Corniolo: come coltivare la pianta da frutto ornamentale ormai dimenticata

Scopriamo il corniolo, una pianta con una storia antica e molto semplice da coltivare.

Il corniolo, scientificamente noto come Cornus mas, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Cornacee che merita una certa attenzione per via di una storia ricca ed affascinante, oltre che per le sue molteplici utilità.
Questa pianta, assieme al nocciolo, è tra le prime a fiorire, già a febbraio, e produce frutti commestibili a piena maturazione, frutti che possono essere trasformati in marmellate, gelatine e liquori, e anticamente venivano conservati nel miele o in salamoia per garantirne la disponibilità anche fuori stagione.

Caratteristiche e coltivazione del corniolo

Il corniolo è una pianta da frutto e ornamentale, meno conosciuta rispetto ad altri alberi da frutto, ma molto utile per aumentare la biodiversità in giardini e frutteti misti. Originario dell’Europa, si adatta facilmente ai climi italiani e cresce fino a circa 8 metri di altezza. Fiorisce precocemente in primavera, con piccole infiorescenze gialle seguite da foglie ovali e verdi. I frutti, chiamati corniole, sono drupe rosse di circa 2 cm che maturano tra agosto e ottobre.
Il legno del corniolo, noto per la sua durezza, era un tempo utilizzato per realizzare manici di attrezzi. La pianta ha una forte attitudine pollonifera, che le permette di moltiplicarsi facilmente. Tuttavia, le varietà innestate tendono a mostrare questa caratteristica in misura minore.

Dove piantare il corniolo

Il corniolo cresce bene in Italia, visto che si adatta a diversi tipi di suolo e di clima, compresi terreni calcarei ed altitudini fino a 1400 metri sul livello del mare. Può essere piantato sia in pieno sole che in mezz’ombra, mentre la piantumazione avviene solitamente trapiantando una piantina di 2 o 3 anni.
Per favorire la crescita e lo sviluppo dell’apparato radicale, consigliamo di scavare una buca profonda e di aggiungere del compost maturo o del letame.

Corniolo

Tecniche di coltivazione del corniolo

Il corniolo è una pianta rustica e facile da coltivare. Richiede una concimazione periodica, soprattutto in primavera, con stallatico o compost, mentre le irrigazioni sono necessarie nei primi anni e durante i periodi di siccità (risulta molto utile anche irrigare con macerati di ortica o di equiseto per fornire dei nutrienti aggiuntivi).
La pacciamatura aiuta a limitare la crescita di erbe spontanee, pertanto impiegate dei materiali naturali come la paglia o dell’erba tagliata.
Le potature sono semplici e prevedono poche operazioni: rimuovete i rami secchi o danneggiati, e sfoltite quelli troppo intricati.

Coltivazione in vaso del corniolo

Per la coltivazione del corniolo in vaso, scegliete un terriccio ben concimato ed eseguite le operazioni di irrigazione in maniera più frequente rispetto alla coltivazione in piena terra.
Ricordate inoltre che ogni anno il terriccio dovrà essere rabboccato e che sono necessari dei rinvasi periodici.

Malattie e parassiti del corniolo

Il corniolo può essere attaccato dalla cocciniglia del corniolo, visibile soprattutto sulle foglie e i piccioli dei frutti: la presenza di melata appiccicosa è un segnale della sua presenza.
Tra i rimedi biologici più efficaci possiamo includere i macerati di felce e suggerire la pulizia manuale delle foglie colpite attraverso l’utilizzo di alcol.
Per quanto riguarda le patologie fungine, le maculature fogliari causate da Phyllostica corniola possono essere prevenute con macerati di equiseto o propoli.

Come raccogliere ed utilizzare i frutti di corniolo

corniole

Le corniole si raccolgono da agosto a ottobre. Ricche di vitamina C, sono ottime consumate crude o trasformate in marmellate, gelatine, canditi e conserve in salamoia, trovando spazio anche nella preparazione di liquori e grappe.

Proprietà e utilizzi tradizionali del corniolo

Nel corso della storia, ogni parte del corniolo ha avuto un suo utilizzo: i semi macinati venivano impiegati come surrogato del caffè, noto come “caffè viennese”, mentre i rami venivano utilizzati per creare dei cesti molto resistenti.

Inoltre, il resto delle parti che compongono la pianta della pianta sono tintorie, capaci di colorare tessuti di giallo.

Il legno del corniolo è noto per la sua straordinaria resistenza, il più duro tra gli alberi europei: veniva impiegato per realizzare ingranaggi, raggi di ruote, parti meccaniche soggette a usura e anche armi come la picca dei guerrieri macedoni e la lancia di San Giorgio.

Nella mitologia, si narra che il cavallo di Troia fosse costruito in legno di corniolo, e il famoso nodo gordiano, che Alessandro Magno recise con la spada, fosse fatto di corteccia di corniolo. C’è anche un riferimento alle origini di Roma: secondo la leggenda, Romolo tracciò i confini di Roma con un bastone di corniolo, che radicò e diventò un grande albero.

Significato culturale e leggendario del corniolo

Nella cultura serbo-ortodossa, il corniolo è considerato sacro e protettivo per la salute, mentre una leggenda cristiana narra che il corniolo, un tempo maestoso e forte come la quercia, fu benedetto da Gesù affinché non venisse più utilizzato per scopi dolorosi, riducendone la crescita.
Oggi i cornioli sono meno comuni, ma crescono ancora in alcuni luoghi riparati. Quando i frutti raggiungono la maturazione a fine estate, il sapore fresco e acidulo evoca memorie di tempi passati.

Coltivare un corniolo è un modo per riscoprire un frutto antico e quasi dimenticato, capace di aggiungere varietà e biodiversità al proprio giardino o al frutteto.
La pianta è robusta, versatile e relativamente facile da gestire, il che ne fa una scelta particolarmente appropriata per gli appassionati di giardinaggio ed agricoltura sostenibile.

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