Scopriamo l'agapanto, una pianta esotica ricca di fascino: proviene dal Sud Africa ed offre una splendida fioritura, perfetta per giardini e balconi.
Indice
L’agapanto, conosciuto con il nome scientifico di Agapanthus ed anche noto come giglio africano, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Amarillidacee, ordine Asparagales.
L’agapanto si distingue per il suo portamento eretto e slanciato, raggiungendo in media un’altezza di circa 60 cm. Le foglie sono nastriformi, di un verde intenso, crescono in ciuffi densi alla base della pianta e sono semi-sempreverdi: in climi miti possono persistere tutto l’anno, mentre in climi più rigidi tendono a morire per poi ricrescere in primavera.
I fiori dell’agapanto rappresentano la vera spettacolarità della pianta: sbocciano in grandi ombrelli composti da numerosi piccoli fiori tubolari, che variano dal blu al viola, e talvolta al bianco. La fioritura avviene in estate e può durare fino a un mese, rendendo la pianta un elemento di lunga durata per decorare giardini e balconi.
Inoltre, il delicato profumo emanato dai fiori costituisce un ulteriore elemento di fascino.
Origini e significato dell’agapanto
Il nome Agapanthus deriva dal greco “agape“, che significa amore, e “anthos“, che significa fiore, pertanto, l’etimologia del nome, che da come risultato “il fiore dell’amore”, ha portato il giglio africano ad essere simbolicamente associato a tali sentimenti.
Originario del Sud Africa, le popolazioni locali degli Xhosa ne utilizzavano le radici per creare delle collane che le spose avrebbero indossato durante il matrimonio, un rituale che si credeva propiziasse la fertilità e proteggesse la gravidanza. Anche dopo il parto, le madri continuavano a portare queste collane per assicurare felicità e salute al neonato.
Dove posizionare l’agapanto
L’agapanto preferisce una posizione riparata e a mezz’ombra, visto che non ama il sole diretto, soprattutto nelle ore più calde del giorno, situazione che potrebbe bruciare le foglie e ridurre la fioritura. In quest’ottica, un’esposizione parziale al sole mattutino o serale sarà più che sufficiente.
Quale terreno utilizzare per l’agapanto
Il terreno ideale per l’agapanto è ben drenato, fertile e leggermente sabbioso: un buon mix potrebbe essere composto da un terzo di terra da giardino, un terzo di terriccio per piante fiorite e un terzo di sabbia. È fondamentale che il substrato non trattenga troppa acqua, poiché un eccesso di umidità potrebbe causare il solito marciume radicale.
Come innaffiare l’agapanto
L’irrigazione dell’agapanto deve essere regolare ma non eccessiva.
Durante le prime fasi di crescita e nel periodo estivo, dovrete innaffiare abbondantemente e mantenere il terreno umido, mentre in seguito potrete ridurre le fasi d’irrigazione e procedere soltanto quando il terreno risulterà ben asciutto. In inverno, l’irrigazione dovrà essere ulteriormente ridotta, poiché la pianta entra in uno stato di semi-dormienza.
Come coltivare in vaso l’agapanto
Coltivare l’agapanto in vaso rappresenta un’opzione pratica, soprattutto per chi vive in appartamento o in aree con inverni rigidi. La pianta cresce bene in contenitori di dimensioni ridotte, che favoriscono uno sviluppo radicolare compatto e una fioritura più abbondante: un vaso di 40 cm di diametro risulterà perfetto per tre giovani piante di agapanto. Sul fondo del vaso applicate uno strato di argilla espansa, perché favorisce il drenaggio e previene il ristagno d’acqua.
Come già osservato, durante la fase iniziale dovrete irrigare con frequenza per aiutare le radici a stabilirsi, mentre in seguito sarà sufficiente annaffiare solo quando il terreno risulti asciutto al tatto. Utilizzate un terriccio ben bilanciato e aggiungere fertilizzanti organici per promuovere una crescita vigorosa e una fioritura spettacolare.
Come coltivare in giardino l’agapanto
Per la coltivazione in piena terra, la messa a dimora dell’agapanto dovrebbe avvenire in primavera, quando il rischio gelate sarà ormai scongiurato. È consigliabile vangare il terreno fino a una profondità di 30 cm e aggiungere sabbia, stallatico e ghiaia per migliorare il drenaggio e la fertilità del suolo. Le radici devono essere interrate a una profondità di circa 15 cm, con una distanza di 40 cm tra ogni pianta per permettere uno sviluppo adeguato.
Le piante di agapanto coltivate in giardino richiedono meno cure rispetto a quelle in vaso, anche se non dovrete “disturbare” le radici una volta piantate: l’agapanto non ama essere spostato o diviso frequentemente, poiché tale comportamento potrebbe comprometterne sia la crescita che la fioritura.
Come riprodurre l’agapanto
L’agapanto può essere propagato per divisione dei cespi o per semina. La divisione dei cespi è il metodo più semplice e veloce e si effettua in autunno: dopo che le foglie sono completamente secche, si può procedere a dividere i cespi maturi e piantare le nuove divisioni in un terreno ben preparato, coprendole con una pacciamatura per proteggerle dalle gelate invernali.
La semina, invece, avviene in primavera utilizzando i semi raccolti dalla fioritura dell’anno precedente: sebbene più lenta, la propagazione per seme permette di ottenere un maggior numero di piante, che, con le giuste cure, raggiungeranno la maturità in pochi anni.
Quando fiorisce l’agapanto
Come già osservato, l’agapanto fiorisce in estate, verso la parte centrale della stagione, con la fioritura che durerà fino all’inizio dell’autunno.
Come potare l’agapanto
Il momento ideale per potare l’agapanto è dopo la fioritura, all’incirca un mese dopo la comparsa dei primi fiori. Dovrete rimuovere i fiori appassiti e le foglie danneggiate, monitorando costantemente la vostra pianta.
Malattie e parassiti dell’agapanto
Nonostante una buona resistenza di base, l’agapanto può andare incontro a diversi problemi, tra cui possiamo menzionare il marciume radicale (in caso di eccessi d’acqua ed un terreno poco drenante) e l’azione negativa di parassiti come gli afidi e le lumache.
Utilizzi dell’agapanto
Oltre al valore ornamentale, l’agapanto è noto anche per le sue proprietà fitoterapiche: le radici macinate venivano tradizionalmente utilizzate per curare infezioni comuni e come unguento per alleviare il gonfiore delle gambe.
Sebbene l’uso medico della pianta sia meno comune oggi, queste tradizioni evidenziano l’importanza culturale e pratica dell’agapanto nelle comunità africane.
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