Quale tipo di riscaldamento ci aiuta ad alleggerire un bel po' i costi in bolletta? Scopriamo a quanto ammontano le spese annue per un'abitazione e i pro e i contro della caldaia a biomassa e altri 4 sistemi che negli ultimi anni stanno diventando sempre più gettonati
Indice
Oggi abbiamo a disposizione varie opzioni per sostituire stufe e vecchi termosifoni, tagliando gli sprechi energetici e rendendo le nostre abitazioni più efficienti. A livello europeo circa il 60% degli apparecchi per il riscaldamento è obsoleto e contribuisce a far schizzare le emissioni di gas serra.
Per incentivare l’uso di tecnologie più all’avanguardia ed ecosostenibili l’Unione Europea ha finanziato il progetto HARP (Heating Appliances Retrofit Planning), che offre importanti informazioni relative al settore e una piattaforma online molto utile per individuare il sistema di riscaldamento più adatto alla propria abitazione e alle proprie esigenze.
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Curiosi di scoprire quanto si risparmierebbe in un anno? L’associazione Altroconsumo ha effettuato una simulazione, prendendo in considerazione le spese necessarie per una casa unifamiliare per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, includendo anche i costi di installazione delle apparecchiature.
I sistemi messi a confronto sono 5: caldaia a condensazione, pompa di calore, caldaia a biomassa, solare termico e caldaia ibrida. Vediamo nel dettaglio come funzionano e tutti i pro e i contro.
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Caldaia a condensazione
Al momento la caldaia a condensazione rappresenta il sistema più utilizzato, dato che si è rivelato storicamente è stato il più conveniente per l’uso domestico. Il passaggio alla tecnologia a condensazione ha comportato soltanto qualche aggravio come la necessità di gestire l’acqua di condensazione e i fumi di scarico in modo adeguato, ma con il beneficio di avere ancora minori consumi di gas e quindi costi in bolletta.
Per quanto riguarda il costo annuo per una casa è pari a 2.508 euro, mentre quello della caldaia non a condensazione costo sale 2.638.
Di seguito i vantaggi e gli svantaggi illustrati da HARP:
Pompa di calore
Un altro sistema che negli ultimi tempi sta diventando più popolare è la pompa di calore, che consente di sfruttare la differenza di temperatura fra due ambienti (interno ed esterno) per restituire energia termica da utilizzare per la climatizzazione della casa, ma anche anche per scaldare l’acqua calda sanitaria. Minore è differenza di temperatura fra i due ambienti maggiore sarà l’efficienza. Con temperature estreme, vicino o sotto lo zero in inverno o oltre i 35°C in estate, il rendimento sarà inferiore a quando le temperature sono miti.
Con le pompe di calore, il costo annuo per una casa si aggira intorno a 1.774 euro.
Di seguito i vantaggi e gli svantaggi illustrati da HARP:
Caldaia a biomassa
Un’ulteriore opzione da considerare è quella della caldaia a biomassa. Questo sistema in Italia è stato a lungo usato in modo saltuario o per integrazione al riscaldamento principale, ma negli ultimi anni si è diffuso anche come fonte principale di riscaldamento.
Con la caldaia a biomassa, il costo annuo per una casa si aggira intorno a 2.130 euro.
Di seguito i vantaggi e gli svantaggi:
Sistema solare termico
Il solare termico converte la luce del sole in calore che viene poi ulizzato per produrre acqua calda, calore o anche perraffreddare gli edifici. I colletori solari vengono solitamente installati sui tetti ma possono essere integrati anche nei balconi e nelle facciate. Questo sistema, il cui prezzo dell’impianto varia in base alla tipologia, permette un risparmio energetico notevole.
L’impianto a circolazione naturale è meno costoso, perché il serbatoio è situato sopra i pannelli: il prezzo medio per una famiglia di quattro persone è circa di 2.500 euro. Invece, quello a circolazione forzata è invece più costoso ma offre prestazioni migliori in termini di risparmio e consente una maggiore produzione di acqua calda. In questo caso il prezzo medio per una famiglia di quattro persone è circa di 3.500 euro.
Con il sistema solare termico, le spese annue per una casa si aggirano intorno a 1.808 euro.
Di seguito i vantaggi e gli svantaggi illustrati da HARP:
Caldaia ibrida
Infine, approfondiamo il sistema ibrido formato da una caldaia a condensazione a gas supportata da una pompa di calore. Quest’ultima può rendere meglio lavorando nelle condizioni di stabilità di richiesta di calore, mentre la caldaia può offrire un supporto in caso di richiesta di tanto calore in un tempo ristretto, sia per il riscaldamento e soprattutto per l’acqua calda sanitaria.
Con il sistema ibrido, le spese annue per una casa si aggirano intorno a 2.192 euro.
Di seguito i vantaggi e gli svantaggi illustrati da HARP:
Fonti: Altroconsumo/HARP
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