È ancora possibile tenere i termosifoni accesi in casa?

Con il freddo anomalo degli ultimi giorni, la domanda sorge spontanea: possiamo ancora godere del tepore dei termosifoni? Ecco cosa dice la legge

Lo scorso ottobre l’allora Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato un decreto legge per definire precisi limiti temporali all’utilizzo degli impianti di riscaldamento domestico da applicare alla stagione invernale appena trascorsa.

In linea generale, il periodo di accensione degli impianti è stato ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è stato accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio.

Diverse sono state le date di spegnimento dei termosifoni, in base alle sei diverse zone climatiche in cui è stato diviso il nostro Paese:

  • Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle): 7 marzo
  • Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani): 23 marzo
  • Zona C (Napoli, Imperia, Cagliari, gran parte della Puglia): 23 marzo
  • Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano e gran parte di Toscana, Umbria, Lazio, Campania): 7 aprile
  • Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, la pianura padana, il nord, la dorsale appenninica, l’Aquila e la Basilicata): al 7 aprile
  • Zona F (Belluno, Cuneo e i comuni dell’arco alpino): nessun limite.

Queste date non si applicano ad alcune categorie di edifici – come ospedali, luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine e saune, edifici adibiti ad attività industriali per cui le amministrazioni locali hanno concesso delle deroghe.

Come si può dedurre dallo schema qui sopra, l’utilizzo dei termosifoni è ormai vietato per questa stagione. Purtroppo, però, proprio in questi giorni le temperature hanno subito un abbassamento repentino, e in diverse aree del Paese è tornato il freddo.

Cosa bisogna fare? Possiamo accendere i termosifoni oppure dobbiamo farne a meno? Ecco cosa dice la legge:

Al di fuori dei periodi di cui al comma 2, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.

Sta quindi alle autorità comunali decidere eventualmente di prolungare il periodo di accensione dei termosifoni alla luce delle condizioni meteorologiche anomale. In caso contrario, bisognerà fare a meno del riscaldamento.

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Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Eenergetica

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