Che impatto hanno gli elettrodomestici che hai in casa sui consumi e sul tuo portafogli? Vediamo quanto vanno ad incidere i nostri comportamenti quotidiani sull’ambiente e come potresti fare la tua parte per salvaguardarlo
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Il consumo energetico è un tema cruciale nel contesto dei cambiamenti climatici e della protezione dell’ambiente. Tanto più consumiamo singolarmente e collettivamente, tanto più il nostro Pianeta ne risente. Le case moderne, connesse e piene di dispositivi elettronici, richiedono una quantità significativa di energia.
Ci sono tanti modi per cercare di contenere i costi energetici della casa, ma alcuni dispositivi devono essere lasciati accesi per motivi di sicurezza o di continuitàconsumi ene di servizio (come il frigorifero e il congelatore). E dunque come trovare un equilibrio tra risparmio energetico e convenienza?
Quali elettrodomestici consumano di più
In primis bisogna capire quanta energia consuma una casa sempre connessa. Tra le principali fonti di consumo energetico domestico figurano i sistemi di riscaldamento e raffreddamento, gli elettrodomestici e l’illuminazione.
Come riportano le infografiche di ExpressVPN sui consumi energetici, gli elettrodomestici più “affamati di energia” sono i condizionatori d’aria e gli scaldabagni elettrici, che consumano rispettivamente 216 kWh (30 dollari) e 47 kWh (7 dollari) al mese.
Altri grandi consumatori sono le pompe per la pulizia della piscina (101 kWh e 14 dollari). Non sottovalutiamo nemmeno l’impatto dell’asciugatrice e della lavastoviglie, che consumano rispettivamente 65 kWh (9 dollari) e 26 kWh (4 dollari) al mese.
Se poi credevi che i piccoli elettrodomestici fossero “economici”, così non è se andiamo a sommare il loro impatto a lungo termine. Ad esempio lasciare una luce notturna accesa ogni notte per un mese intero consuma 36 kWh (5 dollari) di elettricità. O ancora riscaldare la casa con una stufa portatile e usare l’asciugacapelli per soli 20 minuti al giorno per un mese consuma rispettivamente 90 kWh (13 dollari) e 14 kWh (2 dollari).
Come ridurre il consumo di energia elettrica in casa
Ma come fare per ridurre il consumo di energia elettrica in casa? Di fronte a questi valori, fare la differenza nel nostro piccolo sembrerà impossibile, ma non è così. Chiaramente sono le grandi aziende e i cambiamenti nelle politiche governative che permettono davvero una svolta.
Tuttavia, le nostre abitudini di routine quotidiana si sommano. Partendo dalle piccole cose, è bene spegnare i dispositivi inutilizzati e scollegare i caricabatterie non impiegati per le ricariche e che portano a consumi inutili.
Essenziale poi è “combattere” contro i grandi divoratori di energia presenti in casa e sopracitati. Un consiglio che può sembrare scontato, ma è estremamente efficace, è passare a modelli più nuovi che sono molto più efficienti rispetto ad un tempo.
Inoltre è bene modificare il proprio comportamento. Un esempio? Lavare i panni in acqua fredda fa risparmiare 150 dollari all’anno in una casa media. O ancora passare alle lampadine al LED. Una sola lampadina da 60 watt a incandescenza può infatti consumare 220 kWh all’anno.
Andando a sostituire 10 lampadine a incandescenza con 10 a LED, ecco che si possono risparmiare più di 120 dollari all’anno. Se a ciò aggiungiamo il fatto che il LED è molto più duraturo ed emette pochissimo calore – risparmiando così sull’aria condizionata – i benefici sono chiari e limpidi.
Anche per il lavoro si possono fare scelte accurate, qualora si sia impiegati in regime di smart (o home) working. Un computer desktop, infatti, consuma ben 600 kWh all’anno, ovvero 84 dollari. Di contro, un pc portatile sempre impiegato per 8 ore al giorno, consuma solo 225 kWh all’anno, con un costo di 32 dollari.
Non sottovalutiamo nemmeno il fatto di guardare video su YouTube, cosa che può apparire un’attività innocua, ma a torto. A livello globale, infatti, la quantità di energia che viene consumata in una settimana per guardare video sulla piattaforma può alimentare piccole Nazioni come l’Azerbaijan e l’Ecuador per un anno.
Il problema dei Bitcoin: la loro emissione è altamente inquinante
Se poi passiamo ai consumi fuori casa, i tanto discussi e in voga Bitcoin non sono affatto green-friendly, anzi. Il New York Times ha equiparato l’energia consumata ogni anno per il mining di Bitcoin all’elettricità totale che un Paese come la Finlandia usa in un anno.
Valori folli ben espressi dal fatto che l’operazione di mining di Bitcoin più efficiente usa circa 155.000 kWh per estrarre un singolo Bitcoin (ovvero 21.700 dollari in bolletta). Ma non solo: una transazione per un singolo Bitcoin richiede ben 1.833 kWh (257 $) di energia.
Se questi numeri ti dicono poco, sappi che caricare il cellulare per un anno intero consuma 1,83 kWh, ovvero 0,25 dollari. In parole povere, ci vogliono più di 1.000 anni di ricarica di uno smartphone per ottenere l’equivalente energetico che consuma un singolo invio (o ricezione) di un Bitcoin.
Per questo motivo, se tali criptovalute continueranno ad essere così diffuse, è fondamentale in futuro sviluppare metodi di estrazione più rispettosi dell’ambiente che vadano a sostituire queste pratiche altamente inquinanti.
Tutti possiamo fare la nostra parte per aiutare l’ambiente
Come stiamo vedendo dai fatti drammatici riguardanti i cambiamenti climatici che stiamo vivendo in questi ultimi periodi, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per ridurre il consumo energetico e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future. Le scelte quotidiane delle persone possono contribuire ad un’attenuazione complessiva del consumo energetico.
Il consumo energetico delle tecnologie moderne è un problema serio e richiede un approccio consapevole. Per raggiungere tali obiettivi è essenziale individuare le apparecchiature e le attività che consumano più energia nelle nostre vite quotidiane e apportare piccoli cambiamenti che possono avere un impatto significativo.
Anche azioni apparentemente insignificanti e di poco conto possono infatti accumulare un enorme consumo energetico se moltiplicate per il numero globale di utenti. Speriamo che queste informazioni possano aiutarti a promuovere un uso più sostenibile dell’energia per assicurarci un futuro migliore per il nostro Pianeta.