Diversamente da come mostrato sui social, produrre nuove carote a partire dagli scarti non è così facile e immediato: ecco come fare
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Fra l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e il desiderio sempre crescente di ridurre gli sprechi del cibo in nome della sostenibilità, spopolano sui social consigli e tutorial per l’autoproduzione e, in particolare, per la coltivazione domestica di frutta e ortaggi.
Non sempre, tuttavia, si tratta di consigli efficaci che, se messi in pratica, davvero danno vita a ciò che promettono. Una delle fake news che si vede più spesso è quella che mostra come, piantando la base di un ortaggio, si possa ottenere in poco tempo un nuovo ortaggio che prende il posto di quello che abbiamo mangiato.
In realtà, non solo i tempi sono più lunghi di ciò che si vede nei video online, ma anche le modalità di coltivazione delle piante non sono così semplici.
Oggi vogliamo parlarvi di un ortaggio molto versatile e ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, che possiamo effettivamente coltivare sul balcone o in giardino a partire dagli scarti: la carota.
Purtroppo però, non basta piantare nel terreno la base della carota (per intenderci, la parte con il ciuffo) per veder spuntare una nuova carota in poche settimane: il processo è molto più lungo e complesso – ma ciò non vuol dire che non sia altrettanto soddisfacente.
Leggi anche: Carote: 10 benefici e motivi per mangiarle più spesso
Come coltivare nuove carote dagli scarti?
Per ottenere nuove carote partendo da scarti di ortaggi che abbiamo comprato al supermercato, dobbiamo innanzitutto creare le condizioni affinché una nuova piantina possa svilupparsi.
Partiamo dalla carota
Prendiamo una carota e, prima di iniziare a pelarla, tagliamo con un taglio perpendicolare alla sua lunghezza la parte dove si trova il ciuffo verde: dovremmo ottenere un tocchetto alto un paio di centimetri.
Trasferiamo questo pezzo in un piatto, con la base rivolta verso la superficie, e versiamo nel piatto un po’ d’acqua: ci servirà a far germogliare le radici.
È fondamentale che nel piatto vi sia sempre un po’ d’acqua, e che questa sia sempre pulita: se dovesse sporcarsi o evaporare, affrettiamoci a metterne altra.
Ora non ci resta che attendere alcuni giorni che si sviluppino piccole radici bianche in corrispondenza della base che abbiamo tagliato, e fogliame rigoglioso in corrispondenza del ciuffo.
Diamo vita alla nuova piantina
Ci vorrà circa un mesetto prima che la nostra carota sviluppi radici tali da permetterle di svilupparsi in modo sano. A questo punto, non ci resta che trasferirla nel terreno.
Prendiamo un vaso piuttosto alto e riempiamolo con il terriccio. Creiamo al centro un piccolo foro e inseriamo la base della carota, ricoprendola poi con il terriccio. Infine, innaffiamo abbondantemente e trasferiamo la piantina in un luogo soleggiato.
Nel giro di un paio di mesi il nostro vaso si sarà riempito con un fogliame rigoglioso, ma attenzione: sotto di esso, conficcata nel terreno, non si nasconde una carota – come viene mostrato nei video.
Raccogliamo i semi
Per riuscire a produrre delle carote in casa, è necessario attendere che la nostra piantina produca i fiori: sono proprio questi a contenere i semini da piantare per ottenere nuove carote commestibili.
Attendiamo che i fiori secchino e stacchiamoli dalla pianta, che adesso non ci servirà più. Con le mani, sbricioliamo i fiori su un canovaccio di cotone pulito e, con l’aiuto di un paio di pinzette, separiamo i semi dal resto della pianta.
Pochi fiori sono in grado di darci anche decine di semini, e da ciascuno può nascere una nuova carota.
Piantiamo le carote (davvero)
Quando abbiamo raccolto tutti i semi, possiamo piantarli per veder spuntare nuove carote croccanti con cui arricchire insalate e altre ricette.
Prendiamo un nuovo vaso, più grande del precedente, e riempiamolo con del terriccio: se abbiamo un piccolo giardino, possiamo pensare di piantare i semi delle carote proprio lì.
Creiamo dei piccoli solchi nel terriccio, a distanza di una decina di centimetri l’uno dall’altro (questa distanza è fondamentale per far sviluppare bene le carote) e inseriamo in ciascun solco quattro o cinque semini.
Copriamo con un leggero strato di terriccio e innaffiamo abbondantemente. Nel giro di pochi mesi potremo raccogliere le nostre carote autoprodotte a partire dagli scarti.
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