Origano: come coltivarlo in vaso e in giardino per averlo a disposizione e rigoglioso tutto l’anno

L'origano (Origanum vulgare) è una pianta aromatica che cresce spontaneamente nell'area mediterranea e che può essere coltivata facilmente in vaso o nel proprio giardino. Conosciuto anche come "erba dei monti", l'origano è una pianta perenne dalle molteplici proprietà, molto utilizzata in ambito gastronomico.

Se abitate in una località dal clima mite, coltivare una piantina d’origano (Origanum vulgare) in vaso vi permetterà di avere a disposizione questa aromatica lungo tutto il corso dell’anno. Se invece temete che il vostro origano possa soffrire il freddo invernale, potrete raccoglierne fiori e foglie prima della fine dell’estate e riporli ad essiccare al sole, in modo da avere a portata di mano un’ottima spezia da utilizzare come condimento – e non solo – lungo tutto il corso dell’anno.

Storia e origini dell’origano

L’origano, come già osservato, è una pianta tipicamente mediterranea, già conosciuta ed utilizzata in epoca antica da Greci ed Egizi, che ha poi conosciuto una grande diffusione in tutto il mondo grazie alla sua popolarità come condimento culinario. È noto per il suo aroma intenso e pungente, che conferisce un sapore caratteristico a molti piatti.

Gli antichi Greci e Romani associavano l’origano alla gioia e alla felicità. Il nome deriva dalle parole greche “oros”, che significa montagna, e “ganos”, che significa gioia.

Esistono diversi tipi di origano. Il tipo più comune è l’Oregano vulgare, conosciuto anche come timo spagnolo e maggiorana selvatica.

Fin dalla sua prima coltivazione, migliaia di anni fa, l’origano è diventato un ingrediente popolare in tutto il mondo, utilizzato per insaporire piatti che vanno dal tradizionale pozole messicano alla nostra tipica caprese.

La pianta di origano presenta steli legnosi e foglie piccole, ovali e di colore verde scuro. Le foglie sono coperte da ghiandole che rilasciano un olio essenziale ricco di composti aromatici, come il carvacrolo ed il timolo, che conferiscono all’origano le sue proprietà benefiche.

L’altezza della pianta può variare da 30 a 60 centimetri, e durante l’estate produce piccoli fiori viola o bianchi, che attirano api e farfalle. Oltre al suo utilizzo in cucina, l’origano ha anche proprietà medicinali, essendo considerato un antiossidante naturale ed in grado di facilitare la digestione.

L’origano può essere utilizzato fresco o essiccato per aromatizzare una vasta gamma di pietanze, come pizza, insalate, salse, zuppe e piatti a base di carne. È una delle erbe aromatiche più ampiamente utilizzate in cucina, sia per il suo sapore che per la sua versatilità.

Inoltre, l’origano può essere coltivato come pianta ornamentale, grazie al suo aspetto attraente ed alla sua resistenza. Le sue foglie verdi brillanti, unite ad un profumo intenso, lo rendono un’ottima scelta per giardini o balconi.

Varietà di origano

L’origano appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e comprende diverse specie, ognuna con caratteristiche distintive:

  • Origano comune (Origanum vulgare): si tratta della varietà più diffusa ed utilizzata in cucina. Possiede un aroma forte e pungente, ed è ideale per condire pizze, salse, sughi e carni. È anche nota per le sue proprietà medicinali, come stimolante digestivo ed antisettico.
  • Origano greco (Origanum heracleoticum): questa varietà di origano è originaria della Grecia ed è caratterizzata da un sapore più delicato rispetto all’origano comune. È spesso utilizzato nella cucina mediterranea per insaporire piatti a base di verdure, pesce e pollo.
  • Origano di montagna (Origanum vulgare subsp. hirtum): questa specie ha foglie più piccole ed un sapore più intenso rispetto all’origano comune. È spesso utilizzato nella cucina italiana per condire pasta, zuppe e sughi. Ha anche una maggiore resistenza al freddo rispetto ad altre varietà di origano.
  • Origano maggiorana (Origanum majorana): anche conosciuto con il nome di “Persia”, ha un sapore più delicato e dolce rispetto alle altre varietà di origano. È spesso utilizzato in cucina per insaporire piatti a base di carne, pesce, verdure e salse. È anche considerato una pianta ornamentale dalle spiccate doti estetiche per via dei suoi fiori rosa pallido.
  • Origano cubano (Plectranthus amboinicus): nonostante il suo nome, questa pianta non appartiene al genere Origanum, essendo parente stretto della menta, ma viene spesso chiamata “origano cubano” per il suo sapore simile. Ha foglie carnose e un aroma più morbido rispetto all’origano comune. È ampiamente utilizzato nella cucina cubana, messicana e caraibica.

