Non hanno bisogno di alcuna cura, hanno bisogno di pieno sole, non necessitano di troppa acqua e producono una quantità enorme di cibo
Somiglia ad una patata molto mal riuscita ma il suo sapore è più simile a quello di un cuore di carciofo (da qui il suo nome comune carciofo di Gerusalemme), il topinambur è un tubero infestante e una specie finita nella lista nera nel nostro paese delle “specie aliene”, essendo nativa del nord America. Vedendo la pianta, però, non possiamo fare a meno di dire che è davvero deliziosa: infatti il topinambur (conosciuta anche come Rapa tedesca) cresce facendo delle fantastiche e molto alte margherite gialle (cosa che si può ben capire dal suo nome scientifico Heliantus tuberosus) e come non innamorarsi di questi fantastici fiori? E allora perché non coltivarle sul proprio balcone?
Insomma non hanno bisogno di alcuna cura, hanno bisogno di pieno sole, non necessitano di troppa acqua e producono una quantità enorme di cibo se coltivati.
Basta che vi procuriate i tuberi dal vostro fruttivendolo e li seppelliate proprio in questo periodo (da gennaio a marzo) appena sotto la terra in un bel vaso o nel vostro giardino ponendo al di sopra anche un po’ di foglie secche o di paglia, ciò che in gergo si chiama pacciamatura per proteggere i futuri germogli. Poi passate all’annaffiatura e null’altro, come detto non hanno bisogno di troppe cure.
Potrete fare la vostra prima raccolta verso la fine dell’estate non appena le piante saranno secche così da non rinunciare ai fantastici fiori gialli perché, dato che siamo su un balcone o in un giardino,anche l’occhio vuole la sua parte, ricordando che non siete costretti a raccogliere tutti i tuberi insieme bensì potrete raccoglierne poco per volta, 4-5 la settimana in modo da allungare i vostri tempi di raccolta, ricordandovi, però, di non raccoglierli tutti altrimenti niente più topinambur!
Una volta raccolti questi tuberi vanno conservati in frigo e mangiati entro 4-5 giorni dalla raccolta.
I tuberi del topinambur non contengono glucosio e quindi sono perfetti per chi è diabetico, inoltre lo zucchero complesso di riserva non è l’amido (come per le patate), ma l’inulina per questo non esagerate con il suo consumo altrimenti la formazione di gas da parte del vostro intestino sarà inevitabile.
Il topinambur può essere consumato sia crudo che cotto, in insalata, a vapore condito con un filo di olio evo ed una spolverata di pepe nero.