Viola: come coltivare il fiore dai 5 petali che simboleggia modestia e pudore

Scopriamo la viola, famosa per la bellezza dei fiori e la facilità di coltivazione: peculiarità, come coltivarla ed utilizzi alternativi.

La viola è una pianta appartenente alla famiglia delle Violacee, gruppo che annovera più di 400 specie di piante annuali o perenni, ognuna con caratteristiche uniche.
Tra i tratti comuni, che rendono le viole facilmente riconoscibili, possiamo trovare i cinque petali disposti in modo simmetrico, spesso con una base a forma di cuore, i quali presentano una straordinaria varietà di colori, come viola, blu, giallo, bianco e rosa.

Origini e diffusione della viola

Originaria dei territori tropicali e subtropicali dell’Africa, dell’America e della Nuova Zelanda, dove cresce spontaneamente, la viola ha trovato enorme diffusione prima in Europa e poi in tutto il mondo.
Il successo della viola è presto spiegato: dotata di straordinaria bellezza, quindi perfetta per adornare balconi e giardini, la viola è anche resistente e semplice da coltivare, aspetto che la rende alla portata di tutti, esperti e neofiti del giardinaggio.

Varietà della viola

viola del pensiero

Come detto in precedenza, la famiglia delle viole accoglie oltre 400 specie diverse, ognuna delle quali porta con se fiori unici e dal grande fascino.
Vediamo alcune delle varietà di viole più comuni:

  • Viola del Pensiero, anche detta Viola Tricolor
  • Viola mammola, o più semplicemente Violetta
  • Viola Odorosa, conosciuta anche come Viola Odorata
  • Viola Cornuta
  • Viola Africana, o Saintpaulia Ionantha
  • Viola del Labrador
  • Viola del Pensiero Selvatico, la cosiddetta Viola Tricolor Hortensis
  • Viola “Johnny Jump-Up”
  • Viola del Pensiero Gigante , anche detta Viola Wittrockiana
viola

@pixabay

Come coltivare la viola

La coltivazione delle viole è un’attività semplice, piacevole e gratificante, poiché in seguito queste piante regaleranno dei fiori a dir poco meravigliosi, ma, al netto di un’oggettiva facilità di base, vedremo comunque i precetti da osservare per un sano e fruttuoso sviluppo della viola.

Dove posizionare la viola

Le viole sono piante resilienti che sopportano le temperature basse, facilitando per questo la coltivazione in zone con inverni rigidi, anche se per ottenere una fioritura ottimale, è essenziale posizionarle in un’area dove possano ricevere luce solare diretta. Inoltre, per evitare problemi, devono essere protette dalle correnti d’aria, quindi scegliete un luogo appartato, che possa fungere da riparo.

Quale terreno utilizzare per la viola

Le viole prosperano in terreni soffici e ben drenanti, pertanto è consigliabile unire al terriccio un po’ di sabbia per migliorare il drenaggio. Ricordate di concimare il terreno ogni 15-20 giorni con dei prodotti ricchi di azoto, potassio e fosforo per favorire una crescita sana.

Come irrigare la viola

Durante il periodo estivo, quando le temperature sono alte, le viole devono essere annaffiate non più di tre volte alla settimana, tenendo presente che il terreno dovrà essere completamente asciutto tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno, invece, le annaffiature devono essere ridotte per evitare i soliti ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare l’apparato radicale.

Come mettere a dimora la viola

La messa a dimora delle viole deve essere effettuata tra la fine dell’autunno e l’inizio della primavera: una volta estratta la pianta dal vaso, dovrete scavare una buca nel terreno abbastanza profonda da accogliere le radici, e, dopo averla posizionata, potrete procedere comprimendo leggermente il terreno e irrigandolo adeguatamente.

Come rinvasare la viola

Nella stagione primaverile, è consigliabile procedere con il rinvaso, utilizzando un vaso leggermente più grande rispetto al precedente per permettere alle radici di espandersi.

viola 2

@pixabay

Quando fiorisce la viola

Il periodo di fioritura della viola dipende dalla varietà, anche se generalmente avviene tra l’autunno e la primavera. Ad esempio, la viola mammola fiorisce precocemente, già a partire da febbraio-marzo nelle zone più temperate, fino a maggio (in alcune zone può fiorire anche in autunno), mentre la viola del pensiero fiorisce dall’autunno alla primavera, con un picco di fioritura in marzo-aprile. Alcune varietà

Come potare la viola

La potatura delle viole è un’operazione semplice che aiuta a mantenere le piante in salute e che ne favorisce la fioritura, quindi ecco alcuni consigli a riguardo.