Dove posizionare l’origano

L’origano è una pianta che richiede alcune specifiche condizioni per crescere e prosperare, ama il sole e richiede almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno e per questo bisogna scegliere un’area del giardino o del balcone che riceva un’adeguata esposizione solare. Preferisce un terreno con buon drenaggio, per evitare ristagni d’acqua che potrebbero seriamente danneggiare la pianta, e deve essere protetto dal vento, in quanto suscettibile ai danni causati dai forti venti (per ridurne l’impatto, andrebbe posizionato in un’area protetta, vicino ad una parete oppure ad una siepe).

Come coltivare l’origano in vaso

La coltivazione dell’origano in vaso è l’opzione migliore per chi dispone di uno spazio limitato, come un balcone o una terrazza.
Per la scelta del vaso, è necessario considerare dimensioni e caratteristiche: dovrà avere un diametro di almeno 20-30 cm e possedere dei fori di drenaggio sul fondo per consentire all’acqua in eccesso di defluire senza problemi.

La coltivazione dell’origano in vaso può prevedere due strade:

  • Puoi acquistare i semi: i semi vanno distribuiti in modo uniforme sulla superficie del terreno, per poi esser coperti da un leggero substrato. Meglio prevedere un piccolo semenzaio iniziale da travasare non appena nascono le radici.
  • Puoi acquistare una piantina presso un vivaio: per trapiantare la pianta, bisogna effettuare un piccolo foro nel terreno in cui posizionare le radici, per poi compattare delicatamente il terreno intorno alle stessa.

Come coltivare l’origano in giardino

La coltivazione dell’origano in giardino è relativamente semplice. Per iniziare, è necessario scegliere un’area del giardino che abbia una buona esposizione solare, in modo da assicurare alla piante almeno 6-8 ore di luce solare diretta.
In secondo luogo, si prepara il terreno, allentandolo e rimuovendo eventuali erbacce, assicurandosi inoltre che sia ben drenato, perché l’origano non tollera l’acqua stagnante.

Se il terreno dovesse essere eccessivamente pesante o di natura argillosa, si può migliorarne il drenaggio aggiungendo sabbia o compost.
Come nel caso della coltivazione in vaso, si potrà scegliere la semina oppure il trapianto di una piantina già formata. Durante i primi mesi successivi alla semina o al trapianto, assicurarsi di mantenere il terreno umido, senza pero esagerare.
Una volta che l’origano è ben radicato, richiede una quantità minima di acqua e si dovrà innaffiare solo quando il terreno sarà asciutto in superficie, cercando come al solito cerca di evitare l’eccesso di acqua.

Come fare la talea di origano

La propagazione dell’origano per talee rappresenta un metodo di sicuro effetto per ottenere nuove piante.
La primavera è il momento migliore per fare le talee di origano. Assicuratevi che la pianta madre sia sana e vigorosa. Prendete una pianta di origano e cercate uno stelo laterale sano e giovane. Tagliate la talea usando un paio di forbici affilate o un coltello da giardino pulito. La talea dovrebbe essere di circa 10-15 cm di lunghezza, con almeno due nodi (giunzioni delle foglie) sullo stelo.
Rimuovete le foglie dalla parte inferiore della talea, lasciando solo 2-3 paia di foglie nella parte superiore. Questo aiuterà la talea a concentrare la sua energia sulla radicazione.
Riempite un piccolo vaso o un contenitore con un substrato di semina ben drenato. Potete utilizzare una miscela di terriccio per semi e sabbia o perlite per migliorare il drenaggio. Fate un foro nel substrato con un bastoncino ed inserite la talea nel foro, assicurandovi che le foglie rimanenti siano sopra la superficie del terreno.

Dopo aver piantato le talee, innaffiate leggermente il terreno per mantenere un buon livello d’umidità. Evitate come sempre l’eccesso d’acqua, poiché il terreno troppo umido può causare la putrefazione della talea.

Coprite poi la talea con un sacchetto di plastica trasparente per creare un ambiente umido e conservare al contempo l’umidità del terreno. Posizionate la talea in un’area luminosa, ma evitando un’eccessiva esposizione solare. Controllate regolarmente il terreno per assicurarvi che rimanga umido.

Dopo alcune settimane, la talea dovrebbe sviluppare radici. Potete verificare la situazione tirando leggermente la talea per sentire la resistenza delle radici. Una volta che le radici saranno ben sviluppate, potrete trapiantare la talea in un vaso più grande o nel giardino.

Ricordate che il processo di radicazione delle talee di origano può richiedere da 2 a 4 settimane.
Assicuratevi di prestare attenzione alle condizioni di luce, temperatura ed umidità durante questo periodo, affinché la radicazione abbia successo.

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@123rf

Come e quando potare l’origano

Per far crescere e durare a lungo una pianta d’origano dovrete badare bene alla sua potatura, un’attività importante per promuovere la crescita sana della pianta e mantenere la sua forma compatta. Vediamo insieme però come e quando potare l’origano.

Quando si coltiva per la prima volta l’origano, è possibile effettuare una potatura iniziale leggera. Prima di piantare le piantine o dopo aver seminato i semi, potete potare le parti superiori della pianta per incoraggiare una ramificazione più vigorosa ed una crescita più densa.

Nella stagione di crescita attiva, è possibile continuare ad effettuare una serie di potature leggere per mantenere la densità dell’origano e controllarne l’espansione. Si possono tagliare gli steli più lunghi o i rami morti per stimolare la crescita di nuovi germogli e mantenere la forma desiderata.

In estate, quindi durante i periodi di maggior calore, l’origano può subire il cosiddetto colpo di secco. In questo caso, si può effettuare una potatura più drastica per rimuovere le parti secche o ingiallite e favorire in questo modo la rigenerazione della pianta.

Verso la fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, è possibile effettuare una leggera potatura per rimuovere i rami spenti o danneggiati. Così facendo si aiuterà la preparazione della pianta per l’inverno, promuovendo una nuova crescita nella stagione successiva.

E infine all’inizio della primavera, prima che l’origano inizi a mostrare segni di nuova crescita, si può effettuare una potatura di rinnovamento più drastica. Tagliare gli steli vecchi e legnosi vicino alla base per favorire la crescita di nuovi germogli e mantenere la vitalità della pianta.

Ricordate di utilizzare forbici da potatura pulite ed affilate per evitare danni alla pianta. Inoltre, potete utilizzare le parti potate dell’origano per fini culinari o essiccarle per l’uso successivo. L’origano è una pianta resistente e può tollerare potature importanti, tuttavia, assicuratevi di non esagerare, poiché potrebbe influire sulla produzione di fiori e foglie aromatiche.
Osservate attentamente la pianta durante il processo di potatura per assicurarvi di non rimuovere più del necessario.

Quando seminare l’origano?

L’origano può essere seminato in diversi periodi dell’anno, ma il momento migliore è sicuramente la primavera, quando le gelate invernali sono terminate ed il terreno inizia a riscaldarsi. La semina dovrebbe avvenire verso la fine di questa stagione, quando le temperature sono più miti e sono garantite quelle famose 6-8 ore di sole di cui la pianta ha bisogno. In questo modo, l’origano avrà garantito un buon periodo di crescita durante l’estate.

In alcune regioni, l’origano può essere seminato anche in autunno. La semina dovrebbe esser realizzata prima dell’arrivo delle prime gelate, in modo tale che la pianta abbia il tempo necessario di radicarsi e stabilirsi prima dell’arrivo dell’inverno. Per una corretta crescita ed una buona germinazione, le temperature non dovranno ovviamente essere troppo rigide.

Quale terreno usare e dove posizionare l’origano

L’origano prospera in terreni ben drenati e moderatamente fertili.
Il terreno dovrà quindi possedere una buona struttura, che consenta un facile drenaggio dell’acqua, con un ph compreso tra 6,0 e 8,0.
Come ampiamente osservato, l’origano ama la luce solare diretta e richiede almeno 6-8 ore di luce al giorno per crescere e prosperare. Bisognerà quindi evitare zone ombreggiate o con luce solare limitata. L’origano dovrà essere protetto dai forti venti e posizionato in aree in cui non si creino ristagni d’acqua.

Ogni quanto annaffiare l’origano

L’origano è una pianta che tollera periodi di siccità ed è adattata a climi mediterranei, di conseguenza, è importante non eccedere con l’irrigazione per evitare ristagni d’acqua che possono danneggiare le radici e compromettere la salute della pianta.

Prima di innaffiare la pianta, sarà necessario verificare l’umidità del terreno, nel caso in cui il terreno dovesse risultare ancora umido, meglio aspettare. L’origano preferisce infatti un terreno leggermente asciutto tra un’irrigazione e l’altra.

La frequenza dell’irrigazione dipende da vari fattori, quali periodo dell’anno, condizione climatiche, tipo di terreno ed umidità del terreno. Nei mesi più caldi, l’irrigazione potrebbe essere necessaria una o due volte a settimana. Il momento migliore in cui innaffiare l’origano è la mattina presto: in questo modo, la pianta avrà modo di assorbire l’acqua durante la giornata e di asciugarsi prima del calar della notte, riducendo il rischio di malattie fungine.

