Come costruire un vaso autoirrigante

Vaso autoirrigante. Come costruire un vaso che si annaffia da sé.

Costruire un vaso autoirrigante che permetta alle vostre piante di avere a disposizione l’acqua necessaria alla loro sopravvivenza anche quando sarete fuori casa o partirete per le vacanze potrebbe essere davvero un’ottima idea.

Un vaso autoirrigante potrebbe rappresentare la salvezza per le vostre piante in estate, ma anche essere un’opzione interessante per risparmiare acqua nel corso di tutto l’anno.

Ecco i materiali e gli strumenti necessari, insieme alle istruzioni per la costruzione e a un video utile da seguire passo dopo passo.

Occorrente:

1 trapano
1 punta per trapano da ¼ di pollice (0,635 cm)
1 sega a tazza da 3 pollici e ½ per metallo e legno (9 cm)
1 sega a tazza da 1 pollice e ¼ per metallo e legno (3 cm)
2 contenitori o secchi da 18-20 litri (1 per piantare, 1 per il serbatoio d’acqua)
1 vaschetta di plastica da 250 ml

Consulta qui la tabella per la conversione pollici/centimetri o confrontate le misure indicate con gli strumenti già a vostra disposizione.

Procedimento

Non è necessario acquistare materiali o strumenti nuovi e costosi. Potrete recuperare dei secchi e delle vaschette di plastica per la frutta da chi non li utilizza, così come potrete prendere in prestito il trapano e la sega a tazza. In alcuni punti vendita si trovano secchi e contenitori adatti a basso costo. Seguite le istruzioni e iniziate la costruzione del vostro vaso autoirrigante:

1) Con il trapano e la punta della misura indicata praticate dei piccoli fori sul fondo della vaschetta di plastica.

2) Con la sega a tazza di misura più grande, applicata al trapano, praticate un foro sul fondo del primo secchio. Trapanare in senso antiorario potrebbe risultare più semplice. Il foro deve essere praticato al centro del fondo del secchio, da tenere capovolto.

3) Riprendete la punta per il trapano usata all’inizio e praticate altri fori sul fondo dello stesso secchio, in cui collocherete la pianta. Ciò servirà per permettere il drenaggio dell’acqua.

4) Mettete da parte il primo secchio e riponete la vaschetta di plastica all’interno del secondo secchio, che servirà da serbatoio. Posizionatela al centro.

5) A questo punto inserite il secchio che utilizzerete come vaso all’interno del secchio che servirà da serbatoio, mantenendo la vaschetta di plastica, già forata in precedenza, in posizione centrale.

6) Rimarrà un po’ di spazio tra la vaschetta di plastica ed il secchio da usare come vaso. Potreste attaccare con del nastro adesivo la vaschetta di plastica sul fondo del vaso, ma non è strettamente necessario.

7) Sollevate il contenitore formato dai due secchi e dalla vaschetta di plastica verso la luce, in modo da verificare il punto in cui si trova il secchio da usare come vaso. Con la sega a tazza più piccola praticate un foro sul lato del secchio esterno, che servirà da serbatoio, al di sotto del punto in cui si trova il secchio da utilizzare come vaso, dunque piuttosto in basso.

8) Userete proprio il foro laterale per riempire d’acqua il serbatoio. Non vi resta che piantare ed irrigare le piante con questo nuovo metodo, ricordando che la vaschetta di plastica dovrà essere colmata con del terriccio e poi innaffiata normalmente con acqua, prima di comporre l’intero vaso autoirrigante. Altro terriccio servirà per riempire il vaso superiore in cui trasferire le piante.

Come funziona un vaso autoirrigante

A differenza dei comuni vasi, in un vaso autoirrigante le radici andranno alla ricerca dell’acqua che proverrà dalla parte inferiore del vaso, anziché dall’alto. L’irrigazione delle piante avverrà infatti dal punto in cui si trova il serbatoio d’acqua e non più innaffiando in superficie il terriccio che si trova nel vaso. Il terriccio che sarà inserito nella vaschetta di plastica interna assorbirà l’acqua necessaria alle piante. Non avrete più il timore di innaffiarle troppo o troppo poco, perché la quantità d’acqua da aggiungere potrà essere valutata grazie al foro di scolo.

Marta Albè

Fonte e foto: networx.com

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