Iniziamo con la regolare eliminazione dei fiori appassiti, azione che aiuta a stimolare la produzione di nuovi fiori: utilizzate delle forbici ben affilate per tagliare lo stelo appena sopra la base del fiore.
Poi dovrete rimuovere le foglie secche, ingiallite o danneggiate per migliorare l’aspetto della pianta e per prevenire la diffusione delle malattie. Infine, se i fusti dovessero diventare troppo lunghi, potrete potarli per ottenere una crescita più compatta: tagliateli a circa metà della loro altezza.

Il momento migliore per potare le viole è dopo la fioritura: così facendo, stimolerete positivamente la produzione di nuovi fiori per la stagione successiva.

Malattie e parassiti della viola

Le viole, pur essendo piante generalmente robuste, possono essere soggette a diverse malattie e attacchi da parassiti. Tra i problemi più comuni troviamo:

  • Oidio
  • Ruggine
  • Peronospora
  • Marciume del colletto
  • Marciume radicale
  • Afidi
  • Eriofidi
  • Cocciniglie
  • Chiocciole e lumache

Curiosità sulle viole

Le viole non sono solo belle, ma portano con sé un ricco bagaglio di simbolismi ed utilizzi pratici.

Storie e leggende

La viola ha un posto speciale in varie storie mitologiche, secondo la leggenda, la ninfa Io, corteggiata da Apollo, rifiutò le sue avances. Indignato, il dio la trasformò in un fiore casto e modesto, la viola. Un’altra storia racconta che Vulcano, desideroso di piacere alla sua splendida moglie Venere, si coronò di violette. Il profumo ammaliante dei fiori incantò talmente Venere che non poté resistergli.

Fin dall’antichità, le violette sono state apprezzate per le loro proprietà medicinali. Venivano usate in unguenti e tè per trattare problemi respiratori e la tosse. I Romani, dopo lunghi festeggiamenti, indossavano corone di violette per alleviare l’emicrania. Durante il Medioevo, la reputazione della viola come pianta medicinale si mantenne salda: i re di Francia, da Enrico IV in poi, se ne cospargevano il corpo per ridurne l’odore. La viola era una presenza fissa negli orti reali e decorava le tavole dei banchetti.

La fragrante violetta doppia, conosciuta come violetta di Parma, si affermò nel 1755 nella regione di Grasse, dove veniva utilizzata nella profumeria. Considerato un fiore “perfetto” per la sua bellezza, profumo e benefici, divenne celebre in tutta Europa, e la sua coltivazione diventò una delle più importanti produzioni invernali.

Durante la Rivoluzione francese a Parigi, la violetta ebbe un tale successo che le fioraie che la vendevano agli angoli delle strade furono tassate e il loro commercio regolamentato.

Napoleone Bonaparte era un grande ammiratore di questo fiore: si dice che Joséphine de Beauharnais ne indossasse un mazzo intorno alla vita il giorno in cui si incontrarono. Quando lasciò il suo esilio all’Isola d’Elba nel 1814, promise ai suoi soldati che sarebbe tornato “con le viole”, cioè in primavera. Questo gli valse il soprannome di “Père la Violette” e il fiore divenne un simbolo dei Bonapartisti durante i Cento Giorni.

Alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo, il sud di Parigi vantava quasi duecento ettari dedicati alla coltivazione delle violette. Anche la regione di Hyères ne coltivava più di mille ettari, di cui duecento destinati ai fiori recisi. La coltivazione della violetta di Tolosa iniziò negli anni ’50 del XIX secolo a nord della città.

Nella prima metà del XX secolo, la sua popolarità esplose: veniva esportata in tutta Europa, in Marocco e persino in Russia. Tuttavia, il rigido inverno del 1956 causò gravi danni alle coltivazioni. Solo nel 1985, grazie a un programma regionale, iniziò la sua riabilitazione. Qualche anno dopo, la coltivazione in vitro restituì alla violetta di Tolosa il suo antico splendore.

Significati nel linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori, la viola simboleggia la modestia, la semplicità e il pudore, ed è anche considerata il fiore dell’amore e del romanticismo. In particolare, la Viola del Pensiero è spesso regalata negli anniversari come invito a rivolgere i propri pensieri al partner.

Utilizzo in cucina della viola

Le viole sono spesso utilizzate come elemento decorativo in cucina, grazie alla loro bellezza e al loro sapore leggermente dolce e floreale. Sono commestibili e possono essere aggiunte a insalate, dessert e piatti gourmet, arricchendo le portate con un tocco di eleganza.

Proprietà medicinali della viola

La viola è conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà medicinali: è un ottimo espettorante, diuretico e lassativo, per questo gli infusi a base di viole erano utilizzati per trattare patologie quali febbre, raffreddore ed infiammazioni polmonari. Come unguento, la viola è efficace per trattare ulcere, prurito, eczemi e dermatiti.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Fiori viola: il significato e le 20 varietà più belle

Altri fiori da coltivare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook