Prezioso zafferano! Ma come coltivarlo in casa sul balcone, in vaso o nel giardino? Quando seminare i bulbi? Come prendersene cura? E come ricavarne la spezia considerata l'oro rosso?
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Conosciamo lo zafferano (Crocus sativus) come una delle spezie più costose e dal sapore più delicato del mondo. Il suo prezzo elevato riguarda soprattutto le modalità della sua produzione e raccolta, che deve essere effettuata in modo manuale per ottenere un prodotto di alta qualità. Proprio a causa degli elevati costi di produzione, la coltivazione europea di zafferano è in calo.
Nel mondo lo zafferano viene coltivato soprattutto in India e Iran. Non mancano però alcune coltivazioni di zafferano in Italia, che interessano soprattutto le regioni dell’Abruzzo, della Sardegna, delle Marche, dell’Umbria e della Toscana. In alcuni casi avviene nel nostro Paese la produzione di zafferano DOP.
La raccolta dello zafferano avviene nel mese di dicembre e la sua coltivazione richiede un lavoro molto attento, soprattutto per quanto riguarda la disposizione dei bulbi e la scelta del terreno. Il periodo migliore per piantare i bulbi la fine di agosto e gli inizi di settembre.
È possibile coltivare lo zafferano nell’orto o in vaso sul balcone? Potete assolutamente provare per avere a disposizione una piccola produzione, sufficiente per la famiglia.
Nel caso della coltivazione dello zafferano in vaso, si potrà arricchire il proprio balcone con delle bellissime piantine dai fiori di colore viola e dai caratteristici stimmi rossi, che una volta essiccati al sole e ridotti in polvere daranno origine alla spezia che noi conosciamo. La coltivazione casalinga dello zafferano, insomma, permette di godere della bellezza dei suoi fiori e di preparare qualche buon risotto risparmiando un po’.
Coltivare lo zafferano in vaso
Lo zafferano viene coltivato a partire dai bulbi, come avviene per i fiori di tulipano o di iris.
I bulbi di zafferano possono essere acquistati online o presso un vivaio di fiducia. La coltivazione dello zafferano può avvenire per diletto, in vaso o nell’orto. In questo caso vi basterà una manciata di bulbi, a seconda dello spazio che avete a disposizione.
Potrete creare dei vasetti decorativi piantando un bulbo di zafferano in ognuno di essi. Oppure potrete piantare più bulbi in un vaso più grande, ad una distanza di almeno 5 centimetri l’uno dall’altro e a 5-10 centimetri di profondità.
Lo zafferano teme i ristagni d’acqua nei sottovasi. Ricordate sempre di svuotarli. Per crescere, i fiori di zafferano hanno bisogno di poca acqua, ma di molta luce, quindi scegliete bene la posizione dei vasi.
Coltivare lo zafferano nell’orto
Per quanto riguarda la coltivazione dello zafferano nell’orto, potrete pensare di creare una piccola aiuola o di formare con i fiori di zafferano delle bordure, che risulteranno molto decorative. Considerate che la coltivazione dello zafferano in Italia, poiché avviene in autunno con raccolta ormai verso l’inverno, riguarda soprattutto le regioni centrali e dal clima più mite, come l’Umbria o la Toscana.
Coltivazione professionale dello zafferano
La coltivazione professionale dello zafferano invece avviene a partire da almeno 400 bulbi, in modo da ottenere una produzione più consistente. Con un buon numero di bulbi di zafferano è possibile creare un piccolo impianto. Le file devono essere distanti tra loro almeno 50 centimetri, la distanza dei bulbi di zafferano su ogni fila è di almeno 5 centimetri. La profondità per piantare i bulbi di zafferano è di 15-20 centimetri. Il terreno non deve essere argilloso.
Semina: i bulbi dello zafferano devono essere piantati tra la fine di agosto e l’inizio di settembre – questo è considerato il periodo ideale.
Raccolto: il raccolto dello zafferano avviene a dicembre.
Innaffiatura e cura: lo zafferano non teme il gelo, necessita di poca acqua (come, ad esempio, nel caso dei tulipani), non teme nemmeno la siccità, non richiede irrigazioni, ma nel caso abitiate in regioni piovose dovrete fare attenzione ai ristagni idrici, che possono fare marcire i bulbi.
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Raccogliere e conservare lo zafferano
Come per la maggior parte dei fiori coltivati a partire dai bulbi, lo zafferano non richiede particolari cure per quanto riguarda la crescita. Le difficoltà arrivano al momento del raccolto. I fiori di zafferano si schiudono soltanto per pochi giorni e appassiscono in fretta. Per questo motivo la raccolta degli stimmi di zafferano dovrebbe avvenire già al primo giorno di fioritura.
Dopo aver raccolto i fiori, gli stimmi rossi dovranno essere rimossi con molta delicatezza, con l’aiuto di una pinzetta. Poi dovrete riporli in un piccolo contenitore o su di un tovagliolo di carta e lasciarli asciugare prima di trasferirli in un vasetto o in una provetta di vetro, da mantenere ben chiusi per conservare l’aroma dello zafferano.
È stato calcolato che, per una famiglia di 4 persone sarà necessario coltivare 16 bulbi di zafferano, in modo da avere a disposizione la quantità di spezia sufficiente alla preparazione di 4 piatti conditi con lo zafferano per ciascuno nel giro di un anno. Per cucinare, potrete utilizzare anche lo zafferano fresco – ne basteranno piccolissime quantità. Per ottenere un cucchiaio di stimmi di zafferano, vi occorrerà coltivare almeno 40 bulbi.
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