Quando fiorisce l’origano

L’origano è una pianta perenne che fiorisce durante l’estate, solitamente, i fiori dell’origano iniziano a sbocciare tra la fine della primavera. I fiori sono piccoli e di solito di colore viola o rosa, e formano infiorescenze sferiche o a spiga sulla pianta. L’origano è una pianta che attira api e altri insetti impollinatori, contribuendo alla diversità biologica dell’ecosistema circostante.

Quali sono le malattie e i parassiti dell’origano

L’origano è una pianta robusta e resistente, ma può essere soggetto ad alcune malattie e parassiti. Ecco alcuni dei problemi più comuni:

  • Muffa grigia
  • Ruggine
  • Muffa bianca
  • Afidi
  • Tripidi

Come usare l’origano

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@Andrei Kuzmik/123rf

L’origano viene usato in cucina per insaporire ricette incentrate sul pomodoro, come pizza e sughi per condire pasta, nonché piatti a base di verdura. Altri ingredienti che si abbinano bene con l’origano includono aglio, basilico, cipolla e timo.

Le molteplici applicazioni dell’origano vanno oltre il suo utilizzo culinario. Secondo una leggenda, il primo animale a scoprire i suoi benefici fu la cicogna, che iniziò a consumarlo dopo aver ingerito cibi tossici. È possibile preparare una tisana che favorisce la digestione e allevia i gonfiori addominali mettendo in infusione per circa dieci minuti due cucchiai di fiori d’origano essiccati e sbriciolati in mezzo litro di acqua bollente.

La stessa tisana è considerata efficace per il raffreddore o il mal di gola. Utilizzando le foglie essiccate di origano, è possibile ottenere una tisana adatta per contrastare i dolori mestruali (un cucchiaino di foglie essiccate per ogni tazza) o da utilizzare come collutorio in caso di afte o infiammazioni gengivali, sfruttando le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie. Per ottenere una tisana con proprietà drenanti e adatta per combattere la cellulite, è sufficiente versare mezzo cucchiaino di foglie essiccate di origano in 200 ml di acqua bollente, lasciar riposare per cinque minuti, filtrare e consumare dopo ogni pasto.

Molto importante è anche l’olio essenziale di origano, un prezioso elisir naturale che offre molteplici benefici per il benessere personale. La sua essenza è ampiamente utilizzata per trattare in particolare disturbi respiratori, come il frequente raffreddore, fornendo notevole sollievo.

Tra gli elementi salutari presenti nell’olio essenziale di origano, troviamo il carvacrolo, una sostanza che si ritiene abbia la capacità di contrastare la diffusione di vari virus e batteri. Se sorgono dubbi riguardo all’utilizzo dell’olio essenziale di origano, specialmente in caso di particolari condizioni di salute o l’assunzione di farmaci, è consigliabile consultare un erborista di fiducia per ottenere ulteriori informazioni.

Come conservare l’origano

L’origano fresco appena colto deve essere utilizzato rapidamente. Che voi abbiate le piantine o che sia acquistato, l’origano deve essere conservato in un sacchetto di plastica in frigorifero per un massimo di tre giorni. Se mettete un tovagliolo di carta leggermente inumidito nel sacchetto con l’origano e lasciate passare un po’ d’aria la durata potrebbe prolungarsi fino a una settimana. Per prolungare la durata di conservazione dell’origano fresco potete anche conservare i gambi interi con le foglie in un bicchiere d’acqua con un sacchetto di plastica teso sopra il bicchiere.

L’origano fresco può anche essere congelato. Prima di farlo, però, lavate e asciugate i rametti di origano, staccate le foglie intere dai gambi e mettetele in un sacchetto di plastica senza schiacciarle, ma rimuovendo tutta l’aria. Congelate e conservate in un luogo dove non verrà schiacciato.

Ma per conservare l’origano il metodo più conosciuto è l’essiccazione, a differenza di altre erbe, infatti l’origano essiccato è spesso preferito all’erba fresca. Mentre la maggior parte delle erbe aromatiche tendono a perdere gran parte del loro sapore quando vengono essiccate, l’origano è una delle rare eccezioni alla regola. Il sapore dell’origano fresco e dell’origano essiccato è molto simile, quindi la scelta tra i due si riduce tipicamente all’aspetto. Per essiccare l’origano fresco, legate i rametti in un mazzetto e appendeteli in un luogo fresco e buio con una buona ventilazione. Una volta essiccato, mettetelo in un barattolo di vetro, sigillate bene e conservate al riparo dalla luce solare.

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