Molti consigliano di sostituire le lampadine di casa con quelle a LED per risparmiare energia e denaro, ma è davvero la soluzione giusta per l'illuminazione domestica?
In questo momento storico, in cui i prezzi dell’energia sono alle stelle, l’attenzione ai consumi e al risparmio energetico è massima. Non possiamo fare molto per contenere l’aumento dei prezzi di luce e gas, ma certamente possiamo cambiare le nostre abitudini domestiche e diventare consumatori più consapevoli: questo ci permetterà di ottimizzare i consumi e risparmiare un po’ di denaro a fine mese.
Parlando di consumi di elettricità in casa, la prima cosa che viene in mente sono le lampadine che accendiamo quotidianamente per illuminare gli ambienti domestici. In commercio, esistono diverse tipologie di lampadine – a incandescenza, a LED, a neon – ma quali sono quelle che consumano meno energia? È vero che le lampadine a LED sono la scelta più conveniente da fare?
Ricordando sempre l’importanza di spegnere tutte le luci che non ci servono (per esempio, quando usciamo da una stanza), analizziamo l’efficienza energetica e i consumi di ogni categoria di lampadine per guidarvi alla scelta della lampadina meno energivora da installare in casa.
Quanto consuma una lampadina LED?
Le lampadine a LED esistono da decenni, ma hanno subito una grande diffusione soprattutto negli ultimi anni – anche grazie alla fine dell’era delle lampadine a incandescenza (eliminate dal mercato a inizio millennio perché considerate troppo energivore).
Il loro funzionamento non prevede il riscaldamento di filamenti (come nelle lampadine a incandescenza) né di gas (come nel neon): la luce viene prodotta grazie a semiconduttori di diodi che emettono dei fotoni. Questo rende la tecnologia LED più sostenibile e meno pericolosa per gli esseri umani.
Le lampadine LED, tuttavia, hanno un costo maggiore rispetto a lampadine che sfruttano un’altra tecnologia: una lampadina LED costa fra i 10 e i 12 euro, fino a sei volte il prezzo di una lampadina alogena (il cui costo si aggira fra 1 e 2 euro).
Questo costo così importante dovrebbe allontanarci dal proposito di acquistare una lampadina LED, ma attenzione: il prezzo del LED viene ammortizzato dalla lunga aspettativa di vita che ha questo tipo di lampadina. Si pensi che una lampadina a LED può durare fino a 15/20 prima di dover essere buttata e sostituita.
Anche dal punto di vista dei consumi, il LED si rivela l’acquisto vincente: il suo fabbisogno energetico oscilla fra i 3 e i 10 watt orari, garantendo un risparmio energetico dell’80% rispetto alle lampadine alogene e del 20% rispetto alle luci al neon.
Leggi anche: Illuminazione: quanto si risparmia sostituendo le lampadine con i LED
Prima di comprare le lampadine
Anche le lampadine, come gli elettrodomestici, sono dotati di una vera e propria “etichetta” contenente le informazioni da conoscere relative al consumo di corrente elettrica, alla classe energetica di appartenenza, al livello di illuminazione che sono in grado di fornire. Eccone alcune:
- watt: indicano la potenza della lampadina, ovvero il suo effettivo consumo energetico
- lumen: indicano la potenza luminosa della lampadina. Ricordiamo che maggiore sarà la luce emessa, maggiore sarà anche il numero di watt consumati
- classe energetica: come per gli elettrodomestici, anche per le lampadine indica le prestazioni con un valore alfabetico che va da A (lampadina molto efficiente) a G (poco efficiente)
- colore della luce: una lampadina può emettere luce fredda (bianca) o calda (giallo/arancio)
- attacco: diametro dell’alloggio che ospiterà la lampadina.
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