La nuova tecnologia di climatizzazione elastocalorica, sviluppata dall'Università del Saarland, promette di rivoluzionare il settore con un sistema ecologico ed efficiente
Negli ultimi anni, le ondate di calore estreme sono diventate sempre più comuni, costringendo molte famiglie ad affidarsi ai sistemi di climatizzazione tradizionali. Ma cosa succederebbe se esistesse una soluzione che non solo rinfresca le nostre case, ma lo fa in modo ecologico e con un’efficienza mai vista prima? I ricercatori dell’Università del Saarland stanno sviluppando una tecnologia rivoluzionaria basata sui materiali elastocalorici.
La nuova tecnologia di climatizzazione sfrutta le proprietà di questi materiali che possono assorbire e rilasciare calore in risposta a stress meccanici. Questi elementi, come il Nitinol (nichel-titanio), sono in grado di ridurre significativamente il consumo energetico rispetto ai sistemi tradizionali, non richiedendo fluidi refrigeranti dannosi per l’ambiente, come spiegato dal professor Paul Motzki, a capo del progetto:
L’efficienza dei materiali elastocalorici è oltre dieci volte superiore a quella dei sistemi di climatizzazione convenzionali. Inoltre, richiedono molta meno elettricità.
Questo significa che, oltre a essere più ecologici, i sistemi elastocalorici sono anche più economici da utilizzare, specialmente se combinati con energie rinnovabili come il fotovoltaico.
Un prototipo innovativo per le abitazioni
Il team dell’Università del Saarland ha sviluppato un prototipo di unità di climatizzazione per edifici residenziali, capace di riscaldare o raffreddare ogni stanza in modo indipendente. L’aria fresca viene distribuita attraverso strette fessure di ventilazione sulle pareti esterne, permettendo una gestione più efficiente e mirata della temperatura all’interno degli edifici, come sottolineato dal professor Motzki:
Non vogliamo riscaldare e climatizzare le case con un sistema centrale. Con la nostra tecnologia, vogliamo consentire di risparmiare energia e di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal Consiglio europeo dell’innovazione (EIC) attraverso il programma EIC Pathfinder, che supporta lo sviluppo di tecnologie innovative e dirompenti in Europa. La climatizzazione elastocalorica è stata inoltre riconosciuta come una delle “dieci tecnologie TOP 2024” dal Forum economico mondiale (WEF), sottolineando il suo potenziale rivoluzionario nel settore della climatizzazione.
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Fonte: Universität des Saarlandes
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