Coltivare i pomodori (quasi) senza acqua? Sì, basta avere i semi giusti!

Un agricoltore francese ha condotto una lunga indagine nel mondo delle sementi antiche, per contenere gli sprechi idrici nella coltivazione

Con la bella stagione ormai alle porte, torna la voglia di prendersi cura delle piante nell’orto o sul balcone, con la speranza di riuscire a coltivare con le proprie mani piccoli frutti e ortaggi tipici della primavera.

Uno dei frutti più rappresentativi di questo periodo è sicuramente il pomodoro. (Leggi anche: Il dilemma del pomodoro: è un frutto o una verdura? Ti spiego perché è entrambi)

Colorato, succoso e ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo, il pomodoro è relativamente facile e poco invasivo da coltivare.

Una pianta con frutti occupa poco spazio nell’orto, e può addirittura essere coltivata “in altezza”, come  vi abbiamo spiegato in questo articolo.

Ma sapevate che è possibile far crescere i pomodori (quasi) senza acqua? Un agricoltore francese, Pascal Poot, ci è riuscito dopo un’attenta selezione dei semi, che lo ha portato a selezionare quelli che richiedono meno acqua in assoluto.

Leggi anche: Coltivare i pomodori: 5 consigli utilissimi (soprattutto se è la prima volta che lo fai)

Pomodori che crescono senza acqua

Il punto di partenza della ricerca di Pascal Poot è la storia: sappiamo che il pomodoro non è un frutto tipico delle regioni mediterranee, ma è uno dei tanti prodotti importati dalle Americhe nel corso del XV secolo.

Nella sua origine quindi, quando veniva prodotto e consumato dalle civiltà precolombiane, il pomodoro cresceva in territori aridi e secchi. Perché non ricercare quei semi originari e tornare a produrre pomodori in grado di svilupparsi appieno anche in condizioni idriche svantaggiose?

Con questa idea in mente, Poot si è spostato nella regione francese delle Cévennes, una catena che rappresenta costituisce lo spartiacque fra i bacini dei fiumi Rodano (a est) e Garonna (a ovest).

Si tratta di una regione caratterizzata da una natura brulla e secca, notoriamente poco adatta alla coltivazione di frutti e ortaggi.

La sfida era quella di portare proprio qui la coltivazione dei pomodori, partendo dai semi di varietà anticheovviamente in un regime di agricoltura biologica, senza ricorrere a pesticidi e fitofarmaci.

Qui nasce l’Orto della Salute, un progetto rivoluzionario che trae linfa vitale dall’utilizzo di più di 400 varietà di semi antichi di pomodoro, coltivati con le più innovative tecniche di agricoltura biologica ma senza ricorrere a sprechi d’acqua.

Come spiega lo stesso Poot, il pomodoro è capace di difendersi in modo naturale, non ha bisogno di aiuti per crescere, né di prodotti fitosanitari.

Le varietà selezionate prosperano nonostante le sfide ambientali grazie a sementi appositamente ideate da Pascal, raccolte in condizioni di stress idrico per la pianta: ecco perché, durante la crescita dei pomodori, sono necessari solo due cicli di irrigazione.

Ma non solo: l’assenza di pesticidi e la particolare tipologia di coltivazione rendono questi pomodori più resistenti alle malattie, più gustosi e più ricchi di sostanze nutritive rispetto ai pomodori tradizionali.

Un approccio diverso all’agricoltura

Partendo dai pomodori, il progetto di Poot si è esteso ad abbracciare diverse coltivazioni, sfruttando i semi antichi delle varie piante.

Oggi, sul suo store online, è possibile acquistare semi per piante aromatiche, tuberi, verdure, frutti e per moltissime varietà di pomodori – tutti resistenti a condizioni di stress idrico, inclini a prosperare anche se le condizioni sono avverse.

L’obiettivo di questo progetto non è tanto quello di iniziare a coltivare nel deserto (per questo ci sono già molti progetti attivi), quanto piuttosto quello di permettere a tutti di coltivare piante aromatiche e da frutto in modo più sostenibile, rinunciando all’uso di pesticidi chimici e limitando al minimo lo spreco d’acqua.

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Fonte: Le Potager de Santé

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