Scopriamo l'albero di azzeruolo attraverso segreti, consigli sulla coltivazione e curiosità
Indice
L’azzeruolo, il cui nome scientifico è Crataegus azarolus, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, la stessa del ciliegio e del mandorlo.
L’azzeruolo è un pianta estremamente versatile, apprezzata per l’ottima resistenza, per la bellezza ornamentale e per la bontà dei suoi frutti. Originaria delle regioni mediterranee, si è diffusa nel tempo in molte parti d’Europa e del mondo, rivelandosi una scelta eccellente per chiunque ricerchi una pianta poco esigente, capace di adattarsi a diversi climi e con molteplici usi.
Descrizione della Pianta
L’azzeruolo si presenta come un arbusto o un piccolo albero sempreverde, capace di raggiungere un’altezza massima di circa 3 metri. Le foglie, dal verde intenso e lucido, hanno una forma ovale ed una consistenza resistente, mentre i fiori, di colore bianco, sbocciano in primavera e hanno una caratteristica forma a campana, regalando una nota delicata al giardino. Ma è il frutto, piccolo e di un intenso rosso scuro, che attira maggiormente l’attenzione: dal sapore dolce con una leggera nota acidula, può essere consumato fresco, oppure trasformato in marmellate e succhi.
Dove posizionare l’azzeruolo
La scelta del luogo in cui piantare l’azzeruolo è importante per garantirne una crescita rigogliosa. La pianta predilige un’esposizione soleggiata, poiché la luce diretta favorisce una fioritura abbondante e una buona maturazione dei frutti. In presenza di estati particolarmente calde, però, è preferibile posizionarlo in zone all’ombra, soprattutto nelle ore più calde della giornata, per evitare che le foglie si brucino. L’azzeruolo può essere piantato sia in giardino che in vaso, purché si rispettino alcune esigenze legate al terreno e allo spazio disponibile per le radici.
Quale terreno utilizzare per l’azzeruolo
Il suolo rappresenta un elemento fondamentale per la salute dell’azzeruolo. La pianta tollera diversi di terreni, purché siano ben drenati. Il ristagno idrico è uno dei pochi nemici dell’azzeruolo, che preferisce terreni moderatamente umidi ma privi di accumuli d’acqua, pertanto un terreno ricco di materia organica, sabbioso o leggermente argilloso, rappresenta l’ambiente ideale per la crescita della pianta. Se si coltiva in vaso, è bene optare per un contenitore di dimensioni adeguate, che permetta lo sviluppo delle radici, utilizzando un substrato fertile e ben bilanciato.
Come coltivare l’azzeruolo in vaso
Coltivare l’azzeruolo in vaso si rivela una scelta valida per chiunque abbia poco spazio o desideri arricchire un terrazzo con una pianta ornamentale e produttiva: un questo caso, dovrete utilizzare un vaso profondo, con dei fori per il drenaggio, ed un substrato di qualità. L’azzeruolo non ha bisogno di essere rinvasato frequentemente, ma è consigliabile farlo ogni due o tre anni, per garantire una buona aerazione alle radici ed un ricambio di sostanze nutritive nel terreno.
Come innaffiare l’azzeruolo
Una delle peculiarità dell’azzeruolo è la sua moderata esigenza di acqua. Durante la stagione calda, è fondamentale annaffiare regolarmente la pianta, soprattutto se coltivata in vaso, ma dovrete fare attenzione a non esagerare: l’azzeruolo teme i ristagni, per cui è bene lasciare asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Nelle stagioni più fresche e umide, l’apporto idrico può essere ridotto, lasciando che la pianta si nutra naturalmente dall’ambiente circostante.
Come concimare l’azzeruolo
Per favorire una crescita sana e una produzione abbondante di frutti, è importante concimare l’azzeruolo regolarmente. L’ideale è optare per un concime organico, come compost o letame maturo, che apporti alla pianta un buon equilibrio di nutrienti. La concimazione va effettuata in primavera, poco prima del periodo di fioritura, per garantire alla pianta tutta l’energia necessaria, ed una seconda concimazione può essere utile a fine estate, per aiutare l’azzeruolo a recuperare dopo la fruttificazione e prepararsi all’inverno.
Quando fiorisce l’azzeruolo
La fioritura dell’azzeruolo avviene solitamente in primavera, tra aprile e maggio, con dei piccoli fiori bianchi che si dispongono a grappoli lungo i rami. Questo periodo è fondamentale per la pianta, poiché i fiori, se ben curati, daranno vita ai frutti entro l’autunno. Per favorire una fioritura abbondante, è consigliabile potare leggermente la pianta in inverno, rimuovendo i rami secchi e quelli troppo fitti, per permettere una buona circolazione dell’aria e una maggiore penetrazione della luce solare.
Malattie e parassiti dell’azzeruolo
L’azzeruolo è una pianta generalmente resistente, ma può essere soggetta ad alcune malattie fungine e all’attacco di parassiti, come afidi e acari. Per prevenire problemi, è importante mantenere la pianta in salute, evitando ristagni d’acqua e favorendo una buona circolazione dell’aria tra i rami. In caso di infestazioni, si può intervenire con rimedi naturali, come olio di neem o sapone molle, mentre per le malattie fungine è consigliabile trattare con prodotti a base di rame.
Simbologia ed usi tradizionali dell’azzeruolo
Oltre ad essere apprezzato per la bellezza e per la produzione di frutti, l’azzeruolo ha anche un valore simbolico. Nei tempi antichi era infatti associata alla prosperità e alla salute, e i suoi frutti venivano utilizzati come talismani per proteggere la casa. Oggi, è molto apprezzata anche per le proprietà benefiche, visto che i frutti sono ricchi di vitamine e minerali, e vengono impiegati nella medicina popolare per via della proprietà antiossidanti e digestive.
L’azzeruolo in cucina
I frutti dell’azzeruolo, piccoli e rossi, sono molto apprezzati in cucina per la grande versatilità, possono essere consumati freschi, aggiunti a insalate di frutta o dessert, oppure trasformati in marmellate, composte e succhi. La polpa dolce e leggermente acidula si presta bene alla preparazione di conserve da gustare in inverno, mentre i fiori possono essere utilizzati per preparare infusi e tisane rilassanti. Un’idea semplice per esaltare il sapore dell’azzeruolo è preparare una confettura con zucchero di canna e un pizzico di cannella, perfetta da spalmare sul pane o da accompagnare a formaggi stagionati.
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