Con alcune accortezze e un po’ di pianificazione sarà facilissimo realizzare il nostro piccolo “giardino” in vetro, un ecosistema in miniatura che donerà eleganza alla nostra tavola oltre a deliziare e ispirare i nostri ospiti.
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Quando immaginiamo un bel centrotavola, di solito pensiamo a dei fiori freschi e profumati: una scelta sicuramente azzeccata ma certamente poco duratura. E se invece dei soliti e poco sostenibili fiori recisi utilizzassimo un mini-terrario in vetro, capace di offrire un tocco di natura per mesi o addirittura per anni?
Con alcune accortezze e un po’ di pianificazione sarà facilissimo realizzare il nostro piccolo “giardino” in vetro, un ecosistema in miniatura che donerà eleganza alla nostra tavola oltre a deliziare e ispirare i nostri ospiti.
La scelta del contenitore
La prima cosa da fare sarà selezionare il contenitore più adatto alle nostre esigenze. Fortunatamente oggi ne esiste una grande varietà tra cui scegliere. L’ideale sarebbe un contenitore in vetro trasparente con un coperchio rimovibile che faciliterà le operazioni di manutenzione del mini-terrario da tavolo. Ma vediamone alcuni:
1. Campane in vetro da giardinaggio, utilizzate per coprire le piante e proteggerle dal freddo invernale
2. La classica (e micidiale) boccia di vetro per i pesci rossi
3. Zuppiera con coperchio in vetro
4. Piccoli vasi per fiori in vetro di varie forme e misure
5. Barattoli di conserve
6. Contenitori in vetro per uso farmaceutico
7. Vasetti in vetro
8. Piccoli acquari
9. Mini serre in vetro o acrilico
La scelta delle piante
È giunto il momento di scegliere la pianta da inserire nel nostro mini-terrario. I fattori più importanti che dovremo tenere a mente nella scelta sono tre: la taglia della pianta, il tipo di esposizione e la resistenza all’umidità. Più semplicemente diciamo che saranno da preferire tutte quelle piante che hanno dimensioni molto contenute, vivono bene con un’esposizione in penombra e tollerano alti livelli di umidità. Andranno evitate le cactacee, le succulente e le erbe aromatiche. Le piante che riportiamo sotto invece prospereranno rigogliose se coltivate con le giuste accortezze.
- Violetta africana
- Soleirolia (Soleirolia soleirolii)
- Begonie
- Piante carnivore
- Piccolo Calamo (Acorus gramineus)
- Impatiens Nano
- Felci: capelvenere (Adiantum), Pellaea (Pellaea rotundifolia)
- Edera
- Muschio
- Orchidee nane
- Sassifraga (Saxifraga stolonifera)
- Violette
Materiali necessari
Ecco quello che serve dopo aver selezionato la pianta e il suo contenitore per allestire il nostro mini-terrario da tavolo.
- Terriccio
Scegliere un terriccio che trattenga l’umidità ma che abbia anche un buon drenaggio. Per migliorare quest’ultimo possiamo aggiungere della torba o dello sfagno. - Ghiaia fine o piccoli ciottoli
Con questi materiali potremo realizzare uno strato drenante sotto il terriccio evitando possibili ristagni d’acqua. - Carbone attivo
Ci consente di filtrare l’acqua e prevenire problemi fungini. - Muschio
Il muschio ricopre una funzione sia decorativa sia funzionale e può essere usato come pacciame o come substrato finale per assorbire l’eventuale acqua in eccesso. - Guanti
È sempre consigliato utilizzare dei guanti quando maneggiamo carbone o sfagno. - Attrezzi da giardinaggio
Questi vanno scelti in base alle dimensioni del contenitore e delle piante. - Vaporizzatore spray
Fondamentale per nebulizzare acqua una volta realizzato l’impianto. - Oggetti decorativi
Se graditi
Dove posizionare il mini terrario?
La posizione ottimale sarebbe in una zona ben illuminata della stanza ma non alla luce diretta del sole. Evitiamo le aree con sbalzi di temperatura maggiori, ad esempio vicino ai termosifoni o dove ci sono molti spifferi. Utilizziamo sempre un sottovaso per proteggere le superfici da eventuali fuoriuscite di acqua.
Annaffiatura e ventilazione del mini terrario
In un piccolo ecosistema chiuso come questo, potrebbe non essere necessaria una frequente annaffiatura. Diciamo non più di una volta al mese a seconda della stagione e sempre quando il terriccio sarà ben asciutto. Aumentate la ventilazione del contenitore solo se necessario. Ad esempio se notate una piccola formazione di muffa, rimuovetela prontamente e lasciate aperto il terrario per uno o due giorni.
Buona crescita a tutti!
Lorenzo De Ritis
Foto: Flick/Pink POlka