L’aneto è una pianta aromatica usata in cucina, che contribuisce ad attirare insetti impollinatori e bruchi di farfalle in giardino
Indice
L’aneto è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Umbrelliferae.
Il nome scientifico dell’aneto è Anethum graveolens mentre volgarmente viene chiamato anche aneto odoroso o aneto puzzolente.
La pianta dell’aneto cresce spontaneamente allo stato selvatico, in cui si comporta da specie biennale, ed è ampiamente coltivata come annuale.
Caratteristiche dell’aneto
Si tratta di una pianta erbacea che raggiunge al massimo il metro di altezza in natura, mentre quando è coltivata le sue dimensioni restano più contenute.
L’aneto ha fusti sottili, ramificati in cima, cavi e foglie di un verde chiaro, pennatosette, disposte in modo opposto sui fusti. I fiori dell’aneto si sviluppano durante la stagione estiva: sono piccoli e disposti a ombrelle, come suggerisce la famiglia botanica di questa specie. Al termine della fioritura l’aneto produce frutti contenenti i semi, grazie ai quali la pianta può riprodursi.
Sebbene sia una specie annuale o biennale, se l’aneto è coltivato in piena terra, proprio grazie ai semi si formeranno nuove piantine nell’area in cui è stato coltivato.
Oltre a essere una pianta aromatica utile a dare sapore a svariati piatti di verdure e non solo, l’aneto contribuisce alla biodiversità: i fiori di aneto attirano infatti numerosi insetti impollinatori, mentre sotto le sue foglie trovano ospitalità i bruchi da cui nascono le farfalle. (LEggi anche: Come attrarre farfalle nel tuo giardino)
Quando piantare l’aneto?
Per iniziare la coltivazione di aneto si possono acquistare piantine già sviluppate in vivaio oppure semi di aneto.
Quando si parte da una pianta già sviluppata la coltivazione è ovviamente più semplice, mentre per i semi il successo di germinazione non è sempre assicurato.
La semina dell’aneto si effettua in primavera, a marzo-aprile, interrando i semi direttamente in piena terra o in vaso a due o tre centimetri di profondità e lasciando circa 30 centimetri di spazio tra un seme e l’altro.
La semina può essere portata avanti fino all’inizio dell’estate, così da avere sempre piante a disposizione.
Dopo la semina, il terreno va mantenuto umido per consentire la germinazione, che di norma avviene dopo un paio di settimane.
L’aneto andrebbe piantato in terreni fertili, neutri o basici, in una posizione fresca e riparata dal vento forte.
L’aneto è infatti sensibile al vento, alle temperature elevate, così come anche alle gelate e alla quantità di acqua.
Come coltivare l’aneto
Le piante di aneto possono essere coltivate in vaso o in piena terra, sistemandole in un luogo ombreggiato o raggiunto dal sole quando la temperatura non è molto elevata, ad esempio al mattino.
Quando è coltivato in vaso, occorre fornire alla pianta di aneto un contenitore di dimensioni medio grandi e, se viene tenuto in casa, scegliere una posizione molto luminosa. Per la coltivazione in vaso, si raccomanda di concimare le piante durante la stagione estiva per fornire loro i nutrienti necessari alla crescita.
Le irrigazioni andrebbero essere effettuate regolarmente soprattutto durante i mesi caldi, prestando attenzione a non fornire troppa acqua.
Raccolta e uso dell’aneto
Le foglie di aneto possono essere raccolte appena la pianta è adulta e utilizzate fresche come aromatizzanti in cucina.
Se si hanno molte piante di aneto si possono raccogliere gli steli e farli essiccare, così da avere a disposizione l’aneto per diverso tempo. Le foglie essiccate di aneto si conservano in recipienti chiusi al riparo da fonti di luce e calore, mentre quelle fresche possono essere conservate in congelatore.
L’aneto ha un aroma pungente, forte, simile a quello del cumino e un sapore leggermente piccante. Le foglie fresche o essiccate si possono usare per conferire gusto a zuppe, insalate, contorni di verdura e verdure sott’olio.
Grazie alle sue proprietà, l’aneto contribuisce anche a rendere i cibi più facilmente digeribili, non solo più saporiti: si tratta infatti di un’erba ricca di oli essenziali che contrastano le fermentazioni intestinali, riducendo il gonfiore addominale dopo i pasti.
I semi di aneto si raccolgono dopo la fioritura e si possono conservare per la semina o usare in cucina. Anche i semi sono infatti saporiti e si utilizzano, interi o macinati, negli impasti del pane o per aromatizzare le verdure sott’aceto, i sughi, le salse.
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