprattutto se il crisantemo è coltivato in vaso.
Quando innaffiare il crisantemo
Il crisantemo ha bisogno di un terreno sempre umido, ma vanno evitati i ristagni d’acqua, per questo è meglio evitare l’uso di sottovasi e inserire ghiaia o argilla sul fondo dei contenitori.
Durante i mesi caldi i crisantemi possono essere innaffiati anche più volte a settimana, mentre dall’autunno alla primavera solo in base alle necessità.
Quando si innaffiano i crisantemi è importante non bagnare le foglie.
Quand fiorisce il crisantemo
La fioritura del crisantemo varia in base alla specie. Generalmente il crisantemo fiorisce a partire dal mese di settembre e fino alle prime gelate, ma alcune specie producono fiori durante l’estate.
I fiori dei crisantemi sono capolini e possono variare di forma, dimensione e colore in base alla varietà della pianta. I crisantemi possono, infatti, avere fiori che vanno dai due ai venti centimetri di diametro, con pochi o molti petali e con colori che vanno dal bianco al rosso.
Quando potare il crisantemo
La potatura dei crisantemi si effettua generalmente a maggio e a fine agosto. Spesso si usa eliminare le gemme apicali per consentire alla pianta uno sviluppo laterale e per ottenere fioriture più abbondanti, con fiori più piccoli. Se invece si asportano i boccioli laterali, lasciando solo l’infiorescenza centrale, si otterranno pochi fiori di grandi dimensioni.
In genere si eliminano le parti secche della pianta, quindi periodicamente si recidono foglie e fiori appassiti.
Parassiti del crisantemo
Il crisantemo può essere attaccato da diversi parassiti. Insetti come gli afidi o i tripidi e funghi possono danneggiare foglie e fiori dei crisantemi provocando macchie brune, deformazioni e appassimento. Alcuni insetti, come la mosca delle radici, possono invece danneggiare l’apparato radicale del crisantemo.
Per prevenire attacchi dai parassiti è importante coltivare il crisantemo utilizzando terricci ben nutriti e drenati, evitare i ristagni d’acqua nel terreno e garantendo alla pianta un’adeguata ventilazione.
Crisantemo e depurazione dell’aria
Il Chrysanthemum morifolium è una tra le piante indicate per la purificazione dell’aria negli ambienti domestici. Questa varietà di crisantemo sembra infatti essere in grado di depurare l’aria di casa da agenti chimici nocivi come formaldeide, benzene, xilene, ammoniaca e tricloroetilene. La coltivazione del crisantemo in vaso ci consente quindi non solo di abbellire il salotto o la scrivania, ma anche di ripulire l’aria da sostanze pericolose generate dalle nostre attività.
Cosa significano i crisantemi?
I crisantemi hanno un profondo significato simbolico che varia a seconda delle tradizioni e delle culture.
In alcune parti del mondo, come in Giappone e Cina, i crisantemi sono associati alla longevità e all’immortalità. La loro fioritura tardiva in autunno evoca la speranza di una lunga vita e un futuro luminoso.
Altrove, come in alcune culture occidentali, i crisantemi sono spesso usati come fiori funebri, simboleggiano la tristezza e il lutto, e vengono posti sulle tombe per commemorare i nostri cari defunti.
Tuttavia, i crisantemi non sono solo fiori di tristezza, ma possono anche rappresentare amore segreto e pensieri positivi. In molte tradizioni, sono considerati portatori di gioia e felicità, e possono essere donati come segno di buoni auspici.
Oltre alla loro bellezza e significato simbolico, i crisantemi hanno anche un ruolo pratico. Sono fiori resistenti e facili da coltivare, rendendoli una scelta popolare per abbellire i nostri spazi esterni e interni.
Cosa significa quando ti regalano un crisantemo
Quando ti regalano un crisantemo, il significato simbolico può variare a seconda del contesto culturale e delle tradizioni locali. Di seguito sono riportati alcuni possibili significati associati a questo fiore.
In alcune culture, i crisantemi sono considerati un simbolo di onore e rispetto. Ricevere un crisantemo potrebbe indicare che la persona che te lo ha donato ti apprezza e ti rispetta profondamente. Ma sono fiori che possono essere associati a sentimenti di affetto e amicizia. Un regalo di crisantemi potrebbe essere un segno di amicizia e di affetto sincero da parte del donatore.
In alcune tradizioni, i crisantemi sono considerati fiori portafortuna, e riceverli potrebbe essere un augurio di buona fortuna e prosperità per il futuro.
In Italia ad esempio i crisantemi possono essere donati per commemorare una persona cara scomparsa. Sono spesso usati come fiori funebri per onorare la memoria di chi non è più tra noi.
Altri fiori da coltivare: