Fine del Superbonus 110%: ecco cosa cambia con il Decreto Aiuto Quater (e da quando)

Il Governo ha disposto una riduzione del Superbonus 110% per tutti a partire dal prossimo anno: vediamo cosa cambia e quali sono le eccezioni

Come già annunciato, con l’approvazione del nuovo Decreto Aiuti Quater, il Governo ha scelto di limitare l’efficacia del beneficio economico noto come Superbonus 110%, che permetteva a condomini e privati di ricevere un rimborso pari al 110% per gli investimenti di ristrutturazione dell’immobile volti a migliorare l’efficientamento energetico.

La misura del Superbonus è stata introdotta nel luglio del 2020 per favorire, ad esempio, l’installazione di pannelli solari sul tetto (al fine di autoprodurre energia elettrica) o del cosiddetto “cappotto termico” per l’isolamento termico.

Purtroppo, nonostante si tratti di una misura lodevole dal punto di vista della sostenibilità poiché sostiene economicamente le pratiche di efficientamento energetico, il Superbonus è stato più volte oggetto di rimaneggiamenti poiché ha rappresentato sin da subito una grande spesa per lo Stato italiano (e non sono mancate truffe al fine di intascare il credito destinato a inesistenti progetti di efficientamento).

Per questo motivo, il Governo Meloni riduce al 90% l’efficacia del Superbonus per tutti – condomini e case indipendenti – a partire da gennaio 2023: questo vuol dire che, anche in caso di cessione del credito o di sconto in fattura, il 10% della spesa rimane a carico di chi intraprende il lavoro di ristrutturazione.

Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola. Chi ha già iniziato i lavori o presenterà la documentazione necessaria per gli interventi di demolizione e ricostruzione entro il 25 novembre potrà usufruire del Superbonus 110% – anche se i lavori saranno completati il prossimo anno.

In caso di villette e soluzioni abitative autonome, chi ha effettuato lavori per almeno il 30% del totale alla data del 30 settembre 2022 può usufruire del Superbonus 110%, ma solo fino al 31 marzo 2023. Infine, per le strutture appartenenti a ONLUS e per gli interventi antisismici, non cambia nulla rispetto a quanto attualmente in vigore.

Chi non ha ancora approfittato del Superbonus ha comunque la possibilità di usufruire di altre detrazioni che permettono di recuperare dal 50% al 65% della spesa sostenuta in caso di interventi di efficientamento energetico anche tramite l’accesso alla cessione del credito o dello sconto in fattura.

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Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze

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