Eco-Design: l’importanza del design sostenibile

Nel contesto della lotta al cambiamento climatico, ogni contributo conta. Le scelte consapevoli come consumatori possono fare una grande differenza, favorendo le aziende che adottano politiche ecologiche rigorose. Tra queste scelte, l'Eco-Design si distingue come una pratica innovativa e necessaria.

Nella lotta al cambiamento climatico e per cercare di avere un impatto il meno devastante possibile sul nostro pianeta, ogni alleato è importante.

Quello che ognuno di noi può fare durante la giornata non è poco.

Certi comportamenti quotidiani, quali il corretto riciclo dell’immondizia, l’utilizzo dei mezzi pubblici quando possibile, evitare sprechi di cibo e altre risorse preziose come l’acqua sono senz’altro estremamente importanti, sia per l’effetto reale che hanno, sia per l’impatto a livello di comunità.

La diffusione di abitudini virtuose è infatti contagiosa, e potrebbe diventare una sorta di status symbol positivo.

Ci sono poi le nostre scelte come consumatori, per cui possiamo e dovremmo favorire aziende in ogni settore che abbiano una comprovata politica ecologica per la produzione e gestione del loro lavoro, delle catene produttive, della gestione dei rifiuti industriali.

Insomma, le cose che possiamo fare tutti noi sono molte. Ora ce n’è una in più: l’Eco-Design.

Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è l’Eco-Design?

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare dal nome, con il concetto di Eco-Design non si intende qualcosa che abbia a che fare con moda e stile. Non solo almeno.

L’Eco-Design è una disciplina che si preoccupa di progettare le filiere produttive in modo da ridurre del tutto o almeno in modo significativo l’impatto ambientale dell’azienda.

Le attività produttive e anche i servizi fanno un largo uso di risorse ambientali. Pensiamo all’ambiente di lavoro da riscaldare in inverno e condizionare per i mesi estivi, per esempio. Questo comporta un grande dispendio di energia, che unito a pratiche non proprio corrette e alla distrazione (chi non ha lasciato una finestra aperta con l’aria condizionata accesa?), non fa che peggiorare il nostro impatto sull’ambiente.

Ma anche il consumo di materiali, quali per esempio la carta per fotocopie e stampe, che magari non sono strettamente necessarie a volte.

Insomma, le aziende hanno un impatto ambientale. L’Eco-Design mira a ridurlo al minimo secondo una serie di principi che puntano da un lato alla riduzione delle risorse ambientali consumate per le attività, dall’altro ad un utilizzo circolare dei materiali, se possibile.

Principi per il design sostenibile

Volendo riassumere in breve, le tre parole  “recupera, riutilizza, ripara”  sono decisamente un ottimo punto di partenza. Ma non è il solo. Vediamone altri.

In generale possiamo dire che questo tipo di design si basa sull’analisi dei materiali, l’analisi dei consumi, l’analisi dei cicli vitali degli oggetti. Il tutto per tenere d’occhio, emissioni, impatto climatico e sulla biodiversità.

Per andare più nel concreto, però facciamo alcuni esempi.

Nella scelta dei materiali d’arredo si prediligono materiali che abbiano un’origine improntata alla sostenibilità. Consideriamo per esempio la scelta delle finestre: è importante che siano il più isolante possibile per garantire la minor dispersione termica possibile, ma se create con materiali che non rispettano l’ambiente, non possiamo certo parlare di sostenibilità.

Un ottimo esempio di azienda virtuosa in Italia in questo senso è Domal, uno dei primi brand di sistemi costruttivi in alluminio a produrre profili per finestre, porte e facciate continue con alluminio riciclato al 100%. Grazie alle tecnologie innovative sviluppate dall’azienda, Domal oggi vanta i prodotti per l’edilizia con la più bassa impronta di carbonio al mondo (0,5 kg di CO2/kg di alluminio prodotto).

Altri complementi d’arredo interno possono anch’essi essere scelti in base al materiale, per esempio, plastica riciclata o legno ottenuto da foreste a gestione responsabile per i tavoli e le sedie.

E ci sono anche i materiali di consumo, come la cancelleria, da prendere in considerazione.

Per le stampanti e le fotocopiatrici si può scegliere carta riciclata, anziché carta bianca.

Fanno parte dell’Eco – Design anche alcune pratiche ed abitudini che vengono implementate dall’azienda.

Prima fra tutte dovrebbe essere una politica di risparmio energetico, che oltre agli infissi adeguati e a norma, prenda in considerazione il coinvolgimento attivo dei lavoratori.

Se fuori ci sono 10 gradi, non è necessario mettere la temperatura del termostato a 30. 21 in realtà sono più che sufficienti.

Lo stesso dicasi per le afose giornate lavorative di giugno, luglio e parte di agosto. Non serve avere temperature inferiori ai 20 gradi per poter stare bene e lavorare adeguatamente.

Un elemento sottovalutato è lo spreco energetico per illuminazione. Spegnere le luci nei locali dove non servono ogni volta è un’ottima abitudine per ridurre il consumo di elettricità negli uffici.

Per le aziende che hanno interesse a rinnovarsi, a diventare più green, ci sono le normative per l’eco-design europee che forniscono tutte le linee guida di cui c’è bisogno.

Perché è importante l’Eco-Design

L’utilizzo di risorse non rinnovabili unito ad una crescita al momento inarrestabile della popolazione mondiale crea un combinato disposto molto pericoloso per la nostra sopravvivenza su questo pianeta. Le risorse limitate e lo sfruttamento incontrollato di alcune di esse sono problemi che negli ultimi decenni si stanno esacerbando. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, ad ogni evento climatico eccessivo. Ad ogni discarica abusiva scoperta.

Cercare di preservare le risorse ambientali, dando loro il tempo di rigenerarsi e riducendo il più possibile la nostra dipendenza da quelle che non si possono rinnovare è di fondamentale importanza. Così come ridurre sprechi e in generale consumi.

In questo senso l’Eco-Design è un arma potentissima che abbiamo contro il riscaldamento globale, il cambio delle condizioni meteo di molte aree e la distruzione progressiva del nostro ambiente.

La coscienza ecologica delle persone e dell’opinione pubblica si sta facendo sempre più forte. Siamo in un periodo di nuova consapevolezza ambientale.

Trasformare la propria azienda secondo i principi dell’Eco-Design non è solo una scelta etica, giusta e lungimirante.

È anche una scelta intelligente dal punto di vista del marketing. I consumatori fanno sempre più attenzione alle tematiche ambientali e il greenwashing ne è una testimonianza palese. Se grandi aziende fanno finta di essere diventate sostenibili per poter attirare il pubblico, il motivo di immagine deve essere forte.

Ecco che l’Eco-Design diventa evidentemente anche una scelta commerciale sensata.

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