Come coltivare le arachidi in vaso: dalla semina al raccolto

Coltivare le arachidi in vaso è semplice e sostenibile: con il giusto vaso, terriccio drenante e tanta luce, potrai ottenere un raccolto gustoso e naturale. Le arachidi, oltre a essere nutrienti, arricchiscono il terreno di azoto e sono utili in cucina per preparare snack, burro di arachidi e piatti esotici. Anche le scorze sono preziose: possono diventare compost o drenante naturale nei vasi, per una coltivazione "zero-waste".

Avete mai provato a coltivare le arachidi in vaso? Non tutti forse sanno che le arachidi appartengono alla famiglia delle leguminose e che la loro crescita, a differenza di altra frutta secca – come le mandorle o le nocciole – avviene sotto terra. Potrete coltivare le arachidi in vaso o in giardino. Le piante di arachidi non richiedono molte attenzioni e prediligono un’esposizione soleggiata.

Le arachidi vengono consumate soprattutto tostate. Le potrete utilizzare senza l’aggiunta di sale per arricchire il muesli della colazione e le insalate. Sono ricche di fibre, zinco, magnesio e vitamina E. Per ottenere del burro di arachidi fatto in casa, non dovrete fare altro che frullarle a lungo con il robot da cucina, fino ad ottenere un composto cremoso.

La pianta di arachidi presenta caratteristiche uniche nel suo ciclo di crescita. È una pianta bassa, che non supera i 45 centimetri di altezza, e sviluppa piccoli fiori gialli autoimpollinanti. Dopo l’impollinazione, i petali dei fiori cadono, e gli steli, chiamati “punte,” che si trovano appena sotto le ovaie, iniziano a crescere e a piegarsi verso il suolo. Queste punte penetrano nel terreno, dove l’ovaio si sviluppa formando un baccello, all’interno del quale cresce l’arachide vera e propria. La particolarità della pianta di arachidi è che, pur fiorendo in superficie, produce i suoi frutti sottoterra, una caratteristica distintiva rispetto alla maggior parte delle piante.

Posizionate il vostro vaso di arachidi nel punto più soleggiato del balcone, del terrazzo o del giardino. Le piante di arachidi possono resistere alle gelate autunnali e alle primavere piuttosto fresche. Ma se abitate in una zona in cui il clima non è particolarmente mite, il consiglio è di riporre il vostro vaso in un luogo riparato durante i mesi più freddi. In inverno e in autunno potrete iniziare la coltivazione delle arachidi in casa.

Come seminare la pianta di arachidi

Per la semina potrete utilizzare delle arachidi con guscio acquistate in qualsiasi negozio di alimentari. Le arachidi sgusciate e/o tostate non sono adatte. Per seminare le vostre arachidi, scegliete del terriccio ricco di sostanze nutritive. Potrete aggiungere un po’ del vostro compost casalingo nei vasi. Il terriccio deve essere ben drenato e morbido, per permettere il corretto sviluppo della pianta. I semi di arachide si trovano all’interno del guscio. Potrete decidere di sgusciarli o di lasciarli intatti. Se li sgusciate, non rimuovete la pellicola rossiccia che riveste i semi, altrimenti non germineranno.

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fonte foto: blogspot.com

Tenete conto che per la germinazione dei semi di arachide sono necessari dai 3 ai 5 giorni. Seminate le arachidi a circa 5 cm di profondità. Potete decidere di seminare le arachidi nei semenzai per poi trasferire le piantine in vaso quando avranno raggiunto un’altezza di circa 10-15 cm.

Quando piantare la pianta di arachidi

Le arachidi crescono bene in regioni con temperature tra i 20 e i 30 °C durante tutto il loro ciclo di crescita, poiché non tollerano il freddo. È importante considerare anche le condizioni climatiche al momento della piantagione: periodi piovosi possono ostacolare l’impollinazione, quindi è ideale un clima secco durante la fioritura. La pianta richiede inoltre almeno alcune ore di luce solare diretta al giorno per svilupparsi correttamente.

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Come coltivare le arachidi

Potrete iniziare la coltivazione delle arachidi in un luogo riparato, eventualmente anche in casa, durante l’autunno o l’inverno. In seguito trasferire i vasi all’aperto quando le temperature saranno miti, con l’arrivo della primavera. Innaffiate le piantine di arachidi una volta alla settimana. Potrete decidere di selezionare le piantine più resistenti e di trapiantarle in vasi più grandi, una per ogni vaso. Seguite la crescita delle piante di arachidi aggiungendo del terriccio nei vasi per coprire la base, come avviene per le patate, in modo da favorire lo sviluppo delle radici. Le arachidi non richiedono fertilizzanti e sono facili da coltivare. Scegliete vasi profondi almeno 30 cm e dal diametro di 40-50 cm. Le arachidi creano un rapporto di simbiosi con il terreno, arricchendolo di azoto. Per proteggerle dalle malattie fungine, potrete utilizzare di tanto in tanto del macerato di ortica o di equiseto.

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fonte foto: blogspot.com

Malattie e parassiti

Le arachidi in vaso, come tutte le piante, possono essere soggette a malattie e parassiti. Tra i principali nemici delle arachidi ci sono gli afidi, che si nutrono della linfa e indeboliscono la pianta, e le cocciniglie, piccoli insetti che si attaccano a foglie e steli, favorendo la formazione di muffe. Per contrastare questi parassiti, è possibile ricorrere a rimedi naturali come il sapone di Marsiglia diluito in acqua o l’olio di neem, da applicare sulle foglie con uno spruzzino. Le arachidi possono anche soffrire di malattie fungine come il marciume radicale, che si manifesta in terreni troppo umidi e causa il deperimento delle radici. Per prevenire questo problema, è importante assicurarsi che il vaso abbia un buon drenaggio e limitare le irrigazioni, evitando di lasciare la pianta in ambienti con ristagni d’acqua.

Quando si raccolgono le arachidi

Quando raccogliere le arachidi? Il momento del raccolto è indicato dall’ingiallimento delle foglie e dalla comparsa di striature dorate all’interno dei gusci delle arachidi. Di tanto in tanto potrete raccogliere un arachide dal suolo e sgusciarla per controllare. Innaffiate il terriccio poco prima del raccolto, in modo da facilitare l’operazione. I tempi di attesa per il raccolto variano dai 130 ai 140 giorni. Le arachidi della qualità “Valencia” hanno tempi di raccolto più brevi, pari a circa 10 giorni.

PIANTA DI ARACHIDI

Dovrete sradicare le piante di arachidi con delicatezza, rimuovendo a poco a poco il terriccio dalla base. Scuotete la pianta per liberarvi del terriccio in eccesso e lasciatela asciugare in un luogo arieggiato fino a quando le foglie non si saranno ben seccate. Occorreranno circa 2 settimane.

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È consigliabile occuparsi della raccolta delle arachidi con un paio di settimane di anticipo rispetto all’arrivo della prima gelata autunnale.

Come conservare le arachidi

A seconda della varietà prescelta, all’interno del guscio potrete trovare 2, oppure 3, semi di arachide. Le arachidi sgusciate si conservano fino ad un anno in un contenitore sottovuoto. Potrete anche conservare le arachidi nel loro guscio in un luogo fresco e asciutto fino a 3 mesi. Dopo aver sgusciato le arachidi del vostro raccolto, lasciatele asciugare all’aria per altre 2 settimane prima di riporle nel contenitore prescelto per la conservazione. Infine, si consiglia di tostare brevemente le arachidi in forno o in padella prima di assaggiarle.

Come consumare le arachidi

Oltre a gustarle come snack o trasformarle in burro di arachidi, ci sono tanti modi creativi per usare le arachidi fresche del proprio raccolto. Le arachidi possono diventare l’ingrediente principale di barrette energetiche fatte in casa, perfette per uno spuntino sano e naturale. Per gli amanti della cucina internazionale, le arachidi sono ideali per preparare il “salsa satay,” una salsa di arachidi tipica della cucina asiatica, da servire con verdure o spiedini di tofu e pollo. Inoltre, si possono utilizzare nelle insalate per aggiungere croccantezza e un tocco proteico.

Anche le scorze di arachidi non vanno sprecate: possono essere compostate per arricchire il terreno oppure usate come drenante naturale nei vasi.

Benefici delle arachidi per il terreno e le piante circostanti

Coltivare arachidi non è solo vantaggioso per il raccolto di frutti, ma apporta benefici anche al terreno. Essendo una pianta leguminosa, l’arachide ha la capacità di arricchire il suolo di azoto, un nutriente essenziale per molte altre colture. Durante il suo ciclo di crescita, la pianta di arachidi instaura una simbiosi con particolari batteri che fissano l’azoto atmosferico nel terreno, rendendolo disponibile per le piante circostanti. Questo processo rende le arachidi ottime piante da coltivare in un orto o un giardino, poiché contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo senza dover ricorrere a fertilizzanti chimici. Alternare le arachidi con altre colture permette, inoltre, di mantenere la qualità del terreno e favorire un ecosistema sano e sostenibile.

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